Ricerche
Solitudine da blocco Covid è collegata a più sintomi depressivi negli anziani

La solitudine è emersa come un fattore chiave legato al peggioramento dei sintomi della depressione e dell'ansia durante il blocco COVID-19, in uno studio di oltre 3.000 persone over-50 guidato ...
Vuoti momentanei di memoria sono controllati dalla dopamina

Con uno studio importante di neurobiologia, scienziati di Scripps Research hanno scoperto un sistema di controllo della memoria che impiega il neurotrasmettitore dopamina per la dimenticanza ...
Studio collega rallentamento dell'Alzheimer a meno amilina del sangue

"I meccanismi alla base delle malattie neurodegenerative sono in gran parte sconosciuti e mancano di terapie efficaci", afferma Florin Despa, professore del Dipartimento di Farmacologia e Scienze ...
Prendere il sole dopo la menopausa potrebbe essere dannoso

La concentrazione di estrogeni nel sangue influenza la salute di una donna in molti modi. Ad esempio, gli estrogeni contribuiscono ad avere una struttura ossea forte e aiutano le ferite a guarire più ...
Nuovo studio mostra la relazione tra chirurgia e Alzheimer

Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease, eseguito da ricercatori dell'Ospedale Universitario Marqués de Valdecilla-IDIVAL, in collaborazione con colleghi del Centro Medico ...
Rifiuti del cervello vengono eliminati nel sonno profondo

Esaminando l'attività e il comportamento del cervello dei moscerini della frutta, dei ricercatori hanno scoperto che il sonno profondo ha il potere antico e ristoratore di eliminare i rifiuti dal ...
Iperattivazione anomala nel cervello può essere un primo segno di Alzheimer

Le aree anormalmente iperattive nel cervello possono aiutare a prevedere meglio l'insorgenza del morbo di Alzheimer (MA), secondo i risultati di un team di ricerca guidato dalla ricercatrice Sylvie ...
Aspirazione a 'invecchiare bene' è molto influenzata da speranze e timori

Se credi che sarai capace di diventare la persona sana e impegnata che vuoi essere nella vecchiaia, hai molto più probabilità di sperimentare quell'esito, secondo un recente studio dell'Università di ...
Correggere un difetto delle cellule immunitarie protegge il cervello che invecchia

Supponiamo che un vigile del fuoco dia inizio all'incendio di una foresta invece di spegnerlo. Questo è più o meno il comportamento di alcune cellule del nostro sistema immunitario, che diventa ...
Esame degli occhi prevede il declino cognitivo/demenza da Parkinson 18 mesi prima

Un semplice test della vista può prevedere quali persone con malattia di Parkinson (MP) avranno un deterioramento cognitivo e la possibile demenza 18 mesi dopo, secondo un nuovo studio eseguito da ...
Scansione automatizzata rivela dove parte la Tau anomala dell'Alzheimer

Con uno studio che ha coinvolto 443 individui, dei ricercatori hanno sviluppato un metodo automatizzato che può monitorare lo sviluppo dei grovigli dannosi di proteina TAU legata al morbo di ...
Rete di cellule cerebrali fornisce energia ai neuroni

Fino a poco tempo fa, gli oligodendrociti erano ritenuti principalmente una specie di nastro isolante cellulare che accelera la trasmissione di segnali elettrici nel cervello. Uno studio ...
Alzheimer precoce: ecco i sintomi di cui preoccuparsi

Da una ricerca condotta all’Università di Bologna e all’Arcispedale Santa Maria Nuova Irccs di Reggio Emilia, è emerso che l’Alzheimer precoce potrebbe essere individuato in anticipo facendo caso a piccoli ...
MicroRNA può essere obiettivo terapeutico per lesioni cerebrali traumatiche

Gli scienziati del Walter Reed Army Institute for Research hanno dimostrato che i biomarcatori microRNA correlati al morbo di Alzheimer (MA) hanno un ruolo nel danno cerebrale causato dalle lesioni ...
Circa la metà dei casi di Alzheimer sono miti, un quinto sono gravi

Che percentuale di pazienti con morbo di Alzheimer (MA) ha attualmente una demenza grave? Sono di più le persone con la forma lieve della malattia? O la maggioranza ha una demenza moderata? Ora a far ...
Aumentare le proteine disordinate potrebbe portare a trattamenti per l'Alzheimer

I ricercatori dell'Università di Cambridge, di Google Research e dell'Università di Milano hanno usato tecniche di apprendimento automatico per prevedere come le proteine, in particolare quelle ...
Si può mantenere la memoria anche con cambiamenti cerebrali simili all'Alzheimer

L'afasia primaria progressiva è una condizione neurodegenerativa rara caratterizzata da problemi rilevanti nel linguaggio, che peggiorano nel tempo. Circa il 40% delle persone con la condizione ha il ...
Mancanza di una proteina potrebbe essere la chiave per l'Alzheimer

La mancanza di una proteina nel cervello che mantiene sani i nostri tessuti mentre invecchiamo è legata al morbo di Alzheimer (MA), secondo una ricerca recente della University of Texas di Houston ...
Demenza frontotemporale e percezione alterata del dolore

Pubblicato sulla rivista Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry un articolo nel quale si dimostra che una significativa alterazione della percezione soggettiva del dolore è presente in ...
Identificate cellule cerebrali molto vulnerabili all'Alzheimer

Un mistero importante nella ricerca sul morbo di Alzheimer (MA) è perché alcune cellule cerebrali soccombono alla patologia strisciante della malattia, anni prima che appaiono per la prima volta i ...
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