Ricerche
Studio rivela che il caffè potrebbe abbassare il rischio di Alzheimer

Buone notizie per chi non riesce ad affrontare la giornata senza un caffè o un cappuccino mattutino: uno studio a lungo termine ha rivelato che bere grandi quantità di caffè può ridurre le ...
Ridurre il disordine potrebbe non aiutare le persone con demenza

Un ambiente privo di disordine potrebbe non essere indispensabile per aiutare le persone con demenza ad eseguire i compiti quotidiani, secondo un nuovo studio della University of East Anglia.
I ...
Nell'Alzheimer è distrutta la regolazione circadiana della cognizione

La disfunzione circadiana legata al morbo di Alzheimer (MA) è nota per interrompere il sonno e i modelli di attività quotidiane. La nuova ricerca in un topo modello della malattia suggerisce che ...
Visti 'eventi' misteriosi nel cervello che aprono nuove strade per capire i disturbi mentali

Usando un nuovo modello di attività cerebrale, Maria Papa, Richard Betzel e Olaf Sporns, neuroscienziati computazionali dell'Indiana University, stanno esplorando scoppi sorprendenti di attività nel ...
Gli herpes si annidano nel sistema nervoso per tutta la vita, aumentando il rischio di demenza

L'herpes tipo 1 è suggellato con un bacio per tutta la vita. Più della metà degli adulti statunitensi sono portatori di HSV1 (Herpes Simplex Virus tipo 1) che resta ibernato nel sistema nervoso ...
Alzheimer: come e dove si formano i grumi tossici

Piccoli aggregati di proteine noti come oligomeri amiloide-beta (Aβ) sono sospettati di essere la causa principale dello sviluppo del morbo di Alzheimer (MA). Tuttavia, non è ancora chiaro dove e in ...
C'è un legame tra genetica e demenza?

Il rapporto 2019 World Alzheimer‘s Disease rileva che circa 50 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di demenza, una cifra che dovrebbe raggiungere i 152 milioni entro il 2050. Nonostante ...
Smartphone può aiutare le persone con demenza a ricordare le attività quotidiane

I risultati di un nuovo studio pubblicato sul Journal of the American Geriatrics Society mostrano che gli anziani con demenza lieve possono imparare a usare gli aiuti della memoria nello smartphone ...
Caffè e tè associati a tassi ridotti di ictus e demenza

Caffè o tè possono essere associati a un rischio minore di ictus e demenza, secondo uno studio su individui sani da 50 a 74 anni di età, pubblicato il 16 novembre su PLOS Medicine. Il caffè si è ...
Nuovo approccio per un potenziale vaccino e trattamento per Alzheimer

Scienziati di LifeArc, in collaborazione con ricercatori britannici e tedeschi, hanno sviluppato un nuovo approccio promettente per trattare potenzialmente il morbo di Alzheimer (MA), e anche ...
Un chiarimento sul diabete e il rischio di demenza

È principalmente il controllo carente del diabete di tipo 2 che comporta un rischio elevato di deterioramento cognitivo e di demenza, non il diabete in sé stesso, secondo uno studio longitudinale di ...
Trattamenti del cancro riproposti potrebbero essere potenziali farmaci di Alzheimer

Dei farmaci per il cancro esistenti ed emergenti potrebbero essere riproposti come terapie da testare in studi clinici per le persone con rischio genetico di morbo di Alzheimer (MA), secondo un nuovo ...
Una dieta anti-infiammatoria potrebbe essere la soluzione migliore per la salute cognitiva
Rischio di demenza tre volte maggiore legato a dieta carente di frutta, verdure, fagioli e tè.
Mentre le persone invecchiano, aumenta l'infiammazione all'interno del loro sistema immunitario, che ...
Helicobacter pylori: infezione e rischio di sviluppo di demenza

E' stata pubblicata su Aging una meta-analisi di studi di coorte che riferisce che l'infezione con vari agenti patogeni può avere un ruolo chiave nella patogenesi della demenza.
Che l'infezione da Helicobacter ...
Studio propone nuovi biomarcatori per determinare il danno neuronale nell'Alzheimer

Il morbo di Alzheimer (MA) è la principale malattia neurodegenerativa negli anziani, per la quale non c'è ancora trattamento efficace o prevenzione. I metodi diagnostici correnti non rilevano una ...
Ascoltare la musica preferita migliora la funzione del cervello nei pazienti con Alzheimer

L'ascolto ripetuto di musica personalmente significativa induce la plasticità benefica del cervello nei pazienti con lieve deterioramento cognitivo o con morbo di Alzheimer (MA) iniziale, secondo un ...
Diagnosi di Alzheimer e di demenze correlate riduce l'attività sociale

Nonostante la convinzione che la diagnosi precoce del morbo di Alzheimer (MA) e di altre demenze sia fondamentale, un nuovo studio eseguito alla Rutgers University ha rilevato che la diagnosi ...
Demenze neurodegenerative: individuato un potenziale marcatore per la diagnosi precoce

Si tratta del neurofilamento a catena leggera ed è stato individuato in due studi internazionali a cui hanno partecipato Statale, Centro Dino Ferrari e Policlinico di Milano.
Le riviste Nature ...
Anomalie cerebrovascolari nell'Alzheimer: approccio adrenergico

Sempre più evidenze provenienti da studi sia clinici che preclinici indicano che disfunzioni cerebrovascolari collegate all'età, compresi i cambiamenti della microstruttura cerebrovascolare, ...
Terapia di Stimolazione Cognitiva: risultati positivi dallo studio italiano

Uno studio clinico durato cinque anni dimostra che questa terapia contrasta i disturbi comportamentali e supporta il funzionamento cognitivo ed emotivo anche a lungo termine.
Con l’obiettivo di ...
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