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Fumo collegato a un rischio più alto di demenza

In un'analisi delle denunce di malattia a livello nazionale della Corea del Sud, pubblicata su Annals of Clinical and Translational Neurology, gli uomini che fumavano avevano un rischio più elevato di demenza.

  • Rispetto ai fumatori continuativi, quelli che avevano smesso da lungo tempo e i non fumatori hanno avuto un rischio più basso di demenza rispettivamente del 14% e del 19%.
  • Quelli che non avevano mai fumato hanno avuto un 18% di riduzione del rischio di Alzheimer rispetto ai fumatori continuativi.
  • Inoltre, quelli che avevano smesso da molto tempo e quelli che non avevano mai fumato hanno avuto il 32% e il 29% di riduzione del rischio di demenza vascolare rispetto ai fumatori continuativi.


Lo studio ha incluso 46.440 uomini di età pari o superiore a 60 anni presi da un programma di screening sanitario coreano nel periodo dal 2002 al 2013.


"La cessazione del fumo era chiaramente collegata a un rischio ridotto di demenza a lungo termine, indicando che i fumatori dovrebbero essere incoraggiati a smettere per beneficiare di questo rischio ridotto", ha detto l'autore senior Dr. Sang Min Park, dell'Università Nazionale di Seoul, in Corea del Sud.

 

 

 


Fonte: Wiley (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Daein Choi, Seulggie Choi, Sang Min Park. Effect of smoking cessation on the risk of dementia: a longitudinal study. Ann Clin Transl Neurol, 05 Sep 2018, doi: 10.1002/acn3.633

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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