Il cervello degli anziani rallenta, ma l'esperienza più che compensa il declino, hanno scoperto un’assistente professore di gestione dell’Università della California di Riverside e diversi suoi colleghi, facendo ai partecipanti una serie di domande di tipo finanziario.
Ye Li, assistente universitario alla UC Riverside, e Martine Baldassi, Eric J. Johnson e Elke U. Weber, tutti ora, o in precedenza, alla Columbia University, hanno illustrato i risultati in un documento appena pubblicato sulla rivista Psychology and Aging.
Lo studio è ritenuto il primo a misurare il processo decisionale dell’intera vita attraverso la lente di due tipi di intelligenza: fluida e cristallizzata. L’intelligenza fluida è la capacità di apprendere e di elaborare le informazioni, quella cristallizzata si riferisce alle esperienze e alle conoscenze accumulate.
Precedenti ricerche hanno scoperto che l’intelligenza fluida declina con l'età, ma non avevano fornito alcuna prova definitiva se le abilità decisionali declinano con l’invecchiamento. Li, docente della Scuola di Amministrazione Aziendale della UC Riverside, ed i suoi colleghi hanno cercato di rispondere a questa domanda.
Il loro lavoro ha vaste implicazioni; poiché l'età media della popolazione del mondo aumenta rapidamente, capire come e quanto bene prendono decisioni gli anziani, è fondamentale perché essi sono di fronte a un numero crescente di scelte importanti relative alla loro finanze e all’assistenza sanitaria, dopo il pensionamento. Inoltre, visto che le nuove leggi aumentano l'età minima di pensionamento, le persone rimangono professionalmente attive più a lungo nel corso della vita, e gli anziani mantengono molti ruoli chiave di leadership.
Per condurre la loro ricerca, Li ed i suoi colleghi hanno reclutato un gruppo di 336 persone - 173 giovani (età 18-29) e 163 anziani (età 60-82) - e hanno fatto loro una serie di domande per misurare tratti della capacità decisionale economico/finanziaria. Essi hanno inoltre somministrato una batteria di test standard di intelligenza cristallizzata e liquida. Questi tratti comprendono il “temporal discounting” (tenere in poco conto guadagni e perdite future), l'avversione alle perdite (quanto la valutazione delle perdite supera quella dei guadagni della stessa dimensione), l’alfabetizzazione finanziaria (capire le informazioni e le decisioni finanziarie) e l’alfabetizzazione debitoria (capire contratti di debiti/mutui e tassi di interesse).
Hanno trovato che i partecipanti più anziani vanno altrettanto bene o meglio dei partecipanti più giovani in tutte e quattro le misurazioni decisionali. Il gruppo più anziano ha esibito maggiore pazienza nel “temporal discounting” e una migliore alfabetizzazione finanziaria e debitoria. I partecipanti più anziani erano un po' avversi alle perdite, ma il risultato non ha raggiunto livelli standard di significatività. "I risultati confermano la nostra ipotesi che l'esperienza, e le conoscenze acquisite da una vita nel prendere decisioni, compensano il declino della capacità di apprendere nuove informazioni" , ha detto Li.
I risultati supportano anche il fatto che gli anziani potrebbero essere ulteriormente supportati da aiuti che alleviano il limite del calo della loro intelligenza fluida (come un calcolatore o un consulente), quando prendono decisioni finanziarie significative, ha detto Li. D'altra parte, i giovani adulti potrebbero trarre benefici da una maggiore istruzione finanziaria così da acquisire esperienza per le decisioni finanziarie importanti prima di entrare nel mondo reale.
Li, e molti dei suoi colleghi che hanno collaborato allo studio, stanno lavorando ad un progetto di follow-up che pone gli adulti da 18 a 80 domande specifiche sulle decisioni, come la selezione di una politica di assistenza sanitaria, quando iniziare ad usare la Sicurezza Ssociale e come pagare vari saldi di carte di credito.
Founte: University of California - Riverside.
Riferimenti: Ye Li, Martine Baldassi, Eric J. Johnson, Elke U. Weber. Complementary cognitive capabilities, economic decision making, and aging.. Psychology and Aging, 2013; 28 (3): 595 DOI: 10.1037/a0034172
Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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