Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dan Gibbs: Un caso fatale di più emorragie cerebrali associate al lecanemab

Brain Hemorrhages patient who received t PA and lecanemabEmorragie multiple osservate nel cervello di un paziente che ha ricevuto T-PA e lecanemab (Fonte: N.J. Reish et al., NEJM)

Oggi [ndt: 6 gennaio 2023] la FDA ha concesso l'approvazione accelerata dell'anticorpo monoclonale anti-amiloide lecanemab, che ora avrà il nome commerciale Leqembi. Ho sentimenti contrastanti per questo. Il lecanemab è l'unico farmaco modificante la malattia a mostrare un rallentamento statisticamente significativo della compromissione cognitiva nei soggetti con morbo di Alzheimer (MA) lieve ed è molto efficace nel rimuovere l'amiloide-beta dal cervello.


Questo è entusiasmante, ma, pur essendo statisticamente significativo, il rallentamento della compromissione cognitiva era molto lieve e potrebbe non essere riconoscibile dai pazienti o dalle loro famiglie. È del tutto possibile che questo farmaco possa essere più efficace se avviato prima, e in effetti un esperimento in soggetti con MA pre-sintomatico (AHEAD Trial) è già in corso.


Sto incrociando le dita perché l'esperimento AHEAD dimostri alla fine che il lecanemab può rallentare in modo significativo l'insorgenza dei sintomi di MA in questi soggetti che hanno già evidenze della patologia di MA nel cervello. Tuttavia, c'è un lato più scuro degli anticorpi monoclonali (MAB, monoclonal antibodies) anti-amiloide che comprendono il lecanemab. Si sono verificate ARIA (Amyloid-Related Imaging Abnormalities, anomalie di scansione correlate all'amiloide) in tutti gli studi di MAB anti-amiloide.


Si verificano in due forme, gonfiore del cervello e microemorragie (piccole aree di sanguinamento). Il più delle volte sono innocue e senza sintomi e di solito si risolvono entro un mese o due dopo che il farmaco è stato fermato. Raramente, possono essere gravi. Come descritto in un caso di studio, sono stato uno del 2% dei soggetti dell'esperimento aducanumab che ha avuto ARIA gravi di entrambi i tipi, gonfiore e sanguinamento. Ho richiesto cure in terapia intensiva per due giorni, ma alla fine mi sono completamente ripreso nei successivi mesi.


Finora, tre soggetti di ricerca sono morti durante lo studio clinico del lecanemab. La Biogen ha dichiarato che le morti non sono state causate dal lecanemab, ma un caso di studio di uno di questi decessi è stato pubblicato questa settimana sul New England Journal of Medicine e suggerisce una cosa diversa.


Il paziente era una donna di 65 anni che aveva ricevuto tre dosi di lecanemab come parte della fase di estensione open label dello studio (in cui tutti ricevono il farmaco, nessuno il placebo). Non è noto se aveva ricevuto il lecanemab attivo o un placebo durante la fase precedente in doppio cieco dell'esperimento. È stata vista in un pronto soccorso 30 minuti dopo l'improvvisa incapacità di parlare (afasia espressiva) e uno sguardo fisso con preferenza a sinistra.


Una TAC ha mostrato prove di ictus ischemico acuto nella regione temporale-parietale sinistra e l'occlusione di un ramo distale dell'arteria cerebrale centrale sinistra. Non c'erano emorragie. Ha ricevuto un t-PA (tissue plasminogen activator, attivatore del plasminogeno tissutale) anticoagulante per il trattamento dell'ictus ischemico acuto. Durante l'infusione di t-PA, le sue condizioni sono peggiorate. Una risonanza magnetica ha mostrato diverse aree di nuovo sanguinamento su entrambi i lati del cervello.


In seguito è morta e, all'autopsia, aveva ampie emorragie con gonfiore in tutto il cervello. Aveva anche una deposizione di amiloide-beta nelle pareti dei capillari del cervello, nonché le tipiche placche amiloidi e i grovigli neurofibrillari del MA. Questa amiloide all'interno delle pareti dei vasi sanguigni cerebrali è chiamata 'angiopatia amiloide cerebrale' (CAA), ed è una delle cause principali delle emorragie cerebrali negli anziani.


Sulla base delle evidenze delle autopsie, la CAA si trova nel 48% dei soggetti con patologia di MA nel cervello. Sfortunatamente, ci sono modi limitati per valutare la CAA durante la vita. Una misura indiretta si basa sulla presenza di microemorragie lobari viste sulle scansioni MRI sensibili al sangue, ma questo metodo è molto meno sensibile in quanto le trova solo nel 22% delle persone con MA. La paziente che è morta dopo aver ricevuto il lecanemab insieme al t-PA anticoagulante aveva CAA comprovato dall'autopsia, ma non aveva microemorragie all'inizio dello studio sul lecanemab.


Io non avevo alcun segno di microemorragie prima del mio episodio di ARIA, ma quasi certamente ho CAA. Secondo me, i pazienti che hanno CAA non dovrebbero ricevere anticorpi monoclonali anti-amiloide come lecanumab o aducanumab, e dovrebbero ricevere solo con grande cautela farmaci anticoagulanti come t-PA. Abbiamo davvero bisogno di biomarcatori più sensibili per la CAA. La presenza di microemorragie sulla risonanza magnetica non è sufficiente.

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)