Carol Bursack: caregiver stressata chiede consigli per rilassarsi

8 Lug 2025 | Esperienze & Opinioni

Cara Carol: Mi prendo cura del mio marito di 68 anni con diverse diagnosi mediche gravi, così come di mia madre di 97...

Studio scopre che gli anziani sono esperti di denaro ... fino a quando non arriva la demenza

8 Lug 2025 | Ricerche

Gli anziani sono ben consapevoli delle loro capacità finanziarie, ma l'Alzheimer compromette il loro giudizio, second...

In stereo: i neuroni cambiano marcia tra i pensieri, usando i ritmi cerebrali

8 Lug 2025 | Ricerche

Il cervello mappa costantemente il mondo esterno come un GPS, anche quando non lo sappiamo. Questa attività ...

Dan Gibbs: Il «tai chi» può migliorare i sintomi di lieve compromissione cognitiva negli anziani

7 Lug 2025 | Voci della malattia

Due giorni fa (ndt: l'articolo originale è del 2 novembre 2024), a casa nostra è arrivato Halloween. È una delle mie ...

Sono famiglia e amici ad avere sulle spalle il costo reale della demenza

7 Lug 2025 | Denuncia & advocacy

Circa 5,5 milioni di americani hanno la demenza, richiedendo $ 53 miliardi di spese mediche annuali per visi...

Colpi di testa nel calcio hanno un impatto piccolo, ma rilevabile, sul cervello adulto

7 Lug 2025 | Ricerche

Una nuova ricerca guidata dall'Università di Sydney ha scoperto che colpire di testa un pallone da calcio al...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di mielina

4 Lug 2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasmette i segnali elettr...

La speranza è la chiave per una vita significativa, secondo una nuova ricerca

4 Lug 2025 | Ricerche

La speranza non è solo un pio desiderio: è una forza emotiva potente che dà significato alla nostra vita. Or...

Sopravvivere al carcinoma mammario è legato a rischio inferiore di Alzheimer

4 Lug 2025 | Ricerche

La radioterapia potrebbe offrire protezione a breve termine.

Una ricerca guidata dal Samsung Medical...

Prossimi eventi

Gio, 18 Set '25  17:00 > 18:30   Caffe' Alzheimer
[CA Pedemontano] Centro sollievo tour: vivere l'esperienza di una giornata insieme
Il Caffè Alzheimer è un servizio che la Casa di Soggiorno ...
Via Campagna 46, Loria (TV)
Gio, 16 Ott '25  17:00 > 18:30   Caffe' Alzheimer
[CA Pedemontano] Quando la vita cambia a causa di malattia e morte
Il Caffè Alzheimer è un servizio che la Casa di Soggiorno ...
Via Piva 52, Valdobbiadene (TV)

Sostegno Psicologico Ottobre 2023Per scaricare la locandina, clicca con il tasto destro sull'immagine e scegli "Salva con nome" o similare.

Da non perdere

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il c...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo d...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato ch...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimos...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a miglio...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strument...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diff...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della te...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e sp...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressiona...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto ch...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli migliorame...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimo...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Aver...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la rice...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) s...

Innumerevoli volte durante i miei 35 anni di studio e trattamento delle malattie del cervello, mi sono trovato di fronte a pazienti che erano attanagliati dalla paura di poter perdere la mente e l'identità. La paura del morbo di Alzheimer (MA) e di altre forme di demenza si è radicata così profondamente nella nostra società da ritenere, erroneamente, che la diagnosi di demenza possa equivalere alla condanna a morte.


Quindi, sono rimasto piuttosto deluso, ma non molto sorpreso, di leggere i risultati del recente rapporto 2019 Facts and Figures dell'Alzheimer's Association, che ha dimostrato che solo la metà degli anziani riceve una valutazione per i problemi di memoria e di pensiero e ancora meno ricevono valutazioni di routine. Questo nonostante la forte convinzione degli anziani e dei medici di base che anche brevi valutazioni cognitive sono importanti per la diagnosi precoce e le potenziali terapie.


Le valutazioni conoscitive annuali sono una componente necessaria della visita annuale di benessere di Medicare, ma i risultati del rapporto mostrano che solo un anziano su tre ne è a conoscenza. Il sondaggio ha anche rilevato che, mentre la stragrande maggioranza degli anziani viene abitualmente controllata per la pressione sanguigna, il colesterolo e altri fattori di salute, solo uno su sette (16%) afferma di ricevere regolari valutazioni cognitive durante i controlli di routine.


Questo deve cambiare. Il costo economico, sociale e personale della demenza è così grande e la qualità generale della cura della demenza della nostra nazione è così scarsa che noi come società non possiamo più permetterci di chiudere un occhio su questa crisi crescente.


Considerate questo: circa 5,5 milioni di americani hanno il MA e le condizioni relative, e si prevede che il numero raddoppierà entro il 2050. Il costo totale delle cure per la demenza negli Stati Uniti (escluse le cure fornite da familiari e amici) ha già raggiunto 259 miliardi di dollari nel 2017, un onere finanziario maggiore del cancro o delle malattie cardiache e individui e famiglie sono stati costretti a pagare più di 50 miliardi di dollari di costi diretti.

 

 

La maggior parte dei pazienti con demenza muoiono senza una diagnosi

La statistica più triste, tuttavia, è che oltre il 50% delle persone con demenza muore senza che la loro condizione sia stata diagnosticata e discussa con loro o con le loro famiglie. Questi individui e i loro caregiver sono privati ​​del beneficio di scoprire un problema di salute così importante, senza mai ricevere le conoscenze e l'istruzione che potrebbero alleviare gli oneri finanziari e psicologici che comporta.


Si potrebbe evitare l'uso inappropriato di farmaci, visite al pronto soccorso, ospedalizzazioni e interventi medici e chirurgici non necessari, insieme al costo straordinario delle cure errate, e un numero illimitato di caregiver potrebbe risparmiarsi lo stress intenso, la depressione e gli altri gravi effetti negativi sulla salute.

 

 

Perché è importante la diagnosi precoce di MA e demenza

La diagnosi, preferibilmente all'inizio del decorso della malattia, può davvero essere una benedizione. I pazienti e le famiglie possono finalmente interrompere la ricerca incessante, i test infruttuosi e le visite specialistiche inutili per trovare una risposta.


L'istruzione e il sostegno possono aiutare il paziente e la famiglia a trovare i trattamenti migliori, evitare trattamenti dannosi e non necessari, imparare a gestire i sintomi e pianificare il futuro stabilendo testamenti, deleghe, direttive anticipate e piani di assistenza a lungo termine.

 

 

Nei test della demenza, i medici non fanno sempre le domande giuste

Con i pazienti più anziani, molti medici di assistenza primaria non hanno l'esperienza, la formazione o il tempo per accedere a una valutazione cognitiva significativa. Alcuni chiedono semplicemente ai pazienti più anziani "Come va la tua memoria?", ma molti non pensano affatto a chiederlo. Non li biasimo.


La pratica medica moderna è estremamente impegnativa e richiede molto tempo e molti medici non sono inclini ad andare troppo in profondità per portare alla luce problemi che potrebbero non essere immediatamente evidenti.


Anche solo sfiorare l'argomento può causare reazioni volatili tra alcuni pazienti che vedo. "Cosa vuoi dire che sei preoccupato per la mia memoria? Perché dici questo? La mia memoria va bene!". Dico ai miei pazienti che voglio solo sentire come stanno andando e se hanno avuto cambiamenti nel tempo, e poi far seguire ciò con una valutazione cognitiva. Uso la frase "guardare sotto il cofano".

 

 

Come dovrebbero essere le valutazioni cognitive di routine

Le valutazioni cognitive non devono essere onerose. Può iniziare con un semplice 'Mini-Cog' di tre minuti in cui viene chiesto alla persona di ripetere e ricordare tre parole comuni (ad esempio, pony, quarto, arancio); quindi di disegnare l'immagine di un orologio, con le lancette che segnano un orario specifico. Viene quindi chiesto di ripetere le tre parole.


La loro capacità di farlo è un forte indicatore del fatto che abbiano un deficit cognitivo lieve, moderato o grave. Se necessario, si passa a test più completi sulla funzione cerebrale, dopo di che sarà possibile effettuare una diagnosi più specifica.

 

 

Ha avuto la diagnosi di MA. E ora?

Certamente, la diagnosi reale di MA o demenza è inizialmente devastante per la maggior parte dei miei pazienti e dei loro cari. Possono andare da zero a 100 in un secondo, e in quel momento di panico puro penseranno o addirittura diranno ad alta voce, "Potrei anche uccidermi".


L'unico antidoto a questo terrore e disperazione è cercare di 'normalizzare' la demenza sottolineando che è fondamentalmente come le altre malattie croniche.


Con i miei pazienti che si trovano nelle prime fasi della demenza, affronterò con calma i punti che, sebbene all'inizio sembrino una diagnosi spaventosa, questa non è un'emergenza e che abbiamo una vasta gamma di interventi medici e non medici da implementare.

 

 

La demenza è una malattia cronica che può essere gestita

Cerco di spiegare che ogni essere umano rischia di contrarre una malattia cronica ad un certo punto, a meno che non venga investito da un camion. Dico loro che la demenza è una delle tante malattie croniche come il diabete, l'artrite o le malattie cardiache e ora sappiamo molto di più su come gestirla, rispetto a prima.


Spiego anche che la malattia può bollire lentamente per anni o anche decenni e che abbiamo persone che vivono a lungo con il MA con una qualità di vita molto buona. Dico ai pazienti che ottimizzeremo la loro sicurezza, la loro dignità, la loro indipendenza e il loro godimento della vita. Sottolineo che lavoreremo con loro nel lungo periodo; che staremo loro dietro.


Per alcune persone, può sembrare difficile da credere, ma una conversazione calma con i miei pazienti può dare loro un contesto più pieno del MA, possono rapidamente iniziare a stabilizzarsi e iniziare ad affrontare il loro futuro con realistico ottimismo.


Il fatto è che abbiamo appreso molti nuovi modi per comprendere meglio i comportamenti dei pazienti con demenza e aiutarli a evitare lesioni, deliri e emergenze psichiatriche. Stiamo perseguendo alcune promettenti nuove sperimentazioni cliniche mirate alla prevenzione e al trattamento. Non è più l'«Alzheimer della Nonna». Questa è una malattia cronica e sappiamo molto su come gestirla.


Ma per aiutare veramente questa grande e crescente popolazione, tutti noi come società - funzionari sanitari, facoltà mediche, medici, famiglie e pazienti - dobbiamo renderci conto che si devono porre domande difficili prima di poter affrontare e superare la paura.

 

 

 


Fonte: Pierre N. Tariot MD, direttore del Banner Alzheimer’s Institute in Being Patient (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.