Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I 'poltroni' in mezza età avranno un cervello più piccolo in vecchiaia


Una scarsa condizione fisica nella mezza età può essere collegata a una dimensione più piccola del cervello 20 anni più tardi, secondo uno studio pubblicato il 10 Febbraio 2016 online su Neurology®.


"Nel nostro studio abbiamo trovato una correlazione diretta tra una forma fisica scadente e il volume del cervello nei decenni successivi, il segno di un invecchiamento cerebrale accelerato", ha detto l'autrice dello studio Nicole Spartano PhD, della Boston University.


Per lo studio, è stato eseguito il test al tapis roulant a 1.583 persone iscritte nel Framingham Heart Study, con un'età media di 40 anni e senza demenza o malattie di cuore. Vent'anni dopo il test è stato rifatto, insieme a scansioni MRI del cervello. I ricercatori hanno anche analizzato i risultati escludendo i partecipanti che nel frattempo avevano sviluppato malattie cardiache o che avevano iniziato a prendere beta-bloccanti per controllare problemi di pressione o di cuore; questo gruppo comprendeva 1.094 persone.


I partecipanti avevano una capacità media di esercizio stimata in 39 ml/kg/min, un valore chiamato «picco VO2», che è la quantità massima di ossigeno che il corpo è in grado di usare in un minuto. La capacità di esercizio è stata stimata usando la durata del tempo in cui i partecipanti potevano fare esercizio al tapis roulant prima che la frequenza cardiaca raggiungesse un certo livello.


Per ogni otto unità in meno del risultato ottenuto da una persona sul test del tapis roulant, il volume del cervello due decenni dopo era più invecchiato, quindi più piccolo, di due anni. Quando hanno escluso le persone con malattie cardiache o che prendevano beta-bloccanti, per ogni otto unità in meno di prestazione fisica c'è stata una riduzione del volume del cervello pari ad un anno di invecchiamento cerebrale accelerato.


Lo studio ha anche dimostrato che le persone la cui pressione e frequenza cardiaca aumentavano ad un tasso superiore durante l'esercizio avevano più probabilità di avere il volume del cervello più piccolo due decenni più tardi. La Spartano ha detto che le persone con scarsa forma fisica hanno spesso risposte più alte di pressione e frequenza cardiaca a bassi livelli di esercizio rispetto alle persone con una forma fisica migliore.


E fa notare che lo studio è osservazionale, quindi non prova che la scarsa forma fisica provoca una perdita di volume cerebrale; esso mostra l'associazione. "Anche se non sono studiati su larga scala, questi risultati suggeriscono che la forma fisica in mezza età può essere particolarmente importante per i molti milioni di persone in tutto il mondo che hanno già evidenze di malattia cardiaca", ha detto.


Lo studio è stato finanziato dal National Heart, Lung e Blood Institute, dai National Institutes of Health e dall'American Heart Association.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Nicole L. Spartano, Jayandra J. Himali, Alexa S. Beiser, Gregory D. Lewis,Charles DeCarli, Ramachandran S. Vasan and Sudha Seshadri. Midlife exercise blood pressure, heart rate, and fitness relate to brain volume 2 decades later. Neurology, 2016 DOI: 10.1212/WNL.0000000000002415

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.