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Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di cancro?

Gli individui con morbo di Alzheimer (MA) o altre demenze a cui è stato diagnosticato il cancro pongono sfide uniche nella pratica clinica: hanno disabilità a comprendere, ostacoli a comunicare, capacità limitata o nulla di dare consenso nelle questioni relative alla morte, lottano con i sintomi del dolore e hanno grandi difficoltà a seguire i regimi terapeutici.


In più, e a causa di tutti questi ostacoli, i caregiver lottano per prendere qualsiasi decisione per i loro cari, e questo può causare molto stress a entrambe le parti.


Un individuo con MA e cancro può avere sintomi o effetti collaterali causati dal cancro o dal suo trattamento. L'individuo interessato può o meno essere in grado di esprimere questi sintomi e quindi il caregiver deve affidarsi di più all'osservazione del linguaggio del corpo, alle espressioni facciali e ai gesti della persona cara.


Molti malati di cancro hanno problemi di memoria, difficoltà a concentrarsi e si affaticano. Per alcune persone colpite, questi effetti collaterali possono peggiorare temporaneamente e per altri, questi cambiamenti possono essere permanenti. Inoltre, durante i trattamenti del cancro possono sorgere problemi di scarso appetito e di alimentazione, nonché piaghe in bocca, difficoltà di deglutizione, perdita o guadagno di peso, diarrea e/o costipazione.


Durante il trattamento, per i caregiver in genere è disponibile un dietista, per dare consigli e strategie sulle alterazioni, attraverso un'alimentazione sana. Ad esempio, i caregiver possono assicurarsi che i loro cari non mangino troppo e che evitino cibi con alto contenuto di grassi e zuccheri e, in generale, assumano molta frutta fresca, verdura e cibi ad alto contenuto di fibre per prevenire la costipazione.


È anche estremamente importante tenere idratata la persona cara, per evitare disidratazione e costipazione. L'oncologo o il dietista può raccomandare un regime quotidiano di liquidi, in genere circa 2 litri al giorno. Inoltre, i caregiver devono prestare particolare attenzione all'igiene dentale della persona cara. Gli effetti collaterali del cancro possono produrre piaghe in bocca o le protesi possono iniziare a non adattarsi correttamente, quindi si consigliano controlli dentali.


Le persone spesso temono che il cancro provochi dolori forti. Ma non tutti avranno dolore, anche se il cancro è avanzato. I caregiver dovrebbero parlare con l'oncologo e il suo team della corretta gestione del dolore durante il trattamento del cancro. Spesso, gli individui colpiti hanno difficoltà a esprimere il dolore. I caregiver dovrebbero cercare segni di dolore che possono essere mascherati negli schemi comportamentali.


L'individuo interessato può essere agitato o in lacrime, urlare, tenersi la parte del corpo che causa dolore, serrare i denti, aggrottare le sopracciglia, rifiutare aiuto o cura e/o generalmente isolarsi. A volte il caregiver potrebbe aver bisogno dell'aiuto di uno specialista per valutare il dolore e i sintomi della persona cara. Il team sanitario può monitorare e regolare la dose di medicinali o aggiungerne di nuovi per controllare i sintomi.


Non ci sono risposte facili sui trattamenti del cancro quando un individuo ha anche il MA, e si deve considerare la qualità della vita rispetto alla possibilità di estenderla. I caregiver dovrebbero consultare il team di oncologia, il medico di famiglia, un rappresentante dell'hospice, un religioso e altri familiari e amici per ricevere consigli sulle migliori cure possibili per i loro cari.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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