Ricerche
E' perdita di udito o Alzheimer?
Sei preoccupata/o per un parente anziano che sta sviluppando l'Alzheimer? Potrebbe essere solo un problema di udito.
Il Dr. Moises Arriaga, direttore di chirurgia dell'orecchio alla LSU Health di New Orleans, dice che ci sono evidenze molto forti che dimostrano che la perdita di udito non trattata è un fattore di rischio indipendente della demenza e del declino cognitivo: "Si scopre che le persone con perdita di udito, e in particolare con perdita di udito non curata, hanno un rischio maggiore di sviluppare demenza o Alzheimer".
Secondo uno studio, il rischio di demenza aumentava nei partecipanti con una lieve perdita di udito di almeno 25 decibel. I partecipanti con perdita di udito più grave avevano la probabilità più alta di ricevere la diagnosi di demenza e persino di Alzheimer.
"E questo resta vero anche correggendo i dati per cose come la storia familiare o altre condizioni, come la malattia di cuore, o il diabete, o i problemi circolatori", dice Arriaga.
Molti dei sintomi associati all'Alzheimer precoce sono gli stessi di quelli associati alla perdita di udito. Dopo tutto, non si può ricordare quello che qualcuno ha detto che se non l'abbiamo sentito. E la perdita di udito sembra avere una relazione significativa con l'Alzheimer.
"Ci sono dati molto convincenti che dimostrano che alcune parti del cervello appassiscono se non sono stimolate dai segnali uditivi normali", dice Arriaga. "Una teoria è che la responsabilità è della mancanza di stimoli. Un'altra teoria ha a che fare con il fatto che, quando le persone perdono l'udito, diventano frustrate e non fanno molti sforzi per comunicare e insorge l'isolamento sociale".
Ci sono diversi sintomi comuni sia all'Alzheimer che alla perdita di udito non trattata, tra cui la depressione, l'ansia, il senso di isolamento, e i problemi a parlare e a capire ciò che viene detto.
Inoltre, le persone con Alzheimer o perdita di udito non identificata possono avere risposte inappropriate agli stimoli sociali, punteggi più bassi nei test di funzione mentale, atteggiamenti di rifiuto, di difesa o di negatività e una maggiore diffidenza verso le motivazioni altrui, anche quelle di familiari e amici.
Gli individui con perdita di udito non identificata possono sembrare paranoici ed eccessivamente preoccupati che gli altri stiano parlando di loro.
Arriaga dice che è estremamente importante trattare la perdita di udito e trattarla in fretta. Dice che un semplice apparecchio acustico può aiutare a prevenire o ritardare l'insorgenza dell'Alzheimer. Ci sono diversi dispositivi disponibili che possono contribuire ad aumentare l'amplificazione.
"Quindi, la perdita di udito non è qualcosa con cui si deve convivere", dice. "E' curabile ed è importante curarla".
Fonte: Don Ames in WWL.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.
Annuncio pubblicitario
Privacy e sicurezza dati - Informativa ex Art. 13 D. Lgs. 196/03
Gentile visitatore,
l'Associazione tratterà i Tuoi dati personali nel rispetto del D. Lgs. 196/G3 (Codice della privacy), garantendo la riservatezza e la protezione dei dati.
Finalità e modalità del trattamento: I dati personali che volontariamente deciderai di comunicarci, saranno utilizzati esclusivamente per le attività del sito, per la gestione del rapporto associativo e per l'adempimento degli obblighi di legge. I trattamenti dei dati saranno svolti in forma cartacea e mediante computer, con adozione delle misure di sicurezza previste dalla legge. I dati non saranno comunicati a terzi né saranno diffusi.
Dati sensibili: Il trattamento di dati sensibili ex art. 1, lett. d del Codice sarà effettuato nei limiti di cui alle autorizzazioni del Garante n. 2/08 e n. 3/08, e loro successive modifiche.
Diritti dell'interessata/o: Nella qualità di interessato, Ti sono garantiti tutti i diritti specificati all'art. 7 del Codice, tra cui il diritto di chiedere e ottenere l'aggiornamento, la rettificazione o l'integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, e il diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali che Ti riguardano.
Titolare del trattamento è l'Associazione di volontariato "Associazione Alzheimer o.n.l.u.s.”, con sede a Riese Pio X – Via Schiavonesca, 13 – telefax 0423 750 324.
Responsabile del trattamento è la segretaria dell’Associazione in carica.
Gestione «cookies»
Un cookie è una breve stringa di testo che il sito web che si sta visitando salva automaticamente sul computer dell'utente. I cookies sono utilizzati dagli amministratori di molti siti web per migliorarne funzionamento ed efficienza e per raccogliere dati sui visitatori.
Il nostro sito non utilizza i cookies per identificare i visitatori, ma per raccogliere informazioni al fine di arricchirne i contenuti e rendere il sito più fruibile.
Come cambiare le impostazioni del browser per la gestione dei cookies
È possibile decidere se permettere ai siti web che vengono visitati di installare i cookies modificando le impostazioni del browser usato per la navigazione. Se hai già visitato il nostro sito, alcuni cookies potrebbero essere già stati impostati automaticamente sul tuo computer. Per sapere come eliminarli, clicca su uno dei link qui di seguito: