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Ancora prove del collegamento intestino-cervello nell'Alzheimer

Una nuova ricerca fornisce ulteriori prove del fatto che il microbioma intestinale ha un ruolo nell'eziologia del morbo di Alzheimer (MA).Lo studio ha trovato un'associazione tra i cambiamenti negli acidi biliari prodotti dal microbioma intestinale e i...

La demenza non mi ha rubato mia madre. Ha rivelato il suo sé più vero.

"Tua madre se n'è andata. Lei non è più qui". Questo è quello che mi dicevano le persone durante l'ultimo anno e mezzo di vita di mia madre, quando soffriva di demenza.Lei sapeva che la sua mente stava svanendo ed è diventata estremamente ansiosa...

I giochi per la mente non danno vantaggi alla mente

Un nuovo studio condotto da un gruppo di neuroscienziati della Western University ha smentito le affermazioni secondo cui diventare bravi in un gioco di allenamento del cervello può tradursi in prestazioni migliori in altri compiti cognitivi non...

Blocco dell'enzima che scatena l'infiammazione potrà ridurre effetti dell'Alzheimer

L'infiammazione è una parte del processo di guarigione naturale del corpo, ma, quando diventa cronica, può portare al cancro, all'Alzheimer e ad altre condizioni. Gli inflammasomi - macchine molecolari a base di proteine ​​- innescano l'infiammazione in...

Studio certifica che i conducenti con Alzheimer iniziale hanno 'auto-regolazione carente'

Guidare è un compito complesso che coinvolge abilità percettive, motorie e cognitive. Queste capacità possono essere influenzate all'inizio nei pazienti con morbo di Alzheimer (MA). Tuttavia, essi continuano a guidare per un numero più alto di anni...

Le persone con Alzheimer o demenza corrono un rischio più alto di abusi?

Secondo il National Center on Elder Abuse, si considera che gli anziani con demenza hanno un rischio più alto di abuso e abbandono rispetto a quelli della popolazione anziana in generale. L'abuso degli anziani, nota il centro, è uno dei rischi per la...

Solo 10 minuti di interazione sociale al giorno migliorano il benessere nella demenza

Un programma di e-learning (apprendimento via computer), che addestra il personale della casa di cura a impegnarsi in una interazione sociale significativa con le persone che hanno la demenza, migliora il benessere e ha benefici sostenuti.I ricercatori...

Allenamento cognitivo e motorio, insieme, possono non solo rallentare la demenza, ma a volte invertirla

Allenamento cognitivo e motorio, insieme, possono non solo rallentare la demenza, ma a volte invertirla Ricercatori della York University di Toronto in Canada, hanno scoperto che solo 30 minuti di movimenti a guida visiva alla settimana possono rallentare e persino invertire il progresso della demenza.I partecipanti allo studio che erano nelle...

Studio su monaci rivela quale tratto taglia a metà il rischio di Alzheimer

Un ricerca ha rilevato che se siamo coscienziosi abbiamo la metà del rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA). Le persone che sono coscienziose, scrupolose, tendono ad essere più organizzate, responsabili e in controllo dei loro impulsi.Gli...

Aerobica in acqua può ridurre il rischio di demenza?

 Sappiamo che l'attività fisica è fondamentale per ridurre il rischio di declino cognitivo. Fare esercizio fisico aiuta a migliorare la salute cardiovascolare in generale, e sappiamo che una cattiva salute cardiovascolare può portare a ictus e...

Gravidanze e storia riproduttiva possono influire sul rischio di demenza

Studio 1: Legame tra storia riproduttiva e rischio di demenza nelle donneAll'AAIC 2018 dei ricercatori hanno riferito di aver trovato una correlazione tra rischio di demenza e numero di figli, numero di aborti, età al momento del primo periodo mestruale...

Controllo della pressione riduce il rischio di lieve decadimento cognitivo e demenza

L'abbassamento significativo della pressione arteriosa sistolica ha prodotto riduzioni significative del rischio di lieve deterioramento cognitivo (MCI-Mild Cognitive Impairment) e della combinazione tra MCI e demenza, secondo nuovi risultati dello studio...

Disfunzione del drenaggio venoso nel cervello aggrava il declino cognitivo dell'Alzheimer

Disfunzione del drenaggio venoso nel cervello aggrava il declino cognitivo dell'AlzheimerSistema di drenaggio venoso del cervelloConosci qualcuno con il morbo di Alzheimer (MA)? Ci sono buone probabilità che la risposta a questa domanda sia "sì", dal momento che il MA è uno dei disturbi più comuni dell'età negli Stati Uniti [ndt: e non solo]. È...

Ti senti stordito quando ti alzi? Potresti avere un rischio più alto di demenza

Le persone che si sentono svenire, hanno le vertigini o uno stordimento quando si alzano in piedi possono avere un calo improvviso della pressione del sangue chiamata ipotensione ortostatica.Ora, un nuovo studio, pubblicato su Neurology® ieri 25 luglio...

Perché le cellule che eliminano i neuroni morti o malati, uccidono quelli sani?

Perché le cellule che eliminano i neuroni morti o malati, uccidono quelli sani?Un nuovo studio eseguito al Mount Sinai, pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience, fornisce importanti informazioni sul modo in cui le microglia, cellule che fanno parte del sistema immunitario all'interno del cervello, svolgono il loro compito di...

'La memoria non serve a ricordare: serve a fare meglio la prossima volta'

Potremmo non essere in grado di cambiare gli eventi recenti nella nostra vita, ma la qualità del ricordo ha un ruolo chiave nel modo in cui il nostro cervello modella ciò che sta accadendo nel presente e predire ciò che è probabile che si verifichi in...

Nuova ricerca si concentra sul trattamento dei sintomi non cognitivi della demenza

Nuova ricerca si concentra sul trattamento dei sintomi non cognitivi della demenzaNuove ricerche presentate all'Alzheimer's Association International Conference (AAIC) 2018 a Chicago si concentrano sui recenti successi e sulle continue sfide dei trattamenti farmacologici e non farmacologici per i sintomi non cognitivi della demenza di...

Rischio di Alzheimer influenzato dal fegato e dalla dieta

Rischio di Alzheimer influenzato dal fegato e dalla dietaLa carenza di plasmalogeni - una classe di lipidi prodotti dal fegato che sono parte integrante delle membrane cellulari del cervello - è associata ad un aumento del rischio di morbo di Alzheimer (MA), secondo una nuova ricerca presentata questa settimana...

Scoperte nuove connessioni tra memoria e odorato

I neurobiologi dell'Università di Toronto hanno identificato un meccanismo che consente al cervello di ricreare esperienze sensoriali vivide dalla memoria, facendo luce su come i ricordi ricchi di sensazioni vengono creati e memorizzati nel nostro...

Stimolazione cerebrale durante il sonno può migliorare la memoria di persone sane e malate

Stimolazione cerebrale durante il sonno può migliorare la memoria di persone sane e malateL'attore Rick Moranis in Ghostbusters del 1984 con in testa una pentola e vari aggeggi, una 'anticipazione' del sistema di stimolazione transcranica a corrente alternata di questa ricerca.Una nuova ricerca sugli esseri umani dimostra il potenziale di...

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La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

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Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

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La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

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Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

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30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

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Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

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I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

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Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

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