Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Svelato nuovo collegamento tra Alzheimer e normale invecchiamento

L'Alzheimer e la degenerazione lobare frontotemporale (FTLD) sono due delle forme più diffuse di malattie neurodegenerative.

In uno studio pubblicato online il 15 agosto su Genome Research, i ricercatori hanno analizzato i cambiamenti nell'espressione genica del cervello che invecchia ed è malato, trovando nuovi indizi per la biologia del normale invecchiamento e delle malattie neurodegenerative.

Recenti studi hanno identificato i cambiamenti nel modo in cui i geni vengono letti, o espressi, nel cervello sia nell'invecchiamento sia con malattie neurodegenerative. Tuttavia, nessuno studio precedente aveva confrontato direttamente i cambiamenti di espressione genica nell'invecchiamento sano con quelli di individui malati. In questo rapporto, un team internazionale di ricercatori ha analizzato e confrontato i cambiamenti nell'espressione genica associata all'invecchiamento e alla malattia in una regione del cervello conosciuta per essere colpita sia nell'Alzheimer che nella FTLD.

Confrontando campioni provenienti da individui sani da 16 a 102 anni con campioni provenienti da individui malati, l'indagine ha scoperto una sorprendente somiglianza nei cambiamenti nei modelli di espressione genica associati all'invecchiamento e alle malattie neurodegenerative. "Sorprendentemente, questi campioni [malati] contenevano gli stessi cambiamenti legati all'invecchiamento degli individui sani di età superiore a 80 anni", ha detto il dottor Jernej Ule del Laboratorio di Biologia Molecolare MRC, autore senior dello studio.

"I cambiamenti correlati all'invecchiamento sono evidenti negli individui malati di 50 anni", ha osservato il dottor James Tollervey del Laboratorio di Biologia Molecolare MRC, il primo autore dello studio, "circa 25 anni prima di quando ci si aspetti di vedere cambiamenti simili in individui sani". Mentre le somiglianze erano sorprendenti, il gruppo ha anche osservato notevoli differenze tra l'espressione genica nel cervello in normale invecchiamento e l'espressione nell'Alzheimer e nella FTLD, soprattutto nei modelli di splicing alternativo, un processo mediante il quale parti di una molecola di RNA sono disposte in modo diverso per cambiare il messaggio, che possono essere potenzialmente dannosi se mal regolate.

Nel normale invecchiamento, i cambiamenti dello splicing alternativo hanno colpito in gran parte i geni associati al metabolismo cellulare, mentre le modifiche specifiche della malattia sono stati associate a geni coinvolti nella funzione specifica del neurone. Il gruppo ha scoperto che ci sono stati cambiamenti nell'espressione di diversi geni che codificano le proteine che legano l'RNA, che è probabilmente responsabile di almeno una parte delle alterazioni osservate nello splicing.

Gli autori si aspettano che questo lavoro avrà un impatto di massima per una visione più completa sia del normale invecchiamento che delle malattie neurodegenerative. "Questi risultati indicano che gli studi di un invecchiamento sano potrebbero contribuire a svelare i processi che portano alla neurodegenerazione", ha detto Ule.

"Al contrario, i nostri risultati indicano anche che lo studio di malattie neurodegenerative potrebbe aiutarci a capire come ritardare i cambiamenti che avvengono negli individui sani in età avanzata", ha aggiunto il dottor Boris Rogelj del Centro per la ricerca Neurodegenerazione MRC al King College di Londra, co-autore dello studio

Hanno contribuito a questo studio scienziati del MRC Laboratory of Molecular Biology (Cambridge, UK), del Center for Neurodegeneration Research MRC (Londra, UK), dell'EMBL-Istituto Europeo di Bioinformatica (Hinxton, Regno Unito), della Affymetrix, Inc. (Santa Clara, CA), e dell'Università di Lubiana (Ljubljana, Slovenia). Questo lavoro è stato finanziato dal Consiglio europeo della ricerca, dal Medical Research Council, dall'Agenzia di ricerca slovena, e da una donazione del Wellcome Trust e del Medical Research Council strategic Grant Award.

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 

 


Fonte: Materiale del Cold Spring Harbor Laboratory, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Riferimento: Tollervey JR, Wang Z, Hortobágyi T, Witten JT, Zarnack K, Kayikci M, Clark TA, Schweitzer AC, Rot G, Curk T, Zupan B, Rogelj B, Shaw CE, Ule J. Analysis of alternative splicing associated with aging and neurodegeneration in the human brain. Genome Res, 2011 DOI: 10.1101/gr.122226.111.

Pubblicato in ScienceDaily il 10 settembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.