Le persone con problemi di salute mentale hanno un'aspettativa di vita più corta, secondo un ampio studio basato sulla popolazione pubblicato il 31 luglio nel British Medical Journal.
I risultati potrebbero richiedere ulteriori ricerche sul modo in cui i medici trattano i pazienti con problemi psicologici, anche lievi.
Un team di ricercatori della University College London (UCL) e dell'Università di Edimburgo hanno analizzato i dati di oltre 68.000 adulti oltre i 35 anni che hanno partecipato all'Indagine sulla Sanità in Inghilterra dal 1994 al 2004. I partecipanti allo studio erano stati valutati per problemi di salute mentale con una scala accettata che va "nessun sintomo" a "gravi sintomi di depressione e ansia". Il team ha poi cercato di vedere se le persone che hanno riferito questi sintomi nel corso dello studio avevano più probabilità di essere morti nell'arco di 8 anni. Hanno anche esaminato se vi fosse un'associazione con la morte da malattie cardiovascolari, cancro o da cause esterne di morte.
I risultati rivelano che le persone che hanno sperimentato i sintomi di ansia o depressione hanno avuto una minore aspettativa di vita rispetto a quelli senza tali sintomi. Anche le persone con sintomi minori di problemi di salute mentale sembravano avere un più alto rischio di morte per cause principali diverse, tra cui le malattie cardiovascolari. Il dottor David Batty (foto a sinistra), ricercatore Wellcome Trust al Dipartimento di Epidemiologia e Salute Pubblica dell'UCL e autore senior dello studio, spiega: "Queste associazioni sono rimaste dopo che abbiamo fatto del nostro meglio per tener conto di altri fattori quali il peso, l'esercizio fisico, il fumo, il consumo di alcol e il diabete. Quindi questo aumento della mortalità non è dovuto semplicemente ai comportamenti sanitari più carenti delle persone con alti livelli di stress psicologico". C'è la possibilità che i problemi di salute mentale possano essere associati a cambiamenti biologici nel corpo che aumentano il rischio di malattie come quelle cardiache.
In questo studio, circa un quarto delle persone soffrivano di sintomi lievi di ansia e depressione; tuttavia questi pazienti di solito non arrivano all'attenzione dei servizi di salute mentale. Gli autori dicono che le loro scoperte potrebbero avere implicazioni nel modo in cui vengono trattati i problemi minori di salute mentale. Il dottor Tom Russ, assegnista di ricerca clinica dell'Alzheimer Scotland all'Università di Edimburgo, ha dichiarato: "Il fatto che un aumento del rischio di mortalità fosse evidente, anche a bassi livelli di stress psicologico, dovrebbe indurre la ricerca a esplorare se il trattamento di questi sintomi minori molto comuni, può ridurre questo maggiore rischio di morte".
Precedenti studi che avevano indagato sull'associazione tra sintomi di salute mentale e aspettativa di vita erano stati piccoli e non in grado di misurare in modo affidabile le soglie di rischio. Questo è il più grande studio ad affrontare il problema fino ad oggi. John Williams (foto a sinistra), capo di Neuroscienze e Salute Mentale del Wellcome Trust, ha dichiarato: "Le persone con problemi di salute mentale sono tra i più vulnerabili della società. Questo studio mette in evidenza la necessità di assicurare che abbiano accesso alle cure sanitarie appropriate e ai consigli in modo che possano adottare misure per migliorare l'esito della loro malattia".
Capire il cervello e trovare approcci migliori per il trattamento di disturbi di salute mentale è una delle cinque sfide strategiche di ricerca del Wellcome Trust.
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Fonte: Materiale del Wellcome Trust, via EurekAlert!, a service of AAAS.
Pubblicato in ScienceDaily il 31 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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