Ricerche
Studio collega l'Alzheimer all'anemia
Mappa della prevalenza mondiale di anemia: grigio=normale (<5%), rosa=lieve (5-20%), salmone=moderato (20-40%), amaranto=grave (>40%), bianco=nessun dato. (Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità)Degli scienziati australiani hanno dichiarato di aver trovato un legame tra l'Alzheimer e l'anemia, una malattia del sangue.
Noel Faux e il suo team del Florey Institute of Neurosciences and Mental Health hanno testato i livelli di ferro nel sangue di 1.100 volontari.
Il test ha rivelato che avere l'Alzheimer comporta anche dei livelli più bassi di emoglobina nel sangue, un importante fattore di rischio per lo sviluppo di una forma incurabile di anemia, secondo il rapporto.
"E' un'area un pò elusa, per così dire, perché quando la gente pensa all'Alzheimer e alla demenza pensa alla testa, pensa al cervello", ha detto Faux. "E' solo di recente che la ricerca si sta spostando nel sangue, e molta di essa sta cercando un indicatore che ci permetta di identificare le persone che hanno un rischio di sviluppare l'Alzheimer".
Faux ha detto che gli scienziati non capiscono appieno ciò che causa l'anemia. "Non sappiamo esattamente qual è il rapporto, al di là del fatto che c'è una relazione. La nostra ipotesi è che sia il processo di manifestazione dell'Alzheimer all'interno dei globuli rossi a portare effettivamente all'anemia che vediamo".
Egli tuttavia spera che la nuova scoperta possa aiutare, dopo aver trovato un trattamento per il disturbo del sangue, a migliorare la vita delle persone con Alzheimer. "Non stiamo cercando di trattare l'Alzheimer, ma possiamo dare ai pazienti una migliore qualità di vita", ha detto.
"Uno degli altri vantaggi di tutto questo è che sappiamo che le persone che hanno l'anemia nell'anzianità tendono ad avere un tasso di declino in termini cognitivi; la loro memoria inizia a scemare. Quindi se potessimo contribuire in qualche modo ad alleviare l'anemia, potenzialmente potremmo rallentare il tasso di declino della memoria; non curarlo, ma potenzialmente rallentarlo", ha detto.
"E questo sarebbe uno dei vantaggi del cercare realmente di trovare il trattamento per questo tipo di anemia. Dato che non esiste una cura per l'Alzheimer, se potessimo migliorare la qualità della vita alle persone con Alzheimer - in questo caso quelle anemiche - allora potremo effettivamente rendere la loro vita un po' migliore", ha concluso.
Fonte: The Florey Institute of Neuroscience and Mental Health
Pubblicato in financialexpress.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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