Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cibo per la mente: nuove mappe rivelano come è tenuto nutrito il cervello

map of mouse brain microvessels densityMappe cerebrali appena sviluppate, con dettagli senza precedenti, aiutano a rispondere a domande critiche sul flusso sanguigno del cervello. Queste nuove mappe offrono una risoluzione inferiore al milionesimo di metro, ricostruita qui con aree di microcapillari a densità elevata (rosso), intermedia (bianco) e bassa (blu). Fonte: Xiang Ji/Edmund O'Donnell, UC San Diego

Il nostro cervello consuma nutrienti in modo continuo, senza sosta. Un labirinto fittissimo di vasi sanguigni, paragonabile in lunghezza alla distanza tra San Diego a Berkeley (ndt: circa 800 km), garantisce un flusso continuo di ossigeno e zucchero per mantenere funzionante il cervello a livelli di picco.


Ma come riesce questo sistema intricato a garantire che le parti più attive del cervello ricevano abbastanza nutrimento rispetto alle zone che ne richiedono di meno? Questo è un problema secolare nella neuroscienza, al quale gli scienziati dell'Università della California di San Diego hanno contribuito a rispondere in uno studio appena pubblicato.


Studiando il cervello di topi, un team di ricercatori guidati da Xiang Ji, David Kleinfeld e i loro colleghi, ha decifrato la questione del consumo di energia cerebrale e la densità dei vasi sanguigni attraverso mappe appena sviluppate che dettagliano il cablaggio del cervello a una risoluzione inferiore al milionesimo di metro o un centesimo dello spessore di un capello umano.


Le nuove mappe, risultato di un lavoro all'incrocio tra biologia e fisica, offrono nuove intuizioni su questi 'microvasi capillari' e le loro varie funzioni nelle catene di approvvigionamento del sangue. Le tecniche e le tecnologie usate sono descritte dal ​​2 marzo su Neuron.


"Abbiamo sviluppato un canale di informazioni sperimentale e computazionale per etichettare, visualizzare e ricostruire il sistema microvascolare nel cervello completo di topo, con completezza e precisione senza precedenti", ha detto Kleinfeld, professore nel Dipartimento di Fisica dell'UC San Diego e nella sezione di Neurobiologia. Kleinfeld dice che lo sforzo era simile a una natura con progettazione inversa. "Ciò ha permesso a Xiang di fare calcoli sofisticati che non solo hanno collegato l'uso di energia del cervello alla densità dei vasi, ma anche di prevedere il punto di svolta tra la perdita di capillari del cervello e un improvviso calo della sua salute".


Le domande che circondano il modo di trasportare il nutrimento alle regioni attive e meno attive da parte dei vasi sanguigni sono sorte sin dal 1920 come problema generale in fisiologia. Negli anni '80, una tecnologia chiamata autoradiografia (predecessore della moderna tomografia a emissione di positrone o PET), ha consentito agli scienziati di misurare la distribuzione del metabolismo dello zucchero nel cervello di topo.


Per afferrare e risolvere pienamente il problema, Ji, Kleinfeld e i loro colleghi dello Howard Hughes Medical Institute e dell'UC San Diego, hanno riempito il 99,9% dei vasi capillari nel cervello del topo (che ammontano a quasi 6,5 milioni) con un gel colorante. Quindi hanno scansionato l'intero cervello con precisione inferiore al micrometro. Ciò ha portato a 15 trilioni di voxel (elementi volumetrici individuali) per cervello, che sono stati trasformati in una rete vascolare digitale che si è potuto analizzare con gli strumenti della scienza dei dati.


Con le loro nuove mappe in mano, i ricercatori hanno determinato che la concentrazione di ossigeno è all'incirca la stessa in ogni regione del cervello. Ma hanno scoperto che sono i piccoli vasi sanguigni i componenti chiave che compensano le richieste energetiche variabili.


Ad esempio, i tratti di materia bianca, che trasferiscono impulsi nervosi tra i due emisferi del cervello e al midollo spinale, sono regioni con basse esigenze energetiche. Lì i ricercatori hanno identificato livelli inferiori di vasi sanguigni. Al contrario, le regioni del cervello che coordinano la percezione del suono usano il triplo di energia e, hanno scoperto, hanno una densità molto maggiore di vasi sanguigni.


"In un'era di complessità crescenti svelate nei sistemi biologici, è affascinante osservare l'emergere di regole di progettazione condivise semplici e quantitative, sottostanti le reti apparentemente complicate nel cervello dei mammiferi", ha detto Ji, dottorando di fisica.


Successivamente, i ricercatori sperano di sfruttare gli aspetti più fini delle loro nuove mappe per determinare i modelli dettagliati del flusso sanguigno dentro e fuori dall'intero cervello. Cercheranno di determinare anche la relazione in gran parte inesplorata tra il cervello e il sistema immunitario.

 

 

 

 


Fonte: University of California San Diego (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Xiang Ji, Tiago Ferreira, Beth Friedman, Rui Liu, Hannah Liechty, Erhan Bas, Jayaram Chandrashekar, David Kleinfeld. Brain microvasculature has a common topology with local differences in geometry that match metabolic load. Neuron, 2 Mar 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)