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*** Siamo in settembre, uno dei 12 mesi dell'anno del tutto uguali per i malati di Alzheimer, i familiari e i caregiver.

Diabete, fumo e malattie di cuore alzano il rischio di morte dei pazienti con demenza


La demenza (un calo della memoria e di altre abilità mentali) è una condizione grave, e la prognosi (il probabile decorso della malattia) è caratterizzata da una progressiva perdita della funzione cognitiva e da complicazioni come infezioni e cadute.


La malattia non ha una cura, ed è sempre più una causa di morte.


Le malattie cardiache e il diabete, che colpiscono i vasi sanguigni e la circolazione, hanno fattori di rischio simili alla demenza, quindi è importante per gli operatori sanitari capire i legami tra queste condizioni.


In una nuova ricerca pubblicata nel Journal of the American Geriatrics Society, i ricercatori hanno esaminato 12 studi che comprendevano più di 235.000 persone affette da demenza.


Hanno visto che, rispetto a quelli che avevano solo una demenzai:

  • gli anziani con demenza e diabete, avevano un rischio significativamente più alto di morte (chiamato "rischio di mortalità");

  • gli anziani con demenza e che fumavano tabacco avevano un rischio molto più elevato di morte;

  • gli anziani con demenza e malattia coronarica avevano un rischio leggermente superiore di morte.

  • gli uomini che avevano demenza avevano una previsione più fosca del decorso probabile della loro malattia rispetto alle donne.

  • gli anziani con demenza e pressione alta, sovrappeso e colesterolo alto non sembrano al contrario avere un aumento del rischio di morte.


I ricercatori hanno detto che i loro risultati sollevano interrogativi su come trattare il colesterolo alto e l'ipertensione nelle persone anziane con demenza, dal momento che tali condizioni non sembrano essere collegate a un rischio più alto di morte.


Le decisioni sul trattamento di tali condizioni in persone con demenza dovrebbero essere basate sulle preferenze dell'anziano e sulla possibilità che il trattamento possa migliorare la qualità della vita, ma è opportuno anche pesare i rischi e i benefici del trattamento, hanno concluso i ricercatori.

 

 

 


Fonte: American Geriatrics Society (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti
: Irene E. van de Vorst, Huiberdina L. Koek, Rehana de Vries, Michiel L. Bots, Johannes B. Reitsma, Ilonca Vaartjes. Effect of Vascular Risk Factors and Diseases on Mortality in Individuals with Dementia: A Systematic Review and Meta-Analysis. Journal of the American Geriatrics Society, 2016; 64 (1): 37 DOI: 10.1111/jgs.13835

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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