Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Differenza tra Alzheimer e demenza

Troppo spesso, ai pazienti e ai loro familiari viene detto dai loro medici che al paziente è stato diagnosticato "un po' di demenza." Lasciano la visita dal medico con una sensazione di sollievo che almeno non è un caso di Alzheimer (AD).

C'è grande confusione sulla differenza tra "demenza" e "AD" da parte dei pazienti, i familiari, i media, e anche gli operatori sanitari.

"Demenza" è un termine che ha sostituito la parola più datata "senilità", in riferimento a cambiamenti cognitivi dell'età avanzata. La demenza comprende un gruppo di sintomi, il più importante dei quali è la difficoltà di memoria con più problemi in almeno un settore del funzionamento cognitivo, come il linguaggio, l'attenzione, la capacità di risolvere problemi, le abilità spaziali, il giudizio, la pianificazione o l'organizzazione. Questi problemi sono un cambiamento notevole rispetto al funzionamento cognitivo precedente della persona e sono abbastanza gravi nello svolgimento della normale vita quotidiana, come le attività sociali e professionali.

Una buona analogia al termine demenza è "febbre". La febbre si riferisce a una temperatura corporea elevata, e indica che una persona è malata. Ma non dà alcuna informazione su ciò che sta causando la malattia. Allo stesso modo, demenza significa che c'è qualcosa di sbagliato nel cervello di una persona, ma non fornisce alcuna informazione su che cosa sta causando le difficoltà di memoria o cognitive. La demenza non è una malattia, è la presentazione clinica o i sintomi di una malattia.

Ci sono molte possibili cause di demenza. Alcune sono reversibili, come ad esempio alcune condizioni della tiroide o carenze vitaminiche. Se questi problemi di fondo sono identificati e trattati, si inverte la demenza e la persona può ritornare al normale funzionamento. Tuttavia, la maggior parte delle cause di demenza non sono reversibili. Sono invece malattie degenerative del cervello che peggiorano nel tempo. La causa più comune di demenza è l'Alzheimer, che rappresentano ben il 70-80% di tutti i casi di demenza.

Circa 5,3 milioni di americani vivono attualmente con AD. As people get older, the prevalence of AD increases, with approximately 50% of people age 85 and older having the disease. Con l'invecchiamento, cresce la prevalenza di AD, che colpisce circa il 50% delle persone di 85 anni e oltre. E' importante notare, tuttavia, che anche se l'AD è estremamente comune negli ultimi anni di vita, non fa parte del normale processo di invecchiamento. Del resto, la demenza non è parte del normale invecchiamento. Se qualcuno ha la demenza (per qualsiasi causa  di fondo), rappresenta un importante problema che necessita di diagnosi e terapie adeguate da parte di un operatore sanitario ben addestrato che si specializza in malattie degenerative.

In poche parole, la demenza è un sintomo, e l'AD è la causa del sintomo.

Nella maggior parte dei casi, la demenza è causata dalla malattia del cervello specifica, l'Alzheimer. Tuttavia, alcune cause degenerative di demenza poco comuni comprendono la demenza vascolare (nota anche come demenza multi-infartuale), la demenza frontotemporale, la malattia del corpo di Lewy, e le encefalopatie traumatiche croniche.

Contrariamente a quanto alcuni possono pensare, la demenza non è un problema leggero, mentre l'AD è più grave. Non c'è un continuum tra la demenza da un lato e l'AD all'altra estremità. Piuttosto, ci possono essere fasi iniziali o lievi di AD, che poi progrediscono in fasi moderate o gravi della malattia.

Una ragione per la confusione tra demenza e Alzheimer è che non è possibile diagnosticare l'AD con il 100% di precisione, mentre qualcuno è vivo; può essere diagnosticata con sicurezza solo dopo la morte, a mezzo autopsia, quando il tessuto cerebrale viene attentamente esaminato da un medico specialista chiamato neuropatologo. Durante la vita, a un paziente può essere diagnosticato l'"Alzheimer probabile". Questo termine è usato da medici e ricercatori per indicare che, sulla base dei sintomi della persona, il corso dei sintomi, ed i risultati dei vari test, è molto probabile che la persona mostrerà le caratteristiche patologiche dell'AD, quando il tessuto cerebrale sarà esaminato dopo la morte.

In speciali cliniche della memoria e nei centri di ricerca, come l'Alzheimer Disease Center della Boston University, la precisione di una diagnosi di probabile AD può essere eccellente. E con i risultati di interessanti nuove ricerche, come quella in corso presso la stessa istituzione, l'accuratezza della diagnosi di AD durante la vita è continuamente migliorata.

Robert Stern

Contributo del Dr. Robert Stern, direttore della Centro Clinico dell'Alzheimer Disease Center della Boston University.
Fonte: BU ADC Bulletin Spring 2010

Via Alzheimer's Reading Room, 29 ottobre 2010

Notizie da non perdere

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.