Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


ENIGMA: decifrare il codice genetico del cervello per trovare cura all'Alzheimer

L'alleanza di ricerca globale ENIGMA, analizzando oltre 30.000 scansioni cerebrali, ha trovato 8 mutazioni genetiche comuni che portano all'invecchiamento cerebrale, aprendo la possibilità un giorno di svelare i misteri dell'Alzheimer, dell'autismo e degli altri disturbi neurologici.

ENIGMA: programma mondiale per decifrare il codice genetico del cervelloLa macchina per criptare i messaggi Enigma H29 usata dalla Wehrmacht tedesca dopo il 1929. (Fonte: cryptomuseum.com)

Ricercatori della University of Southern California (USC) hanno guidato un consorzio globale di 190 istituzioni, la più grande collaborazione esistita fino ad ora, che ha identificato 8 mutazioni genetiche comuni che sembrano invecchiare il cervello in media di tre anni. La scoperta potrebbe portare a terapie e interventi mirati per l'Alzheimer, l'autismo e le altre malattie neurologiche.


Un team internazionale di circa 300 scienziati, chiamato rete Enhancing Neuro Imaging Genetics through Meta-Analysis (ENIGMA) ha messo insieme scansioni cerebrali e dati genetici da tutto il mondo per individuare i geni che aumentano o distruggono delle aree cerebrali chiave in persone provenienti da 33 paesi. Questo è il primo studio di alto profilo realizzato da quando i National Institutes of Health (NIH) hanno lanciato i loro centri di eccellenza «Big Data to Knowledge» (BD2K) nel 2014. La ricerca è stata pubblicata Mercoledì 21 gennaio sulla rivista Nature a controllo dei pari.


"Gli scienziati di ENIGMA analizzano le scansioni cerebrali e i genomi in tutto il mondo per trovare i fattori che aiutano o danneggiano il cervello; questa raccolta e ricchezza di dati ci dà la forza di violare il codice genetico del cervello", ha detto Paul Thompson, PhD, professore alla Keck School of Medicine dell'USC e ricercatore principale di ENIGMA. "Il nostro team globale ha scoperto otto geni che possono erodere o potenziare il tessuto cerebrale delle persone di tutto il mondo. Ogni cambiamento in questi geni sembra modificare il «conto in banca del cervello», la riserva cognitiva, del 2 o 3 per cento. La scoperta guiderà la ricerca per trovare trattamenti medici più personalizzati per Alzheimer, autismo, depressione e altri disturbi".


Lo studio potrebbe aiutare a identificare le persone che avrebbero i maggiori benefici da nuovi farmaci destinati a salvare le cellule cerebrali, ma è necessaria più ricerca per determinare se le mutazioni genetiche sono implicate nella malattia.


Nelle immagini di risonanza magnetica (MRI) di 30.717 individui, i ricercatori di ENIGMA hanno esaminato milioni di "differenze di ortografia" nel codice genetico, per vedere quali di esse influenzano la dimensione di parti chiave del cervello. L'analisi MRI si è concentrata sui dati genetici di 7 aree del cervello che coordinano il movimento, l'apprendimento, la memoria e la motivazione. Il gruppo ha identificato otto varianti genetiche associate alla diminuzione del volume cerebrale, molte delle quali si trovano in più di un quinto della popolazione mondiale. I portatori di una di quelle 8 mutazioni avevano, in media, regioni cerebrali più piccole rispetto a quelle del cervello senza mutazione di coetanei; alcuni dei geni sono implicati nel cancro e nelle malattie mentali.


In ottobre 2014 i NIH hanno investito quasi 32 milioni di dollari nella Big Data Initiative, creando 12 centri di ricerca negli Stati membri per migliorare l'utilizzo dei dati biomedici. I due centri di eccellenza BD2K della USC, tra cui ENIGMA, hanno ricevuto 23 milioni dollari per 4 anni di studio. "Il lavoro del centro ENIGMA usa vasti insiemi di dati come motori per le scoperte biomediche; esso dimostra come il modello genetico di ogni individuo dà forma al cervello umano", ha detto Philip Bourne, PhD, direttore associato per la scienza dei dati ai NIH. "Questa alleanza 'Big Data' mostra cosa prevede di raggiungere il programma BD2K con i nostri 12 centri di eccellenza per il calcolo Big Data".

 

*******
Hanno collaborato Derrek P. Hibar, Neda Jahanshad e Arthur Toga della USC. ENIGMA è finanziato in parte dai NIH e da enti pubblici e privati ​​di tutto il mondo.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Southern California via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Guillén Fern et al. Common genetic variants influence human subcortical brain structures. Nature, 2015; DOI: 10.1038/nature14101

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.