Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le 5 battaglie reali affrontate dai caregiver familiari di Alzheimer

Hands on handsOltre ad essere il mese della consapevolezza dell'Alzheimer, Novembre è anche Mese Nazionale dei Caregivers Famigliari e tempo per rendere omaggio ai circa 65 milioni di famigliari che, negli Stati Uniti attualmente, si prendono cura di una persona cara, con gravi problemi di salute.

Secondo recenti statistiche, si stima che 1 anziano ogni 8 [negli USA] vive attualmente con Alzheimer.


In effetti, la malattia che deteriora la memoria è così diffusa che ogni 68 secondi qualcuno in America sviluppa la malattia. E' quindi ragionevole credere che una grande parte di questi 65 milioni di caregivers familiari si prenda cura di un proprio caro con diagnosi di Alzheimer e che il numero è in crescita, quasi letteralmente, di minuto in minuto.


E' comprensibile che le difficoltà quotidiane che devono affrontare i caregivers familiari possono richiedere un tributo. Il peso della responsabilità può essere alquanto schiacciante, ma senza un gruppo di supporto forte, questa responsabilità può anche portare ad una varietà di problemi di salute e di relazione, nel tempo.

Depressione, stress e rabbia

Prendersi cura di una persona con Alzheimer non è mai facile, ma il ruolo è molto più difficile ed emozionale quando il caregiver è un famigliare. La diagnosi è allo stesso tempo scioccante e spaventevole, ma quando è combinata con le lotte nel comunicare con una persona cara che soffre di demenza e con il vedere i loro ricordi che sono realmente spazzati via, i caregivers familiari sono spesso lasciati con una sensazione di grande impotenza che pretende un tributo emotivo potente e può portare spesso a depressione, ansia, stress cronico e rabbia.

"Per me, è come vedere mio marito, persona che amo, nelle sabbie mobili, e posso vedere la paura nei suoi occhi", dice Laura Jones, da quando al marito Jay è stato diagnosticato l'Alzheimer ad insorgenza precoce. "Non riesco a raggiungerlo. Che ci arrivo. Lo vedo scivolare sempre un po' di più, e non posso arrivare a lui".

Sforzi finanziari

Oltre alle montagne russe emozionali che vengono dall'essere un caregiver familiare di una persona cara con demenza, ci sono anche gli sforzi finanziari. Circa 15 milioni di caregivers non sono retribuiti, e l'80 per cento sono famigliari e il 60 per cento di loro sono donne. Per i pazienti con Alzheimer allo stato avanzato, è spesso necessaria una assitenza di 24 ore al giorno e familiari spesso si devono trasferire, lavorando meno o smettendo di lavorare del tutto, per dare un'assistenza adeguata ai propri cari. Con tutto questo, non è raro per i caregivers sperimentare livelli più elevati di stress a causa di problemi finanziari.

Ritiro da amici e famiglia

Assistere a tempo pieno il malato di Alzheimer può richiedere un tributo drammatico alla vita sociale di una persona e anche alla loro vita familiare. I caregiver possono sentire di non volere pesare sugli amici non-caregiver o semplicemente sentirsi di non avere abbastanza tempo per le interazioni sociali sane. Anche i rapporti con coniugi e figli possono essere danneggiati poichè i caregivers trascorrono più tempo lontano da casa per le visite mediche, a riempire prescrizioni e somministrare farmaci, anche a fare shopping e preparare i pasti per il destinatario dell'assistenza.

Difficoltà a farcela durante vacanze e compleanni

Feste, compleanni e altre occasioni speciali sono spesso difficili da affrontare per i caregivers. C'è uno squilibrio tra la nostalgia per il passato e la difficoltà del presente che può manifestarsi sotto forma di esaurimento, isolamento e, talvolta, distanziarsi del tutto da queste occasioni.

Difficoltà nel matrimonio

Nel caso di un coniuge con Alzheimer, il caregiver può avere difficoltà con l'assenza di intimità e vicinanza. Il sesso è spesso un modo di trovare conforto e connettersi nei periodi di stress, paura e dolore, ma il caregiver può avere difficoltà a trovare l'intimità quando il suo ruolo è assistere a tempo pieno il coniuge o può anche sentirsi in colpa per cercare di iniziare l'approccio o cercare l'intimità al di fuori del matrimonio. Questo mix di emozioni, paura e incertezza può essere incredibilmente travolgente e talvolta distruttivo per un matrimonio.

 

 

Anche se il peso del prendersi cura di una persona cara con demenza può essere molto difficile da sopportare, è importante che i caregivers ricordino che c'è la possibilità di avere un gruppo di sostegno forte e stabile, informarsi bene, e premiare se stessi spesso con viaggi non interrotti.

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Holly Matheson in Technorati.com il 29 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)