Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Compiti di gestione del caregiver richiedono tempo e sono spesso sottovalutati

Cara Carol: mi prendo cura delle finanze dei miei genitori e delle loro cure mediche. Gestisco anche un caregiver due volte alla settimana in casa, faccio la spesa, li porto agli appuntamenti medici e alle loro attività con gli amici. Aggiorno regolarmente i miei fratelli, ma dal momento che non sto fornendo cure pratiche quotidiane, pensano che questo non sia un grosso problema.

La loro opinione non avrebbe importanza, se non per il fatto che questi compiti richiedono moltissimo tempo. Quando suggerisco che si assumano anche loro alcune delle responsabilità, mi dicono che visitano i nostri genitori ogni due settimane, quindi stanno facendo la loro parte. Hai qualche idea su come posso convincerli che ho bisogno di aiuto? - GL

 

Cara GL: Grazie per aver scritto su questo aspetto sottovalutato del caregiving. Gestire le finanze, battagliare con l'assicurazione sanitaria, partecipare agli appuntamenti medici ed essere un direttore sociale possono pesare come un lavoro part-time aggiuntivo. Tuttavia, come hai indicato, le persone che non stanno cercando di destreggiarsi tra questi compiti potrebbero essere perplessi sul fatto che tu lo consideri un grosso problema.


Inoltre, il caregiving, in generale, comporta un costante processo decisionale, che si basa sulle nostre riserve cognitive ed emotive. Nel tempo, questo processo può essere noioso per chiunque, ma quando stiamo prendendo decisioni per il benessere delle altre persone, è decisamente estenuante.


Detto questo, fai attenzione a ciò che chiedi. Dividere i compiti teoricamente libererà del tempo per te, forse ti darà anche spazio per fare qualche respiro profondo. In alcuni casi, tuttavia, non farà che complicare il problema. Se il caregiver primario deve ricordare alla persona che si è assunta un compito di restare aggiornata, anche quello richiede tempo. Peggio ancora, se la persona responsabile di un'attività apporta modifiche da sola senza includere il caregiver primario, il caregiver può restare senza risorse necessarie.


Inoltre, è raro trovare due persone che la pensano in modo identico, quindi puoi aspettarti che questa persona faccia cose con cui potresti non essere d'accordo. Se il suo approccio è solo un altro modo di esaminare un problema, allora dovresti essere in grado di elaborare una soluzione. Tuttavia, se prende decisioni sbagliate per ignoranza o trascurando le esigenze dei tuoi genitori, hai dei guai di fronte.


Per te, questo potrebbe essere un momento di 'scegliere le tue battaglie' con i tuoi fratelli. Presumibilmente, conosci i loro punti di forza e di debolezza, oltre a avere qualche sensazione per le loro altre sfide. Uno dei tuoi fratelli può avere un coniuge malato o un bambino con esigenze extra. In questo caso, passerei oltre, anche se sarebbe strano che sia quel fratello la persona che si offre effettivamente di aiutare.


Ti sto presentando alcuni scenari scoraggianti per aiutarti a pensare dalle due parti. Ci sono famiglie che si dividono questi compiti magnificamente. Ora ci sono meravigliosi strumenti organizzativi che possono essere creati elettronicamente per mantenere tutti informati e aggiornati, quindi ora è molto più facile condividere compiti rispetto a un decennio fa. Spero che questo sia il caso della tua famiglia.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack  in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.