Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Possibili benefici cognitivi della colina

La colina è un nutriente essenziale, simile alla vitamina B, che si trova in alimenti come fegato, carni dei muscoli, pesce, noci e uova ed è oggetto di studio per i potenziali benefici nelle malattie del fegato, inclusa l'epatite cronica e la cirrosi, e nella depressione, perdita di memoria, Alzheimer e demenza, e di alcuni tipi di crisi epilettiche.

Secondo un nuovo studio, quando è somministrata come integratore alimentare negli ultimi due trimestri di gravidanza e nella prima infanzia, induce un tasso più basso dei fattori di rischio schizofrenici fisiologici nei neonati testati a 33 giorni.


Dr. Robert Freedman Professor and Chairman, Department of PsychiatryLo studio apre nuovi orizzonti sia per i suoi risultati terapeutici potenziali che per la strategia idonea a puntare i marcatori della schizofrenia molto tempo prima che la malattia appaia.


Robert Freedman (foto), MD, professore e presidente del Dipartimento di Psichiatria nella School of Medicine della University of Colorado, direttore del Journal of Psychiatry e uno degli autori dello studio, sottolinea: "I geni associati alla schizofrenia sono comuni, quindi la prevenzione deve essere applicata a tutta la popolazione, e deve essere sicura. La ricerca di base indica che l'integrazione con colina durante la gravidanza favorisce le funzioni cognitive nella prole. La nostra scoperta, che questo migliora alcune delle fisiopatologie associate al rischio di schizofrenia, richiede ora un seguito di lungo termine dello studio, per valutare se diminuisce pure il rischio del successivo sviluppo della malattia".


Di norma il cervello risponde pienamente al suono di un battito iniziale, ma inibisce la risposta al secondo colpo successivo immediato. I pazienti con schizofrenia hanno di solito una inibizione carente, collegata a scarso filtraggio sensoriale e alla trasmissione familiare del rischio di schizofrenia. Dal momento che la schizofrenia di solito non appare fino all'adolescenza, questa caratteristica (l'inibizione, misurabile nella prima infanzia) è stata scelta per rappresentare la malattia.


La metà delle donne sane in gravidanza di questo studio ha preso 3.600 mg di fosfatidilcolina ogni mattina e 2.700 milligrammi ogni sera, l'altra metà ha preso un placebo. Dopo il parto, i bambini hanno ricevuto 100 mg di fosfatidilcolina al giorno o placebo. L'86 per cento dei neonati esposti alla integrazione di colina pre- e post-natale (contro il 43% dei bambini non esposti) hanno avuto una inibizione della risposta ai suoni ripetuti, misurata con sensori EEG posizionati sulla testa del bambino durante il sonno.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della University of Colorado Denver, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Riferimento:
Ayman H. Fanous et al. Genome-Wide Association Study of Clinical Dimensions of Schizophrenia: Polygenic Effect on Disorganized Symptoms. American Journal of Psychiatry, 2012; 169 (12): 1309 DOI: 10.1176/appi.ajp.2012.12020218.

Pubblicato in ScienceDaily il 15 Gennaio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)