Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Altro sudio collega l'inquinamento atmosferico alla demenza e alle malattie cardiovascolari

Giulia Grande e Debora RizzutoGiulia Grande (prima autrice) e Debora Rizzuto (autrice senior).

Le persone esposte di continuo all'inquinamento atmosferico hanno un rischio più alto di demenza, soprattutto se soffrono anche di malattie cardiovascolari (CVD, cardiovascular diseases), secondo uno studio eseguito al Karolinska Institutet in Svezia, e pubblicato sulla rivista JAMA Neurology. Pertanto, secondo i ricercatori, i pazienti con malattie cardiovascolari che vivono in ambienti inquinati potrebbero aver bisogno di supporto addizionale dai fornitori di cure, per prevenire la demenza.


Il numero di persone che vivono con demenza è destinato a triplicare nei prossimi 30 anni. Non esiste alcun trattamento curativo e la ricerca sui rischi modificabili e sui fattori protettivi rimane una priorità di sanità pubblica. Recenti studi hanno collegato sia le CVD che l'inquinamento atmosferico allo sviluppo della demenza, ma i risultati sul collegamento all'inquinamento sono scarsi e incoerenti.


In questo studio, i ricercatori hanno esaminato il legame tra l'esposizione a lungo termine all'inquinamento atmosferico e la demenza e il ruolo delle CVD in tale associazione. Hanno seguito fino a 11 anni quasi 3.000 adulti con un'età media di 74 anni, residenti nel quartiere Kungsholmen del centro di Stoccolma, 364 hdei quali anno sviluppato la demenza [nel corso dello studio]. Il livello medio annuale [dell'area considerata] di particolato fino a 2,5 micron (PM2.5) di larghezza è ritenuto basso rispetto agli standard internazionali.

 

Effetto dannoso a livelli bassi

“È interessante che siamo riusciti a stabilire gli effetti nocivi sulla salute umana a livelli inferiori agli standard attuali di inquinamento dell'aria”, dice la prima autrice Giulia Grande, ricercatrice nel Dipartimento di Neurobiologia, Scienze di Assistenza e Società del Karolinska Institutet. “I nostri risultati suggeriscono che l'inquinamento atmosferico ha un ruolo nello sviluppo della demenza, in gran parte attraverso la fase intermedia delle CVD e in particolare dell'ictus”.


Per gli ultimi cinque anni di esposizione, il rischio di demenza è aumentato di oltre il 50% nella differenza nella gamma interquartile (IQR, interquartile range) dei livelli medi di PM2.5, e del 14% nella IQR dell'ossido d'azoto. Le esposizioni precedenti sembravano meno importanti. Sia l'insufficienza cardiaca che la malattia ischemica (coronaropatia) hanno enfatizzato il rischio di demenza e l'ictus ha spiegato quasi il 50% dei casi di demenza legati all'inquinamento dell'aria, secondo i ricercatori.

 

Serve ottimizzare il trattamento delle CVD

“L'inquinamento atmosferico è un fattore di rischio per la salute cardiovascolare e, poiché le CVD accelerano il declino cognitivo, crediamo che l'esposizione all'inquinamento atmosferico potrebbe indirettamente influenzare negativamente la cognizione, dice Giulia Grande. “Nel nostro studio, la quasi totalità dell'associazione dell'inquinamento atmosferico con la demenza sembrava avvenire attraverso la presenza o lo sviluppo di CVD, aggiungendo ragioni alla necessità di ridurre le emissioni e di ottimizzare il trattamento delle CVD concomitanti e dei relativi fattori di rischio, in particolare per le persone che vivono nella aree più inquinate delle nostre città".

 

 

 


Fonte: Karolinska Institutet (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Giulia Grande, Petter L.S. Ljungman, Kristina Eneroth, Tom Bellander, Debora Rizzuto. The role of cardiovascular disease in the association of long-term exposure to air pollution and the risk of dementia. JAMA Neurology, 30 Mar 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)