Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Mediatore infiammatorio aumenta la formazione della placca nell'Alzheimer

L'Alzheimer (AD) è una malattia neurodegenerativa progressiva devastante che causa disturbi cognitivi e perdita di memoria.

Ora, un nuovo studio pubblicato da Cell Press nel numero dell'8 settembre della rivista Neuron identifica un legame precedentemente non riconosciuto tra la neuroinfiammazione e le variazioni patologiche classiche del cervello che sono il segno distintivo della malattia. Inoltre, la ricerca individua un nuovo potenziale bersaglio terapeutico per l'AD.

L'AD è caratterizzata dall'accumulo anomalo di placche di proteine Β amiloide (AΒ) e grovigli neurofibrillari della proteina tau nel cervello. In aggiunta a queste caratteristiche classiche, anche la neuroinfiammazione è stata identificata come una componente importante della malattia. Precedenti ricerche hanno suggerito che l'infiammazione associata all'AD aumenta la sintasi dell'ossido nitrico inducibile (NOS2) nei neuroni e nelle cellule di sostegno. Importante, la NOS2 porta alla generazione di ossido nitrico (NO) che è stato collegato alla neurodegenerazione.

"Una delle impronte digitali del NO è la nitrazione della tirosina, una modificazione post-traslatoria delle proteine che può indurre cambiamenti strutturali che portano all'aggregazione delle proteine", spiega l'autore senior dello studio, il dottor Michael T. Heneka, dell'Università di Bonn in Germania. "Poiché non vi è finora alcuna spiegazione meccanicistica di come l'espressione della NOS2 e la successiva produzione di NO e dei suoi prodotti di reazione modulano l'AΒ e quindi la progressione di Alzheimer, abbiamo ipotizzato che la nitrazione dell'AΒ potrebbe contribuire alla patologia di AD".

Nel loro studio, il primo autore Dr. P. Markus Kummer e colleghi hanno scoperto che l'AΒ è un innovativo bersaglio del NO. Essi hanno osservato AΒ nitrato nell'AD e modelli murini di AD e hanno scoperto che questa modifica accelera la deposizione di AΒ umano.

È importante sottolineare che la riduzione di NOS2 ha ridotto i depositi di AΒ e i deficit di memoria in un modello murino di Alzheimer. Inoltre, l'AΒ nitrato ha indotto la formazione di placche amiloidi quando è stato iniettato nel cervello di topi con mutazioni genetiche associate all'AD. "Nel loro insieme, i nostri risultati identificano una nuova modifica dell'AΒ, la nitrazione della tirosina, e propongono un nesso di causalità tra la cascata di AΒ, l'attivazione di NOS2, e il conseguente aumento del suo prodotto di reazione, l'ossido nitrico, durante l'AD", conclude il dottor Heneka. "Pensiamo che l'AΒ nitrato possa servire come marcatore precoce della formazione della placca di AΒ. Ancora più importante, può essere un bersaglio promettente per una terapia di AD, e che l'applicazione di inibitori specifici della NOS2 può quindi aprire una nuova strada terapeutica per l'AD".

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 

 


Fonte: Materiale di Cell Press, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Riferimento: Markus P. Kummer, Michael Hermes, Andrea Delekarte, Thea Hammerschmidt, Sathish Kumar, Dick Terwel, Jochen Walter, Hans-Christian Pape, Simone König, Sigrun Roeber, Frank Jessen, Thomas Klockgether, Martin Korte, Michael T. Heneka. Nitration of Tyrosine 10 Critically Enhances Amyloid β Aggregation and Plaque Formation. Neuron, 2011; 71 (5): 833-844 DOI: 10.1016/j.neuron.2011.07.001.

Pubblicato in ScienceDaily il 7 settembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)