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Parole che descrivono i sentimenti sono perse nella demenza

Sharpley HsiehLa demenza può danneggiare la capacità di riconoscere il significato di parole emotive comuni come 'entusiasta' e 'infastidito', secondo una nuova ricerca.

La Dssa Sharpley Hsieh e i colleghi di Neuroscience Research Australia hanno esplorato il modo in cui le persone con diversi tipi di demenza comprendono le parole che descrivono emozioni, come 'dubbio' e 'speranza'.


"Le persone usano termini emotivi nelle conversazioni quotidiane senza rendersene conto. Quante volte usiamo frasi come 'mi sento frustrato' o 'è impressionata'? Queste sono parole chiave che bisogna conoscere per capire una frase", dice la Dssa Hsieh. La Dssa Hsieh ha scoperto che le persone con Alzheimer sono ancora in grado di capire questo tipo di parole, al contrario delle persone con altri tipi di demenza.


Le persone affette da demenza semantica (un tipo di demenza frontotemporale, la seconda più comune nelle persone sotto i 65 anni) sperimentano una grave perdita della parola e della conoscenza concettuale. Questo nuovo studio conferma che per questo gruppo di persone anche la comprensione delle parole emozionali è gravemente colpita. "Si può facilmente mostrare l'immagine di una macchina per testare questa parola, o una faccia sorridente per mostrare la felicità. Ma i sentimenti come frustrazione e imbarazzo sono difficili da descrivere e fino ad ora non siamo riusciti a controllare se questi concetti si perdono nelle persone affette da demenze diverse", dice la Dssa Hsieh.


Questi risultati hanno implicazioni per i malati di demenza, i caregivers e le famiglie. "Perdere il concetto di un tostapane, per esempio, ha un impatto sulla qualità di vita di una persona, ma la prevalenza delle parole utilizzate per comunicare sentimenti ed emozioni nella nostra lingua deve rendere devastante la mancanza di comprensione di queste parole per i pazienti e i loro assistenti", dice la Dssa Hsieh.

Come è stato fatto lo studio:

  • Sono state confrontate persone con demenza semantica (variante comportamentale della demenza frontotemporale) e con Alzheimer a persone sane senza demenza.
  • Sono stati eseguiti due test. Il primo ha chiesto ai pazienti di abbinare sentimenti, come 'rabbia' con 'furore' o 'rimorso'; il secondo ha chiesto ai pazienti di associare parole come 'terrore' nel giusto contesto, tipo 'nascondiglio' o 'giocare'.
  • I pazienti con Alzheimer hanno dimostrato il livello di comprensione migliore in entrambi i test; le persone con la variante comportamentale della demenza fronto-temporale hanno mostrato una risposta mista a seconda del test.
  • I pazienti con demenza semantica sono risultati i più stati i menomati in entrambi i test.


Questo studio è pubblicato sulla rivista Neuropsychology.

 

 

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Pubblicato in Neura.edu.au il 26 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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