Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La preghiera può aiutare a gestire le difficili emozioni, secondo uno studio

Coloro che scelgono di pregare trovano conforto speciale nei momenti difficili, secondo un sociologo dell'Università di Wisconsin-Madison. Il 75 per cento di americani che pregano su base settimanale, lo fanno per gestire una serie di situazioni negative e emozioni - malattia, tristezza, trauma e rabbia - ma il modo in cui trovano sollievo è stato trascurato finora dai ricercatori.

Coloro che erano pieni di rabbia dicono di avere trovato "un orecchio disponibile subito all'ascolto", dice Sharp, che esplora i modi in cui la preghiera aiuta a gestire il dolore emotivo nell'ultima edizione della rivista Social Psychology Quarterly. "Se sfogassero la loro rabbia sul partner che li offende, il risultato sarebbe probabilmente più violenza", dice Sharp. "Ma possono arrabbiarsi con Dio mentre pregano, senza paura di rappresaglie".

In ogni interazione interpersonale, i soggetti vedono se stessi negli occhi degli altri. Le persone che pregano, si riflettono in Dio. "Durante la preghiera, le vittime vedono se stesse come credono che Dio li vede. Dato che queste percezioni sono per lo più positive, contribusce ad accrescere il loro senso di autostima che controbilancia le parole offensive dei loro aguzzini," dice Sharp.

Lo studio di Sharp ha scoperto che la preghiera è anche una distrazione utile per alcuni. Semplicemente congiungere le mani e concentrarsi su cosa dire è una tregua dalle ansie di un rapporto violento. L'esperienza non è molto diversa da una conversazione con un amico o un genitore, egli dice. "Ho visto l'atto di pregare, di parlare a Dio, identico a una interazione sociale legittima. Invece di una interazione reale che si avrebbe in un faccia a faccia con un'altra persona, la preghiera è con un altro immaginario". Questo non è per sminuire il ruolo di Dio, considerandolo un partecipante immaginato in una preghiera, Sharp aggiunge.

"Al contrario, non mi aspetto che la preghiera abbia questi benefici per quelli che non credono che Dio esiste," dice. "Il punto importante è che essi credono che Dio esiste, e questo ha per loro conseguenze emotive e comportamentali."

Eppure, le conseguenze della preghiera non sono sempre positive. "Alcuni mi hanno detto che, attraverso la preghiera, hanno imparato a perdonare i loro partner violenti, a lasciar andare la rabbia e il risentimento," dice Sharp. "Ma è una lama a doppio taglio. E' un bene mollare fino a un certo punto per coloro che sono fuori da tale rapporto violento, ma se ne sono ancora coinvolti, questo può rinviare la loro decisione di uscirne, il che può essere male."

Quella lama a doppio taglio rende la meccanica della preghiera un tema importante per nuove ricerche, secondo Sharp. "La religione è spesso indicata come una cosa per lo più positiva o negativa," dice. "Ma è molto più complicato di così."

Molti di quelli intervistati da Sharp hanno detto di credere in Dio, ma che non appartengono ad una chiesa specifica. "Ma comunque pregano", dice. "E' la pratica religiosa più comune che si può trovare. Per questa singola ragione merita più attenzione, e credo che la ricerca futura dovrebbe considerare la preghiera come una interazione invece di un atto unilaterale".

Fonte: Materiale fornito dalla University of Wisconsin-Madison, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

ScienceDaily, 14 Dicembre 2010

Notizie da non perdere

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.