Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studi trovano nuovo legame tra durata del sonno e depressione

Uno studio genetico sui gemelli adulti e uno comunitario sugli adolescenti segnalano entrambi i nuovi legami tra la durata del sonno e la depressione.


Gli studi sono stati pubblicati nel numero del 1 febbraio della rivista Sleep.


"Il sonno salutare è una necessità per il benessere fisico, mentale ed emotivo", ha detto il Dr. M. Safwan Badr, presidente dell'American Academy of Sleep Medicine. "Questa nuova ricerca sottolinea che possiamo fare un investimento per la nostra salute, dando la priorità al sonno".


Uno studio su 1.788 gemelli adulti è il primo a dimostrare che un gene accompagna l'interazione ambientale tra la durata del sonno abituale auto-riferita e i sintomi depressivi. I risultati suggeriscono che le durate del sonno esterne al range di normalità aumentano il rischio genetico di sintomi depressivi.


L'ereditarietà totale dei sintomi depressivi tra i gemelli con una durata normale del sonno di 7/8/9 ore per notte, è del 27 per cento. Tuttavia, l'influenza genetica sui sintomi depressivi aumenta al 53 per cento tra i gemelli con una durata breve di sonno di 5 ore per notte e del 49 per cento tra coloro che hanno riferito di dormire 10 ore per notte.


"Siamo rimasti sorpresi che l'ereditabilità dei sintomi depressivi nei gemelli con pochissimo sonno fosse quasi il doppio di quella dei gemelli che dormono quantità normali di tempo", ha detto il Dr. Nathaniel Watson, ricercatore principale, professore associato di neurologia e condirettore dello «Sleep Medicine Center» alla University of Washington di Seattle, nello stato di Washington "Durate di sonno brevi o troppo lunghe sembrano attivare i geni correlati ai sintomi depressivi", ha aggiunto Watson, che fa anche parte del consiglio di amministrazione della American Academy of Sleep Medicine. Secondo lui, lo studio suggerisce che ottimizzare il sonno può essere un modo per massimizzare l'efficacia dei trattamenti per la depressione, come la psicoterapia.


Un altro studio su 4.175 individui tra 11 e 17 anni di età è il primo a documentare gli effetti reciproci tra depressione grave e durata breve del sonno fra gli adolescenti, usando dati prospettici. I risultati suggeriscono che dormire meno di 6 ore per notte aumenta il rischio di depressione grave, che a sua volta aumenta il rischio di riduzione del sonno fra gli adolescenti.


"Questi risultati sono importanti perché suggeriscono che la privazione del sonno può essere un precursore della depressione grave negli adolescenti, che precede altri sintomi di depressione e i disturbi dell'umore ulteriori", ha detto il ricercatore principale Dr. Robert E. Roberts, professore di scienze comportamentali della «School of Public Health» all'«Health Science Center» dell'Università del Texas di Houston in Texas. "Le domande sui disturbi e le ore del sonno dovrebbero essere parte della storia medica degli adolescenti per accertare i rischi".


I «Centers for Disease Control and Prevention» riferiscono che circa il 9 per cento degli adulti negli Stati Uniti soddisfa i criteri per la depressione normale, compreso il 4 per cento con depressione grave. Il «National Institute of Mental Health» riferisce che i disturbi depressivi interessano circa l'11 per cento dei ragazzi americani in un qualsiasi momento della vita, e il 3 per cento sperimenta un disturbo depressivo gravemente invalidante.

 

 

 

 

 


Fonte: American Academy of Sleep Medicine.

Riferimenti:

  1. Nathaniel F. Watson, Kathryn Paige Harden, Dedra Buchwald, Michael V. Vitiello, Allan I. Pack, Eric Strachan, Jack Goldberg. Sleep Duration and Depressive Symptoms: A Gene-Environment Interaction. SLEEP, 2014; DOI: 10.5665/sleep.3412
  2. Robert E. Roberts, Hao T. Duong. The Prospective Association between Sleep Deprivation and Depression among Adolescents. SLEEP, 2014; DOI: 10.5665/sleep.3388


Pubblicato in eurekalert.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)