Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La migliore fotografia di Olivia Parker: un preavviso di Alzheimer

Dicono che l'Alzheimer inizia molto prima che lo noti. Ma ci sono dei dettagli. Anche se mio marito John è morto l'anno scorso, solo poco tempo fa ho notato questa fotografia, e ho capito cosa significava. E' stata fatta nel 2004, sette anni prima che io sapessi realmente che John era malato.


All'epoca notavo delle cose, ma lui trovava la spiegazione. Aveva smesso di leggere romanzi, ma mi disse che doveva leggere tante altre cose per lavoro. Più tardi, mi resi conto che non era così. La sua condizione è diventata molto evidente nel 2011, ma ho pensato che stesse solo invecchiando, fino a quando qualcuno ha detto: "Tu finisci tutte le sue frasi".


John non era una persona che si arrabbiava, ma quando stavamo ristrutturando la nostra casa voleva controllare tutto. Quando le cose non andavano come voleva, scriveva tutte queste note su carta gialla. Dopo ogni incontro con l'architetto e il costruttore, e talvolta durante la riunione, le appallottolava molto strette. Non l'avevo mai visto fare qualcosa di simile. Ora so che era l'inizio di una rabbia che non faceva parte della sua personalità.


Stavo facendo molte foto di natura morta nella casa, con un focus molto stretto, e lo sfondo sfocato. Avevo gettato palle di carta di questo tipo per un po' di tempo, ma quel giorno decisi che meritavano una foto. Era l'energia con cui le accartocciava, le forme che creava. Le ho messe su una piccola scatola nepalese rotonda, del diametro di circa 13 cm, laccata di un bel rosso. Sono illuminate dalla luce del giorno che entrava da una finestra.


Abbiamo acquistato la casa nel 1967. È situata su un bellissimo terreno sulla costa del Massachusetts, ma non era ben tenuta. Abbiamo fatto alcune cose per renderla vivibile e abbiamo iniziato la grande ristrutturazione nel 2002. Abbiamo finito solo nel 2008, abitandoci tutto il tempo. L'ordine delle mie nature morte potrebbe aver resistito a tutto il caos.


John era nel settore degli investimenti e si interessava a molte cose: arte, istruzione, matematica, funzionamento delle cose. Si aspettava che anche le altre persone fossero precise quanto era lui, e ciò è peggiorato con l'avanzamento della sua malattia. Quando è diventato infine chiaro che avrebbe dovuto andare da un medico, era tremendamente difficile portarlo. Solo una volta ha affrontato l'argomento. Il dottore ha scandito «Alzheimer» e gli ha chiesto di scriverlo. Ho fotografato quella nota.


Vedere quell'immagine si capisce un altro pezzo del puzzle. Con questa malattia, una personalità cambia così gradualmente che non te ne rendi conto, specialmente se vivi insieme. John aveva paura di finire le cose, che ho in gran parte documentato. C'era una riserva infinita di fermagli, di blocchi autoadesivi, blocchi note, nastri di gomma, e una grande pila di magliette. Ha comprato anche tanti ombrelli, circa 30 o 40.


Le immagini della mia serie su John, chiamate «Vanishing in Plain Sight», con il progredire della sua malattia diventano sempre più astratte. All'inizio ho pensato che sarebbe stato imbarazzato da tutto questo. Ma poi mi sono ricordata che era un ottimo comunicatore, che voleva sempre aiutare le persone. E questo lavoro sembra fare proprio questo. Le persone mi dicono spesso: "Oh, quello e quell'altro devono vedere questo".

 

 

 


Olivia ParkerOlivia ParkerFonte: Intervista a Olivia Parker (fotografa, nata a Boston nel 1941) di Dale Berning Sawa

Pubblicata su The Guardian (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.