Ricerche
Cammino lento e problemi di memoria possono prevedere il rischio di demenza

La combinazione tra cammino lento e difficoltà di memoria potrebbe essere associata a un rischio doppio di sviluppare la demenza in tarda età, secondo uno studio.
Le persone con Rischio Cognitivo ...
Trovato il motivo per cui il cervello femminile ha un calo più veloce della memoria?

Il morbo di Alzheimer (MA) è la malattia neurodegenerativa più comune, che colpisce la memoria, il pensiero e il comportamento di oltre 40 milioni di persone in tutto il mondo. Rappresenta dal 60 al ...
Dietro una buona mutazione: come una variante genica protegge dall'Alzheimer

Nonostante il termine 'mutazione' possa evocare nozioni allarmanti, dei biologi dell'Università della California di Irvine hanno scoperto i meccanismi con cui una mutazione nelle cellule immunitarie ...
Cellule immunitarie ad alta reattività sembrano dare benefici al cervello

Scoperte di ricercatori dalla Germania appoggiano la visione che le cellule immunitarie iperattive nel cervello possono avere un effetto protettivo nel corso delle malattie neurodegenerative. Esperti ...
Probabile legame tra disfunzione mitocondriale e disturbi cognitivi da età

In un topo transgenico, modello del morbo di Alzheimer, degli scienziati dimostrano un legame definitivo tra danni ossidativi ai mitocondri e la disfunzione cognitiva.
L'aumento del danno ossidativo ...
Scoperti meccanismi cerebrali cruciali per organizzare i ricordi nel tempo

Ricercatori dell'Università della California di Irvine hanno scoperto meccanismi fondamentali con cui la regione cerebrale dell'ippocampo organizza i ricordi in sequenze e come questo può essere ...
Modello di cellule della mucosa olfattiva umana apre nuova prospettiva sull'Alzheimer

Ricercatori dell'Università della Finlandia Orientale hanno sviluppato e hanno caratterizzato un nuovo modello cellulare per il morbo di Alzheimer (MA) che ha un'ampia utilità per la ricerca e ...
Nuovo tipo di scansione rivela un colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

Una tecnologia di scansione avanzata, sviluppata da ricercatori della Università di Yale, ha aiutato a confermare che la distruzione delle sinapsi nel cervello è alla base dei deficit cognitivi ...
L'esercizio fisico può aiutare gli anziani a conservare i ricordi

Sappiamo tutti che l'esercizio fisico ci fa bene, ma ciò lascia comunque molte domande senza risposta. Quanto esercizio? Chi trae più benefici? E quando nella nostra vita? Una nuova ricerca guidata ...
Depressione e Alzheimer condividono le stesse radici genetiche

I dati epidemiologici da tempo hanno legato la depressione al morbo di Alzheimer (MA), una malattia neurodegenerativa caratterizzata dalla demenza progressiva che colpisce quasi 6 milioni di ...
Identificati nuovi mezzi potenziali per rallentare le malattie neurodegenerative

Scienziati della Oregon State University hanno scoperto una nuova classe di potenziali obiettivi di farmaci per le persone che soffrono di condizioni neurodegenerative come il morbo di Alzheimer ...
Aggiunta a cellule umane una mutazione genetica che protegge dall'Alzheimer

Ricercatori della Université Laval di Québec (Canada) e del CHU de Québec hanno modificato con successo il genoma delle cellule umane coltivate in vitro per introdurre una mutazione che fornisce ...
Si può potenzialmente identificare il rischio di Alzheimer in mezza età

Un semplice test degli occhi può permettere di diagnosticare le prime fasi delle 'malattie della vecchiaia' quando le persone sono molto più giovani, secondo ricercatori dell'Università di Otago in ...
Che aspetto hanno i ricordi?

Neuroscienziati della Columbia University hanno trovato un modo per mappare visivamente la formazione della memoria, con possibili implicazioni per il trattamento della schizofrenia e dell'Alzheimer. ...
Una vita di conoscenze può ingombrare la memoria degli anziani

Quando una persona cerca di accedere a un ricordo, per trovare l'informazione pertinente il suo cervello scorre rapidamente tutto ciò che è stato immagazzinato. Ma mentre invecchiamo, molti di noi ...
Rimozione della proteina legata all'Alzheimer è controllata dal ciclo circadiano

La capacità del cervello di rimuovere una proteina strettamente legata al morbo di Alzheimer (MA) è legata al nostro ciclo circadiano, secondo una ricerca pubblicata su PLOS Genetics. La ricerca ...
Farmaci simili al Viagra possono aiutare a trattare la demenza

Un nuovo studio, pubblicato in Alzheimer's & Dementia, ha cercato di capire se il tadalafil, un farmaco strettamente correlato al Viagra, può essere efficace nel trattare le persone con demenza ...
Proteina presente nelle gengive può aiutare a prevenire l'Alzheimer

Un gruppo di ricerca affiliato con l'Università di Montreal ha fatto nuova luce su una proteina umana con potenziali benefici oltre la salute orale e dentale.
Studi recenti hanno dimostrato che una ...
Condizioni croniche in mezza età legate ad aumento del rischio di demenza in vecchiaia

Avere due o più condizioni croniche (definita multimorbidità) in mezza età è associato ad un aumento del rischio di demenza in seguito nella vita, secondo un grande studio su adulti britannici, ...
Perché la solitudine è più di una semplice sensazione: ripercussioni fisiche e mentali

La pandemia COVID-19 ha sfortunatamente costretto la nostra comunità globale ad adattarsi particolarmente e personalmente ai problemi della solitudine e dell'isolamento sociale, e ha rotto tutte le ...
Annuncio pubblicitario
Privacy e sicurezza dati - Informativa ex Art. 13 D. Lgs. 196/03
Gentile visitatore,
l'Associazione tratterà i Tuoi dati personali nel rispetto del D. Lgs. 196/G3 (Codice della privacy), garantendo la riservatezza e la protezione dei dati.
Finalità e modalità del trattamento: I dati personali che volontariamente deciderai di comunicarci, saranno utilizzati esclusivamente per le attività del sito, per la gestione del rapporto associativo e per l'adempimento degli obblighi di legge. I trattamenti dei dati saranno svolti in forma cartacea e mediante computer, con adozione delle misure di sicurezza previste dalla legge. I dati non saranno comunicati a terzi né saranno diffusi.
Dati sensibili: Il trattamento di dati sensibili ex art. 1, lett. d del Codice sarà effettuato nei limiti di cui alle autorizzazioni del Garante n. 2/08 e n. 3/08, e loro successive modifiche.
Diritti dell'interessata/o: Nella qualità di interessato, Ti sono garantiti tutti i diritti specificati all'art. 7 del Codice, tra cui il diritto di chiedere e ottenere l'aggiornamento, la rettificazione o l'integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, e il diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali che Ti riguardano.
Titolare del trattamento è l'Associazione di volontariato "Associazione Alzheimer o.n.l.u.s.”, con sede a Riese Pio X – Via Schiavonesca, 13 – telefax 0423 750 324.
Responsabile del trattamento è la segretaria dell’Associazione in carica.
Gestione «cookies»
Un cookie è una breve stringa di testo che il sito web che si sta visitando salva automaticamente sul computer dell'utente. I cookies sono utilizzati dagli amministratori di molti siti web per migliorarne funzionamento ed efficienza e per raccogliere dati sui visitatori.
Il nostro sito non utilizza i cookies per identificare i visitatori, ma per raccogliere informazioni al fine di arricchirne i contenuti e rendere il sito più fruibile.
Come cambiare le impostazioni del browser per la gestione dei cookies
È possibile decidere se permettere ai siti web che vengono visitati di installare i cookies modificando le impostazioni del browser usato per la navigazione. Se hai già visitato il nostro sito, alcuni cookies potrebbero essere già stati impostati automaticamente sul tuo computer. Per sapere come eliminarli, clicca su uno dei link qui di seguito: