Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nanoparticelle tossiche potrebbero essere già nella catena alimentare umana

Il ricercatore Zhong Zhang inserisce nanoparticelle d'argento in un pezzo di frutta. In un recente studio, i ricercatori dell'Università del Missouri hanno scoperto che queste particelle potrebbero rappresentare un rischio potenziale per la salute degli esseri umani e per l'ambiente. (Credit: University of Missouri)Nel corso degli ultimi anni, è aumentato l'uso dei nanomateriali per il trattamento delle acque, per gli imballaggi alimentari, i pesticidi, i cosmetici e per altre industrie. Ad esempio, gli agricoltori usano le nanoparticelle d'argento come pesticida per la loro capacità di sopprimere la crescita di organismi nocivi.


Tuttavia, c'è la crescente preoccupazione che queste particelle possano rappresentare un rischio potenziale per la salute dell'uomo e dell'ambiente. In un nuovo studio, i ricercatori dell'Università del Missouri hanno sviluppato un metodo affidabile per rilevare le nanoparticelle d'argento in prodotti freschi e altri prodotti alimentari.


"Più di 1.000 prodotti sul mercato sono basati sulle nanotecnologie", ha detto Mengshi Lin, professore associato di scienza dell'alimentazione alla Facoltà di Agricoltura, Cibi e Risorse Naturali della MU. "Questo è un problema perché non conosciamo la tossicità delle nanoparticelle. Il nostro obiettivo è rilevare, identificare e quantificare queste nanoparticelle nei prodotti alimentari e negli alimenti e studiare la loro tossicità al più presto possibile".


Lin ed i suoi colleghi, tra cui scienziati Azlin Mustapha e Bongkosh Vardhanabhuti della MU, hanno studiato il residuo e la penetrazione delle nanoparticelle d'argento sulla buccia delle pere. All'inizio gli scienziati hanno immerso le pere in una soluzione di nanoparticelle d'argento, come si applicano i pesticidi. Le pere sono state poi lavate e risciacquate ripetutamente. I risultati dimostrano che quattro giorni dopo il trattamento e il risciacquo, le nanoparticelle d'argento erano ancora attaccate alla buccia, e le particelle più piccole sono riuscite a penetrare la buccia e a raggiungere la polpa della pera.


"La penetrazione delle nanoparticelle d'argento è pericolosa per i consumatori, perché esse hanno la capacità di posizionarsi nel corpo umano dopo la digestione"
, ha detto Lin. "Pertanto, le nanoparticelle più piccole possono essere più dannose per i consumatori di quelle più grandi". Una volta ingerite, le nanoparticelle passano nel sangue e del sistema linfatico, circolano nel corpo e raggiungono i siti potenzialmente sensibili come milza, cervello, fegato e cuore.


La crescente tendenza ad utilizzare altri tipi di nanoparticelle ha rivoluzionato l'industria alimentare potenziando i sapori, migliorando il trasporto degli integratori, mantenendo il cibo fresco più a lungo e facendo diventare brillanti i colori del cibo. Tuttavia, i ricercatori temono che l'uso di nanoparticelle d'argento possa danneggiare il corpo umano. "Questo studio ci dà un approccio promettente per rilevare la contaminazione da nanoparticelle d'argento in colture alimentari o in altri prodotti agricoli", ha detto Lin.


Il team di ricerca di Lin comprende anche Zhong Zang, studente laureato in scienze alimentari. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Missouri-Columbia. Articolo originale scritto da Diamond Dixon.

Riferimento: Zhong Zhang, Mengshi Lin, Sha Zhang, Bongkosh Vardhanabhuti. Detection of Aflatoxin M1 in Milk by Dynamic Light Scattering Coupled with Superparamagnetic Beads and Gold Nanoprobes. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 2013; 61 (19): 4520 DOI: 10.1021/jf400043z

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.