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Le placche dell'Alzheimer colpiscono le varie cellule cerebrali in modo diverso

Le placche dell'Alzheimer colpiscono le varie cellule cerebrali in modo diversoNelle cellule nervose, domina la forma immatura delle fibrille amiloide-beta (strutture a forma di anello in giallo) mentre le cellule gliali formano la struttura più matura (strutture appuntite in giallo e strutture ciano). Fonte: Maria Jonson, Linköpings...

Un vantaggio verbale fonemico nel MCI può predire il rischio di Alzheimer

La misurazione della fluenza verbale e quella della fluenza semantica e fonemica individuale si dimostrano potenzialmente in grado di differenziare i pazienti con lieve decadimento cognitivo (MCI) la cui compromissione progredirà verso il morbo di...

Stare troppo seduti fa male al cervello, e nemmeno l'attività fisica riesce a compensare

Stare troppo seduti è legato ai cambiamenti in una sezione del cervello che è fondamentale per la memoria, secondo uno studio preliminare condotto su adulti di mezza età e anziani da ricercatori della University of California di Los Angeles.Gli studi...

La nostra mente ha una memoria immunologica

Nel cervello abbiamo una memoria immunologicaRicercatori di Tubinga (Germania) hanno scoperto che le cellule immunitarie del cervello ricordano le precedenti infiammazioni. L'immagine mostra tali cellule immunitarie (in nero) raggruppate attorno alle placche di amiloide-beta (in rosso). Fonte: DZNE &...

Il cervello combatte la demenza spostando le risorse tra aree diverse

Il cervello combatte la demenza spostando le risorseFonte: BaycrestIl cervello continua a tenere viva una lotta anche quando le malattie neurodegenerative, come la demenza, danneggiano alcune aree e funzioni. In effetti, le scoperte recenti di uno studio congiunto Baycrest - University of Arizona...

Trovato il modo di personalizzare la risposta immunitaria del cervello alle malattie

Trovato il modo di personalizzare la risposta immunitaria del cervello alle malattieSchema del processo di rinnovo normale (sopra) e deteriorato (sotto) delle microglia. (Fonte: Cronk et al./UVA)Il laboratorio di neuroscienze dell'Università della Virginia (UVA), che ha scoperto che il cervello si connette direttamente al sistema...

La caffeina provoca entropia cerebrale diffusa (e questa è una buona cosa)

Le neuroscienze di base ci insegnano che le singole cellule cerebrali comunicano tra loro, come i vicini chiacchierano sulla recinzione del giardino.Questa è una parte vitale della funzione cerebrale. Sempre più spesso i neuroscienziati salgono di piano...

Studio conferma che le lesioni cerebrali traumatiche aumentano il rischio di demenza

Secondo uno dei più grandi studi condotti finora sull'argomento, il rischio di demenza, compreso l'Alzheimer, è significativamente più alto nelle persone che hanno subito un trauma cranico (TBI, Traumatic Brain Injury) rispetto a quelle che non avevano...

Una notte di sonno scadente può aumentare le proteine dell'Alzheimer

Solo una notte di sonno cattivo può portare a più accumulo di proteine ​​legate al morbo di Alzheimer (MA) nel cervello.Le persone con MA tendono ad avere grumi appiccicosi di proteine ​​amiloide-beta nel cervello, anche se non è chiaro il ruolo che...

Individuato l'orologio circadiano che controlla i ritmi quotidiani dell'aggressività: possibili effetti sul sundowning

Individuato l'orologio circadiano che controlla i ritmi quotidiani dell'aggressività: possibili effetti sul sundowningE' comune per i pazienti con Alzheimer e altre forme di demenza sperimentare il sundowning (sindrome del tramonto), un improvviso peggioramento della confusione, dell'agitazione e dell'aggressività alla fine della giornata. Il suo schema quotidiano...
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Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la causa - e una potenziale soluzione - del fattore di rischio genetico primario per il morbo di Alzheimer (MA): il gene apoE4.Avere una copia del gene apoE4 aumenta...

Farmaci antiepilettici aumentano rischio di Alzheimer e demenza

L'uso di farmaci antiepilettici è associato ad un rischio più alto di morbo di Alzheimer (MA) e demenza, secondo un nuovo studio dell'Università della Finlandia Orientale e del Centro Tedesco Malattie Neurodegenerative (DZNE). L'uso continuo di farmaci...

Annunciato nuovo test del sangue per Alzheimer: sarà la volta buona?

Per il morbo di Alzheimer (MA) non esiste ancora una cura. Si sostiene spesso che i progressi nella ricerca sui farmaci sono stati ostacolati dal fatto che la malattia può essere diagnosticata solo quando è troppo tardi per un intervento efficace. Si...

Anziani sviluppano nuove cellule cerebrali quanto i giovani, ma ...

Anziani sviluppano nuove cellule cerebrali quanto i giovaniNeuroni di topo (in verde) nati in una sottostruttura dell'ippocampo, il giro dentato. (Fonte: FH Gage / Salk Institute)Dei ricercatori dimostrano per la prima volta che uomini e donne anziani sani possono generare altrettante nuove cellule cerebrali...

La danza favorisce un invecchiamento più sano

La danza favorisce un invecchiamento più sanoLi Cunxin, direttore artistico del Queensland Ballet, guida un balletto del corso per anziani. Foto: Ali CameronIl Queensland Ballet (QB) e la Queensland University of Technology (QUT) hanno appena pubblicato i risultati di un progetto congiunto che ha...

Avversità di vita comuni (come divorzio o morte in famiglia) invecchiano il cervello

Un conflitto, una morte in famiglia, difficoltà finanziarie e crisi mediche serie sono tutti eventi associati ad un invecchiamento fisico accelerato. In un nuovo studio, i ricercatori della Facoltà di Medicina dell'Università della California di San Diego...

Scoperto un promettente interruttore che spegne l'infiammazione

Degli scienziati hanno scoperto un nuovo processo metabolico nel corpo che può disattivare l'infiammazione. Hanno scoperto che l'«itaconato» (una molecola derivata dal glucosio) agisce come un potente interruttore per i macrofagi, che sono le cellule del...

Anziani che vivono in aree disagiate hanno un rischio più alto di demenza

Le persone che vivono in aree svantaggiate hanno un rischio più alto di sviluppare un deterioramento cognitivo (un fattore di rischio precoce per la demenza) secondo una ricerca che ha coinvolto gruppi del Trinity College di Dublino, dell'Ulster...

Nanoparticelle di metallo superano la barriera cellulare e causano danni al DNA

Una nuova ricerca dimostra che quando le barriere cellulari sono esposte alle nanoparticelle di metallo, vengono rilasciati messaggeri cellulari che possono causare danni al DNA delle cellule cerebrali nella fase di sviluppo.La scoperta potrebbe avere...

Nuova tecnica 'vede' gli astrociti interagire con le sinapsi in tempo reale

 Una tecnica innovativa annunciata da neuroscienziati dell'UCLA potrebbe portare ad una migliore comprensione degli astrociti, le cellule cerebrali a forma di stella che sono considerate cruciali nei disturbi neurologici come le malattie di Lou...

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Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

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Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

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Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

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Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

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Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

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Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

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I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

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Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

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