Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La saga del resveratrolo: può aiutare a prevenire la perdita di memoria?

La saga del resveratrolo: può aiutare a prevenire la perdita di memoria?Foto: Shutterstock.comUn composto presente in vari cibi comuni come l'uva rossa e le arachidi può aiutare a prevenire il declino della memoria legato all'età, secondo una nuova ricerca pubblicata da un ricercatore del Texas A&M Health Science Center.


Ashok K. Shetty, PhD, professore del Dipartimento di Medicina Molecolare e Cellulare e direttore di Neuroscienze all'Istituto per la Medicina Rigenerativa, ha studiato il beneficio potenziale del resveratrolo, un antiossidante che si trova nelle buccie dell'uva rossa, così come nel vino rosso, nelle arachidi e in alcune bacche.


Il resveratrolo è stato ampiamente propagandato per la sua capacità di prevenire le malattie cardiache, ma Shetty e un team che comprende altri ricercatori dal centro per la scienza sanitaria, credono che abbia anche effetti positivi sull'ippocampo, un'area del cervello che è fondamentale per funzioni come la memoria, l'apprendimento e l'umore.


Poiché esseri umani e animali mostrano un declino delle capacità cognitive dopo la mezza età, i risultati possono avere implicazioni per il trattamento della perdita di memoria negli anziani. Il resveratrolo può aiutare anche le persone affette da gravi malattie neurodegenerative come l'Alzheimer.


In uno studio pubblicato online il 28 gennaio su Scientific Reports, Shetty e gli altri ricercatori riferiscono che il trattamento con resveratrolo ha benefici evidenti in termini di apprendimento, memoria e umore nei ratti anziani.


"I risultati dello studio sono stati sorprendenti", ha detto Shetty. "Hanno indicato che i ratti di controllo (che non avevano ricevuto il resveratrolo) hanno mantenuto in gran parte la capacità di apprendimento spaziale, ma in loro è significativamente diminuita la capacità di produrre nuovi ricordi spaziali tra i 22 e i 25 mesi. Al contrario, sia l'apprendimento spaziale che la memoria è migliorata nei ratti trattati con resveratrolo".


Shetty ha detto che la neurogenesi (la crescita e lo sviluppo dei neuroni) è più o meno raddoppiata nei ratti trattati con resveratrolo rispetto ai ratti di controllo. I ratti trattati con resveratrolo hanno anche un microcircolo significativamente migliore, che indica un migliore flusso di sangue, e hanno un livello inferiore di infiammazione cronica nell'ippocampo.


"Lo studio fornisce nuove prove che il trattamento con resveratrolo in tarda mezza età può aiutare a migliorare la memoria e l'umore in età avanzata", ha detto Shetty.


Il laboratorio di Shetty sta ora esaminando i meccanismi molecolari che sono alla base della migliore funzione cognitiva rilevata dopo il trattamento con resveratrolo. Si prevede inoltre di effettuare studi per vedere se basse dosi di resveratrolo nella dieta, per periodi prolungati, darebbero vantaggi simili al cervello invecchiato.

 

*******
Questo studio è stato finanziato principalmente dal Centro Nazionale per la Medicina Complementare e Alternativa (NCCAM) dei National Institutes of Health.

 

Ndt: i risultati dello studio non implicano che, per migliorare la memoria, bisogna bere litri di vino rosso ogni giorno. Per prima cosa lo studio si è svolto sui topi, che non sono organismi complessi come le persone umane, e secondo, gli animali hanno di sicuro ricevuto dosi rilevanti di resveratrolo in forma di integratore alimentare; non hanno bevuto direttamente dal fiasco di vino rosso.

 

 

 


Fonte: Texas A&M University via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Maheedhar Kodali, Vipan K. Parihar, Bharathi Hattiangady, Vikas Mishra, Bing Shuai, Ashok K. Shetty. Resveratrol Prevents Age-Related Memory and Mood Dysfunction with Increased Hippocampal Neurogenesis and Microvasculature, and Reduced Glial Activation. Scientific Reports, 2015; 5: 8075 DOI: 10.1038/srep08075

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)