Iscriviti alla newsletter

Nuovo obiettivo terapeutico per degenerazione frontotemporale e SLA

Obiettivo terapeutico per demenza frontotemporale e slaUn team di scienziati, guidato da ricercatori della School of Medicine e del Ludwig Institute for Cancer Research della University of California di San Diego, hanno identificato un nuovo approccio terapeutico per la più frequente causa genetica della SLA (una malattia delle regioni del cervello e del midollo spinale che controllano il movimento volontario dei muscoli), e della degenerazione frontotemporale, il secondo tipo di demenza per diffusione.


Lo studio, pubblicato prima della stampa nell'edizione online della scorsa settimana della rivista PNAS, definisce l'uso di segmenti di materiale genetico (chiamati oligonucleotidi antisenso o ASO) per bloccare l'accumulo e degradare selettivamente l'RNA tossico che favorisce la più comune forma di SLA, senza influire sull'RNA normale prodotto dallo stesso gene.


Il nuovo approccio può potenzialmente trattare anche la degenerazione frontotemporale o demenza frontotemporale (FTD), un disordine del cervello caratterizzato da cambiamenti nel comportamento e della personalità, del linguaggio e delle capacità motorie, che provoca anche la degenerazione di regioni del cervello.


Nel 2011, gli scienziati hanno scoperto che un gene specifico chiamato C9orf72 è la causa genetica più comune della SLA. Si tratta di un tipo molto specifico di mutazione che, invece di cambiare la proteina, comporta una grande espansione, o sequenza ripetuta, di un gruppo di nucleotidi, la componente di base del RNA. Un gene normale C9orf72 contiene meno di 30 unità di ripetizione di nucleotidi GGGGCC. Il gene mutante può contenere centinaia di ripetizioni di questa unità, che generano una ripetizione contenente RNA che, secondo i ricercatori, si aggregano in focolai.


"Con nostra sorpresa, abbiamo trovato due distinte serie di foci RNA, uno contenente RNA trascritto nella direzione di senso e l'altro contenente RNA anti-senso", ha detto il primo autore Clotilde Lagier-Tourenne (MD, PhD), del Dipartimento di Neuroscienze e del Ludwig Institute for Cancer Research della UC San Diego. I ricercatori hanno anche scoperto una firma nelle variazioni dell'espressione di altri geni che accompagna l'espressione dell'RNA contenente ripetizioni.


Poiché hanno scoperto che la riduzione del livello di espressione del gene C9orf72 in un normale sistema nervoso adulto non produce questa firma di cambiamenti, l'evidenza dimostra una tossicità dell'RNA contenente ripetizioni che potrebbe essere alleviata riducendo i livelli di tali RNA tossici. "Questo ha portato all'uso delle ASO per puntare il filamento di senso. Abbiamo ridotto l'accumulo di foci di RNA espanso e corretto il filamento di senso del gene. È importante sottolineare che abbiamo dimostrato che si può togliere l'RNA tossico senza alterare il normale RNA che codifica la proteina C9orf72. Questo silenziamento selettivo di un RNA tossico è il Sacro Graal dell'approccio al silenziamento genico, e abbiamo dimostrato che si può fare", ha aggiunto la Lagier-Tourenne.


Puntare gli RNA a filamento di senso con uno specifico ASO, tuttavia, non incide sui foci a filamento antisenso, né corregge la firma dei cambiamenti di espressione genica. "Per fare questo bisognerà puntare separatamente il filamento antisenso - o entrambi - ed è ormai diventata una questione cruciale", ha detto la Lagier-Tourenne.


"Questo approccio è interessante in quanto collega due malattie neurodegenerative, SLA e FTD, ad un campo in espansione, che sta guadagnando sempre più l'interesse dei ricercatori", ha detto il co-investigatore principale John Ravits, (MD), del Dipartimento di Neuroscienze della UC San Diego. "Allo stesso tempo, il nostro studio dimostra anche il ruolo sconosciuto - per ora - dell'RNA anti-senso e il suo potenziale come bersaglio terapeutico".


Oltre a Ravits, hanno collaborato allo studio Don W. Cleveland, PhD, docente di Medicina Cellulare e Molecolare, professore di Medicina e Neuroscienze, e ricercatore del Ludwig Institute for Cancer Research e Michael Baughn, UC San Diego, insieme a ricercatori della Isis Pharmaceuticals di Carlsbad in California e del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles e della Washington University School of Medicine di St. Louis. La ricerca è stata finanziata dal National Institutes of Health; da Target ALS e dall'Amyotrophic Lateral Sclerosis Association; dal Packard Center for ALS Research della Johns Hopkins University, e dal Ludwig Institute for Cancer Research.

 

 

 

 

 


Fonte:  University of California, San Diego Health Sciences.

Riferimenti: C. Lagier-Tourenne, M. Baughn, F. Rigo, S. Sun, P. Liu, H.-R. Li, J. Jiang, A. T. Watt, S. Chun, M. Katz, J. Qiu, Y. Sun, S.-C. Ling, Q. Zhu, M. Polymenidou, K. Drenner, J. W. Artates, M. McAlonis-Downes, S. Markmiller, K. R. Hutt, D. P. Pizzo, J. Cady, M. B. Harms, R. H. Baloh, S. R. Vandenberg, G. W. Yeo, X.-D. Fu, C. F. Bennett, D. W. Cleveland, J. Ravits. Targeted degradation of sense and antisense C9orf72 RNA foci as therapy for ALS and frontotemporal degeneration. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2013; DOI: 10.1073/pnas.1318835110

Pubblicato in health.ucsd.edu (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita s...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.