Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Farmaco anti-diabete riduce l'Alzheimer in un modello sperimentale

Ricercatori della School of Medicine alla Boston University (BUSM) hanno scoperto che il farmaco antidiabete pramlintide riduce i peptidi di amiloide-beta, una componente importante dell'Alzheimer (AD) nel cervello, e migliora l'apprendimento e la memoria in due modelli sperimentali di AD.


Questo studio, che compare online in Molecular Psychiatry, ha scoperto anche che i pazienti di AD hanno un livello inferiore di amilina nel sangue rispetto a quelli senza questa malattia. Questi risultati possono costituire una nuova strada sia per il trattamento che per la diagnosi di AD.


L'AD è una malattia degenerativa del cervello associata ad un grave declino funzionale e non ha alcun trattamento efficace. Attualmente ci sono 5 milioni di persone con malattia di Alzheimer nei soli Stati Uniti, e il costo dell'assistenza a questi pazienti supera i 100 miliardi di dollari l'anno. Se non saranno sviluppati trattamenti efficaci, il numero dei malati di Alzheimer è destinato a crescere a 14-16 milioni entro il 2050.


Ci sono diverse ragioni sotto gli alti costi e gli alti tassi di insuccesso connessi con lo sviluppo di potenziali nuovi farmaci per l'AD. Uno dei fattori è che la maggior parte dei farmaci non penetrano nel cervello, rendendoli inefficaci per il trattamento di AD; un altro è che di solito ci vogliono 10-15 anni per sviluppare un nuovo bersaglio farmacologico con provata sicurezza ed efficacia.


Secondo l'autore senior Wendy Qiu, MD, PhD, professore associato di psichiatria e farmacologia e terapie sperimentali alla BUSM, al contrario, alcuni farmaci esistenti per altre malattie possono penetrare nel cervello e possono essere efficaci per l'Alzheimer. "Purtroppo la maggior parte delle industrie farmaceutiche sono riluttanti a sostenere questo tipo di ricerca di riproposizione, a causa del limitato vantaggio finanziario e di qualche limitazione del brevetto, anche se il costo è molto inferiore e il tempo di sviluppo è ridotto", ha aggiunto.


Usando modelli di AD, i ricercatori della BUSM hanno studiato gli effetti dell'amilina sulla patogenesi della malattia. "Le iniezioni di amilina o pramlintide nei modelli di AD hanno ridotto sorprendentemente il carico di amiloide, e hanno pure abbassato la concentrazione di peptide amiloide-beta (Aβ), una componente importante dell'AD nel cervello", ha spiegato Qiu. Il pramlintide è l'analogo di un peptide naturale, l'amilina, prodotto dal pancreas. "Esso può attraversare facilmente la barriera emato-encefalica e ha dimostrato un profilo di sicurezza favorevole per i pazienti diabetici", ha aggiunto.


Secondo i ricercatori, compreso l'autore principale Haihao Zhu, MD, PhD, anch'egli dal dipartimento di farmacologia e terapie sperimentali della BUSM, questi risultati supportano una applicazione terapeutica dei peptidi della classe amilina nell'AD. "C'è un ampio consenso sul fatto che devono essere esplorati vari percorsi terapeutici, oltre a puntare l'Aβ per il trattamento di AD. I farmaci della classe amilina rimuovono non solo l'Aβ dal cervello, come dimostrato dal nostro studio, ma sono anche in grado di migliorare il metabolismo del glucosio e il sistema cerebrovasculare nel cervello di AD", ha detto Qiu.


Sulla base dei risultati i ricercatori sostengono che i peptidi della classe amilina hanno il potenziale per diventare una nuova strada come «challenge test» per la diagnosi di AD e pure come terapia per la malattia. Se il test clinico dimostrerà l'effetto del pramlintide per l'Alzheimer, Qiu ritiene che questo farmaco possa essere applicato ai pazienti di Alzheimer entro solo tre/cinque anni.


Questo lavoro è stato sostenuto da sovvenzioni dal National Institute on Aging, e da una borsa di studio pilota BU ADC. Qiu e il suo team hanno recentemente ricevuto una sovvenzione di inizio ricerca dalla Alzheimer's Association per portare avanti questo studio.

 

 

 

 

 


FonteBoston University Medical Center  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  H Zhu, X Wang, M Wallack, H Li, I Carreras, A Dedeoglu, J-Y Hur, H Zheng, H Li, R Fine, M Mwamburi, X Sun, N Kowall, R A Stern, W Q Qiu. Intraperitoneal injection of the pancreatic peptide amylin potently reduces behavioral impairment and brain amyloid pathology in murine models of Alzheimer’s disease. Molecular Psychiatry, 2014; DOI: 10.1038/mp.2014.17

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.