Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il ruolo dello zinco nella morte delle cellule

I dettagli molecolari dell'interazione tra lo zinco, un oligoelemento essenziale del metabolismo umano, e l'enzima caspasi-3, che è centrale per l'apoptosi (= morte cellulare), sono stati chiariti da un nuovo studio condotto da ricercatori della Virginia Commonwealth University.


Lo studio è sulla copertina del numero di aprile della rivista Angewandte Chemie International Edition.


La disregolazione dell'apoptosi è implicata nel cancro e in malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. Lo zinco è noto per pregiudicare questo processo, inibendo l'attività delle caspasi, che sono importanti bersagli farmacologici per il trattamento delle condizioni di cui sopra.


I risultati possono aiutare i ricercatori a progettare agenti terapeutici che mirano l'interazione zinco-caspasi per controllare specificamente l'attività delle caspasi, e quindi, l'apoptosi.


"Il lavoro è unico nel contribuire ad aprire una nuova e ampia area di ricerca che chiamiamo chimica bioinorganica dell'apoptosi: capire il ruolo degli ioni metallici essenziali in uno dei processi fondamentali della vita", ha dichiarato l'autore corrispondente Nicholas P. Farrell, PhD, che partecipa al programma di sviluppo Therapeutics del Massey Cancer Center della VCU ed è professore di chimica della Facoltà di Lettere e Scienze della VCU. "In effetti l'inibizione dell'apoptosi, da parte dello zinco, contrasta con il ruolo del suo vicino strettamente connesso, il rame, che si ritiene migliori l'apoptosi".


Nello studio, Farrell e il suo team di ricerca, A. Gerard Daniel, Ph.D., e Erica J. Peterson, hanno usato tecniche di enzimologia convenzionale e biofisiche, combinate con metodi computazionali di ultima generazione, per mostrare l'evidenza di un sito di interazione, finora sconosciuto, con le caspasi-3.


Secondo Farrell, le caspasi umane conosciute (scoperte a metà degli anni '90) sono 11, e sette di queste sono coinvolte nella morte cellulare. Lo studio suggerisce un sito di regolazione dello zinco che può essere comune a tutte le caspasi. Risultati precedenti avevano trovato altri siti dove lo zinco si lega alle caspasi-6 e -9. Ora, ha detto Farrell, la generalità delle osservazioni del team deve essere estesa e verificata in altre caspasi.


"La copertina [della rivista] riassume i ruoli contrastanti, ma interdipendenti degli ioni metallici di rame/zinco nella regolazione dell'apoptosi e coglie perfettamente la dualità di questo che è uno dei più fondamentali processi biologici", ha detto Farrell, la cui ricerca è stato finanziata dalla VCU e da una borsa di studio supportata dalla Altria Group Inc.

 

 

 

 


Fonte: Sathya Achia Abraham in Virginia Commonwealth University  (> English text) - Traduzione:Franco Pellizzari

Riferimenti:  A. Gerard Daniel, Erica J. Peterson, Nicholas P. Farrell. The Bioinorganic Chemistry of Apoptosis: Potential Inhibitory Zinc Binding Sites in Caspase-3. Angewandte Chemie International Edition, 2014; DOI: 10.1002/anie.201401105

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.