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Depressione e diabete favoriscono il passaggio da MCI a demenza

Le persone con deterioramento cognitivo lieve (MCI) hanno un rischio più alto di sviluppare la demenza se hanno anche il diabete o sintomi psichiatrici come la depressione, secondo una nuova revisione condotta da ricercatori dell'University College London...

Usare le cellule stiminali che possono diventare neuroni

 Ci sono nuove cellule pronte a rispondere agli stimoli sensoriali e ad assumere una funzione, dice un team di ricerca internazionale.Le cellule staminali adulte sono flessibili e possono trasformarsi in una grande varietà di tipi di cellule speciali...

L'epigenomica nella progressione dell'Alzheimer

La nostra suscettibilità alle malattie dipende sia dai geni che ereditiamo dai nostri genitori che dalle nostre esperienze di vita. Queste due componenti - natura e cultura - sembrano influenzare molto processi diversi nel contesto dell'Alzheimer, secondo...

Individuato il gene della Tau corresponsabile dell'insorgenza dell'Alzheimer

Individuato il gene della Tau corresponsabile dell'insorgenza dell'AlzheimerImmagine al microscopio con placche e grovigli caratteristici dell'Alzheimer. (Fonte: Tom Deerinck, NCMIR, UC San Diego)Un team internazionale di scienziati, guidati da ricercatori della University of California di San Diego, ha appurato che il gene della...

Trovato il «cicerone molecolare» che può inibire lo sviluppo dell'Alzheimer

Trovato il «cicerone molecolare» che può inibire lo sviluppo dell'AlzheimerIl microscopio elettronico mostra un chaperone molecolare (i punti neri) legato all'amiloide-beta filiforme (Aβ42). Fonte: S. CohenUn chaperone molecolare si è rivelato in grado di inibire una fase chiave dello sviluppo dell'Alzheimer e di interrompere la...

Le capacità anti-infiammatorie di dieta, esercizio e digiuno

I ricercatori della Yale School of Medicine hanno scoperto che un composto prodotto dal corpo quando è a dieta o a digiuno può bloccare una parte del sistema immunitario coinvolto in diverse malattie infiammatorie come il diabete di tipo 2...

Risultati promettenti da una nuova terapia per l'Alzheimer

Risultati promettenti da una nuova terapia per l'AlzheimerScienziati del Karolinska Institutet hanno valutato una nuova terapia di Alzheimer, per la quale i pazienti ricevono un impianto che stimola la crescita di un certo tipo di cellule nervose. I risultati suggeriscono che l'introduzione di un fattore di...

Meccanismo della «Mucca Pazza» alla base dell'uccisione dei neuroni nell'Alzheimer

Scienziati del campus della Florida di The Scripps Research Institute (TSRI) hanno scoperto per la prima volta un meccanismo di uccisione che potrebbe sottostare ad una serie di malattie neurodegenerative incurabili come l'Alzheimer, il Parkinson e la...

Il cervello «non è in grado di riparare il suo DNA»

Ricercatori della Nova Southeastern University (NSU) hanno scoperto recentemente che, contrariamente a quanto si credeva finora, i tessuti dei vari organi dei mammiferi hanno capacità molto differenti di riparare i danni del DNA.Questi nuovi risultati...

C'è un surplus di DNA e di un gene nelle cellule cerebrali di Alzheimer

C'è un surplus di DNA e di un gene nelle cellule cerebrali di AlzheimerIl gruppo di ricercatori che ha effettuato la scoperta.Scienziati dello Scripps Research Institute (TSRI) hanno trovato diverse modifiche genomiche in singoli neuroni del cervello di malati di Alzheimer, dimostrando un fattore imprevisto che può sottostare...

Il peperoncino è il futuro per ridurre l'obesità?

Non è il caso di precipitarsi a masticare chili di peperoncino, ma quei piccoli focosi frutti nativi americani potrebbero esserci di aiuto nella dieta.Una grande percentuale della popolazione mondiale - un terzo tondo, secondo le stime...

Melograno: il frutto che può aiutare nell'Alzheimer

All'Università di Huddersfield in Inghilterra è in corso una nuova ricerca che sta esaminando le proprietà curative del melograno.Il frutto di colore fucsia è conosciuto per le sue proprietà utili in molte condizioni di salute differenti, e i dati più...

La fortuna di essere topi: rimosso l'Alzheimer dal loro cervello. E noi esseri umani?

La fortuna di essere topi: rimosso l'Alzheimer dal loro cervello. E noi esseri umani?Ricostruzione 3D di una cellula immunitaria (rosso) contenente amiloide-β (blu) dentro un compartimento di degradazione intracellulare (giallo). La soppressione della citochina anti-infiammatoria Il-10 attiva le cellule immunitarie innate per eliminare dal...

Sempre giovani: la meditazione può rallentare la perdita di materia grigia nel cervello

Sempre giovani: la meditazione può rallentare la perdita di materia grigia nel cervelloLe aree del cervello colpite dall'invecchiamento (in rosso) sono di meno, e meno diffuse, nelle persone che meditano (fila sotto), rispetto a quelle che non lo fanno. (Fonte: Dr. Eileen Luders)E' dal 1970 che sta aumentando drasticamente l'aspettativa di...

Cellule immunitarie «estranee» legate all'inizio ritardato della demenza dopo un ictus

Cellule immunitarie «vagabonde» legate all'inizio ritardato della demenza dopo un ictusSnoopy: "La mia mente inizia a vagabondare e io divento inquieto"Dei ricercatori dicono che l'apparizione nel cervello dei linfociti-B, un tipo di cellule immunitarie, è implicato nella demenza ritardata, nei topi e nell'uomo che hanno subìto un...

La rete sociale del cervello: i neuroni interagiscono come amici su Facebook

La rete sociale del cervello: le cellule nervose interagiscono come gli amici su FacebookI neuroni nel cervello sono collegati come in una rete sociale, secondo quanto riferiscono i ricercatori del Biozentrum dell'Università di Basilea. Ogni cellula nervosa ha legami con molte altre, ma i legami più forti si formano tra le poche cellule più...

Il cervello dei «SuperAger» è nettamente diverso da quello dei loro coetanei

Il cervello dei «SuperAger» è nettamente diverso da quello dei loro coetaneiRita Levi MontalciniI «SuperAgers», gli over-80 con invecchiamento super, hanno un cervello che appare nettamente diverso da quello degli anziani normali, secondo una nuova ricerca della Northwestern Medicine® che comincia a rivelare il motivo per cui i...

La saga del resveratrolo: può aiutare a prevenire la perdita di memoria?

La saga del resveratrolo: può aiutare a prevenire la perdita di memoria?Foto: Shutterstock.comUn composto presente in vari cibi comuni come l'uva rossa e le arachidi può aiutare a prevenire il declino della memoria legato all'età, secondo una nuova ricerca pubblicata da un ricercatore del Texas A&M Health Science...

Nuovo studio avverte che i cibi cotti ad alta temperatura aumentano il rischio di Alzheimer

Un nuovo articolo pubblicato sul Journal of Alzheimer fornisce la prova che la cottura dei cibi ad alta temperatura aumenta il rischio di Alzheimer. Questo studio ha esaminato il contenuto dei «prodotti finali di glicazione avanzata» (AGE) nelle diete...

Bambini con APOE4 esposti all'inquinamento atmosferico urbano hanno un calo cognitivo

Un nuovo studio accresce le preoccupazioni per l'impatto negativo dell'allele ε4 dell'apolipoproteina E (APOE4), il rischio genetico prevalente dell'Alzheimer, sulla cognizione, sull'olfatto, e sugli indici metabolici cerebrali, dei bambini e dei ragazzi...

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Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

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Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

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Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

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Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

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Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

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Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

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30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

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Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

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