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Vampate di calore, sudorazioni notturne, secchezza vaginale, infezioni del tratto urinario, cicli irregolari, bassa libido, difficoltà a dormire, nebbia cerebrale, sbalzi d'umore - e in rari casi, persino una sensazione di bruciore della lingua. Cosa potrebbero avere in comune tutti questi sintomi? Possono essere tutti segni di menopausa.
Ma questi sintomi potrebbero suggerire una storia più grande? Una nuova ricerca suggerisce che i sintomi della menopausa non sono solo ostacoli immediati da superare; potrebbero anche contenere indizi sulla salute futura di una persona, incluso il suo rischio di condizioni come la demenza. Tuttavia, per capire questa connessione, dobbiamo prima capire cos'è la menopausa e come colpisce il cervello e il corpo.
Cos'è la menopausa?
La menopausa segna la fine naturale dei periodi mestruali di una donna, che avviene in genere alcuni anni prima o dopo i 50. Ufficialmente, la menopausa indica il giorno specifico in cui una donna ha passato un anno intero senza un ciclo mestruale. Tuttavia, la menopausa non accade dalla sera alla mattina.
Inizia spesso anni prima con una fase chiamata perimenopausa, durante la quale il corpo si prepara alla menopausa e i livelli ormonali - in particolare gli estrogeni - fluttuano. Questa transizione può durare diversi anni, portando spesso sintomi come cicli irregolari, vampate di calore, sbalzi d'umore e altro ancora. Una volta che i cicli si fermano completamente, una donna entra in postmenopausa.
Sfortunatamente, i sintomi non finiscono sempre qui; alcuni potrebbero persistere per anni e possono apparirne di nuovi. Queste fasi - perimenopausa, menopausa e postmenopausa - fanno tutte parte dello stesso viaggio, sebbene l'esperienza di ogni donna sia unica.
Un viaggio della paziente troppo simile
Mentre la menopausa è un processo naturale, i suoi sintomi possono sembrare tutt'altro. Alcune donne possono sperimentare sintomi lievi o la loro mancanza, mentre altre lottano con molti sintomi gravi che disturbano la vita quotidiana.
Sintomi come l'ansia possono rendere difficile socializzare, i problemi del sonno possono portare a esaurimento e la nebbia cerebrale può far apparire scoraggianti anche compiti semplici. Insieme, queste sfide possono influenzare pensieri, sentimenti e vite sociali, aspetti chiave della salute generale.
Perché la menopausa è importante oltre il presente
Comprendere la menopausa e i suoi sintomi è solo l'inizio. Oltre ad essere una fase di transizione, le sfide della menopausa possono offrire una finestra unica sulla salute futura del cervello.
Prendi il morbo di Alzheimer (MA), la causa più comune di demenza, contrassegnata da perdita progressiva di memoria, da cambiamenti emotivi e di personalità e, infine, da perdita di indipendenza. Le donne hanno il doppio delle probabilità degli uomini di sviluppare il MA. In passato, la ricerca pensava che questa differenza fosse perché le donne vivono più a lungo degli uomini, ma la ricerca recente suggerisce che anche i cambiamenti ormonali legati alla menopausa possono avere un ruolo cruciale.
Il ruolo degli ormoni nella salute del cervello
Durante la menopausa, le ovaie smettono di produrre uova, innescando cambiamenti ormonali significativi. Un grande cambiamento è il calo degli estrogeni, un ormone non solo della riproduzione, ma anche della salute del cervello. Gli estrogeni aiutano a proteggere la memoria, rafforzano le connessioni neurali, regolano l'umore e rimuovono le proteine dannose dal cervello. Quando i livelli di estrogeni diminuiscono, questi benefici per la salute possono indebolirsi, lasciando infine il cervello e il corpo più vulnerabili ai cambiamenti dannosi.
Durante questi cambiamenti ormonali, possono emergere anche sintomi della menopausa. Mentre una volta si riteneva che i sintomi fossero temporanei, seppur effetti collaterali fastidiosi della menopausa, questi sintomi possono anche segnalare cambiamenti cerebrali sottostanti legati al rischio di demenza.
Salute cognitiva e comportamentale futura
Mentre le ricerche passate hanno esaminato come i singoli sintomi della menopausa possono collegarsi al rischio di demenza, il nostro team di ricerca (guidato dal dott. Zahinoor Ismail, scienziato medico) si è chiesto: il numero di sintomi sperimentati potrebbe anche essere segnale di avvertimento precoce della demenza?
L'abbiamo esaminato analizzando i cambiamenti nella cognizione (es.: memoria, pensiero e risoluzione dei problemi) e nel comportamento (es.: emozioni, personalità e interazioni sociali). Mentre i cambiamenti cognitivi sono spesso al massimo quando si pensa alla demenza, i cambiamenti comportamentali sono ugualmente importanti, ma spesso trascurati, e potrebbero anche essere segnali precoci di avvertimento.
Abbiamo esaminato i dati di 896 donne in postmenopausa partecipanti allo studio CAN-PROTECT, un progetto canadese online sull'invecchiamento e sulla salute del cervello. Le partecipanti hanno ricordato il tipo e il numero di sintomi che avevano avuto durante la perimenopausa e hanno completato test atti a valutare la loro attuale cognizione e comportamento. Il 74,3% di loro ha sperimentato sintomi perimenopausali - in media 4 sintomi a donna - con vampate di calore (88%) e sudorazioni notturne (70%) come i più comuni.
I nostri risultati (vedi rif.) hanno rivelato che sperimentare più sintomi durante la perimenopausa era associato a maggiori cambiamenti cognitivi e comportamentali più avanti nella vita, il che suggerisce che l'onere dei sintomi perimenopausa non solo influenza il benessere immediato, ma potrebbe anche segnalare rischi per la salute del cervello a lungo termine.
Mentre i meccanismi sottostanti rimangono poco chiari, questi risultati evidenziano l'importanza di riconoscere i sintomi della menopausa come potenziali primi indicatori della salute futura del cervello.
È interessante notare che le partecipanti che hanno usato terapie ormonali a base di estrogeni per i sintomi di perimenopausa hanno mostrato meno cambiamenti comportamentali rispetto alle non utenti, suggerendo un possibile ruolo degli estrogeni nella riduzione del rischio di demenza. Tuttavia, ulteriori ricerche sono fondamentali per chiarire i tempi e gli effetti a lungo termine della terapia ormonale.
È importante capire che questi risultati mostrano una relazione tra onere dei sintomi e salute successiva del cervello, ma non dimostrano che l'uno causa l'altra. Abbiamo ancora bisogno di ulteriori ricerche per capire perché esiste una connessione e come funziona.
Perché questa ricerca è importante
La nostra ricerca evidenzia un legame cruciale: avere più sintomi perimenopausali può essere correlato a cambiamenti cognitivi e comportamentali, che sono marcatori precoci di un rischio di demenza. Riconoscere questi sintomi come potenziali segnali di avvertimento potrebbe aiutare i professionisti sanitari a identificare prima i rischi ed esplorare i modi per proteggere la salute del cervello nel tempo.
La menopausa è più di una transizione di vita; può offrire informazioni cruciali sulla salute del cervello a lungo termine. Supportare ricerche come CAN-PROTECT, che sta ancora reclutando partecipanti, può aiutarci a scoprire come le esperienze della menopausa modellano il rischio di demenza, aprendo la strada a interventi precoci ed esiti migliori.
Fonte: Jasper Crockford (dottoranda in scienze mediche), Maryam Ghahremani (ricercatrice) e Zahinoor Ismail (professore), Università di Calgary
Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: JFE Crockford, [+9], Z Ismail. Menopausal symptom burden as a predictor of mid- to late-life cognitive function and mild behavioral impairment symptoms: A CAN-PROTECT study. PLOS One, 2025, DOi
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