Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Non è solo Alzheimer: delineata nuova forma mista di demenza

Uno studio sull'invecchiamento e la salute del cervello, in esecuzione da lungo tempo all'Università del Kentucky, ha ancora una volta portato a importanti nuove scoperte, mettendo in evidenza una forma complessa e sotto-riconosciuta di demenza. Il lavoro è stato recentemente pubblicato sul Journal of American Medical Association (JAMA): Neurology.


"Una delle cose che abbiamo imparato più o meno negli ultimi dieci anni è che molte persone non hanno, come noi crediamo, la demenza da morbo di Alzheimer (MA). Ci sono altre malattie del cervello che causano gli stessi sintomi del MA, tra cui alcune che solo recentemente abbiamo capito che esistono", ha detto Erin Abner prof.ssa associata del Sanders-Brown Center on Aging (SBCoA) e al College of Public Health, che ha contribuito a guidare lo studio recente.


Lo studio, per il quale la Abner ha collaborato con molti suoi colleghi del SBCoA, ha usato i dati cerebrali autoptici di 375 anziani della banca del cervello del Centro Alzheimer della University of Kentucky. Questo lavoro si basa sul lavoro svolto lo scorso anno dal dott. Pete Nelson e del suo team per scoprire un'altra forma di demenza causata dalla proteinopatia TDP-43 ora chiamata LATE.


La Abner si riferisce alla proteina TDP-43 mal ripiegata, che è stata scoperta nel 2006, come "il più recente cattivo del cervello". Lei dice che, anche se la TDP-43 esiste di norma in una forma che non causa malattie, è presente in più malattie debilitanti in aggiunta alla LATE, che comprendono la SLA e la demenza fronto-temporale.


Lei dice che nel rivedere i dati clinici e autoptici del cervello dei partecipanti alla ricerca, lei e il suo team del SBCoA hanno notato che c'erano molte più persone del previsto che avevano non solo la patologia di MA, ma anche quella che indica i corpi di Lewy (alfa-sinucleina), e il "più recente cattivo del cervello", la TDP-43.


"Avevano ogni neurodegenerazione che sappiamo causare patologie. Non c'era un nome per questo, così siamo arrivati ​​a uno: quartetto di proteine mal ripiegate (QMP, quadruple misfolded proteins)", ha dichiarato la Abner.


Il gruppo ha poi ottenuto più dati per condurre uno studio sulla frequenza della QMP e ciò che significava per il partecipante con QMP. Dallo studio è emerso che circa il 20% dei partecipanti con demenza aveva QMP, e la loro demenza era quella più grave.


"Questa non è una grande notizia, perché significa che anche se potessimo curare completamente il MA, abbiamo ancora a che fare con TDP-43 e alfa-sinucleina, e sono comuni in età avanzata. Ma, dobbiamo capire esattamente quello che stanno combinando, nei nostri sforzi per cercare di fermare la demenza. Abbiamo ancora tanto da imparare", ha detto la Abner.

 

 

 


Fonte: Hillary Smith in University of Kentucky (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Shama Karanth, Peter Nelson, Yuriko Katsumata, Richard Kryscio, Frederick Schmitt, David Fardo, Matthew Cykowski, Gregory Jicha, Linda Van Eldik, Erin Abner. Prevalence and Clinical Phenotype of Quadruple Misfolded Proteins in Older Adults. JAMA Neurol., 22 June 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)