Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dan Gibbs: Il «tai chi» può migliorare i sintomi di lieve compromissione cognitiva negli anziani

Due giorni fa (ndt: l'articolo originale è del 2 novembre 2024), a casa nostra è arrivato Halloween. È una delle mie feste preferite dall'infanzia, ma ora forse ancora di più, perché condividiamo l'eccitazione e la gioia con i nostri nipoti. Tutto è andato bene nonostante le mie preoccupazioni che non sarei stato in grado di partecipare. Ho scolpito una Jack-o'-lantern (lanterna scavata in una zucca) con più destrezza di quanto mi aspettassi. La bocca aveva una forma inaspettata, ma questo ha solo aggiunto orrore.


Durante l'ultimo anno, ho notato la progressione del mio danno cognitivo causato dall'Alzheimer. Ora sono chiaramente nella fase di demenza della malattia. Sarò in grado di scolpire una zucca l'anno prossimo? Prendo già la dose massima di Aricept (donepezil). Seguo rigorosamente la dieta MIND. Faccio i miei soliti 10,000 passi ogni giorno portando a camminare il nostro cane Jack. Dormo quasi sempre otto ore. Cerco di rimanere socialmente coinvolto, ma francamente questo sta diventando più difficile. Gestisco anche la pressione alta e il colesterolo alto. Entrambi sono potenti fattori di rischio per la demenza di Alzheimer.


Cosa potrei fare di più? Su consiglio del mio geriatra, ho aggiunto la memantina, un bloccante del recettore NMDA che sopprime l'attività dei neuroni glutaminergici nel cervello. E infine, ho seguito il suo consiglio persistente di smettere di bere alcolici. Probabilmente ci vorranno diversi mesi per vedere i vantaggi di questi aggiornamenti, se ci saranno, anche se devo confessare: non mi manca la bottiglia di birra e il bicchiere di vino la sera. Sono stato sorpreso di scoprire che la birra analcolica è in realtà abbastanza gustosa.


Un'altra cosa che il mio geriatra mi ha esortato a provare è il tai chi. Ammetto di essere stato in precedenza scettico, ma ho scoperto che diversi studi ben controllati hanno supportato l'uso di tai chi in aggiunta al trattamento medico standard per la prevenzione e il miglioramento di diverse condizioni associate all'invecchiamento. Sono rimasto più colpito da un recente studio pubblicato su Annals of Internal Medicine. Sfortunatamente, questo documento è accessibile a pagamento e può servire una licenza istituzionale per vederlo. Un buon riepilogo ad accesso libero del documento è disponibile nel sito del National Institute on Aging.


Un totale di 318 anziani con lieve compromissione cognitiva (MCI, mild cognitive impairment) sono stati divisi casualmente in tre gruppi di circa 106 soggetti. Il gruppo di controllo ha eseguito una serie di esercizi di stretching di routine per un'ora due volte alla settimana per 24 settimane. Il secondo gruppo ha eseguito il tai chi standard con la stessa frequenza del primo. Il terzo gruppo ha ricevuto il tai chi cognitivamente migliorato, composto da sfide cognitive da risolvere mentre eseguiva il tai chi standard. Esempi di queste sfide cognitive includono:

  1. ripetere verbalmente, dopo l'istruttore, i movimenti passo-passo in una forma;
  2. rispondere o praticare le forme previste mentre si inibisce o si sopprime un suggerimento volutamente sbagliato dell'istruttore;
  3. richiamo di forme (in una sequenza o a caso);
  4. associare i nomi delle forme con i numeri delle forme;
  5. eseguire forme senza segnali verbali o visivi dell'istruttore;
  6. scambiare lato (alternando tra lati laterali e bilaterali), cambiare forme quando vengono date fuori sequenza e variare sequenze di forme (in avanti, all'indietro, stranamente o uniformemente ordinate);
  7. eseguire forme facendo lo spelling delle parole (in avanti e indietro). Per dettagli vedi lo studio su Annals of Internal Medicine.

Global cognition score by intervention group Punteggio medio stimato di cognizione globale per gruppo e tempo di intervento (Fonte: Li et al / Annals of Internal Medcicine)
I risultati notevoli di questo studio sono riassunti nella figura qui sopra. Tieni presente che un punteggio MOCA da 26 a 30 è normale, da 19 a 25 è coerente con MCI, da 10 a 18 è coerente con la demenza moderata e meno che 10 indica demenza grave. (Si noti che in questo documento viene usata l'ortografia cinese di tai ji quan al posto del tai chi inglesizzato.)


Questa immagine dimostra che i soggetti con MCI che facevano tai chi hanno avuto un miglioramento cognitivo a 24 settimane che in media ha aumentato i punteggi MOCA portandoli nell'intervallo normale. I partecipanti al tai chi cognitivamente migliorato hanno avuto un miglioramento ancora maggiore della cognizione, chiaramente nella zona normale. Gli esercizi di stretching non hanno avuto benefici per la cognizione.


Lo so, lo so, questo è un singolo studio e deve essere confermato da altri studi. Inoltre, è importante riconoscere che non ci sono ancora prove che il tai chi andrebbe a beneficio delle persone nelle fasi più avanzate della demenza. Può o no. Indipendentemente da questi avvertimenti, è importante rendersi conto che i risultati di questo studio, se confermati, suggeriscono che il tai chi può essere più efficace di qualsiasi farmaco disponibile oggi per migliorare la cognizione nell'MCI.


Ora sto facendo tai chi per 12 minuti ogni giorno, seguendo le istruzioni su un video di YouTube consigliato dal mio geriatra. Vi terrò aggiornati su come va.

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: F Li, et al. Clinical Effectiveness of Cognitively Enhanced Tai Ji Quan .... Ann Intern Med, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.