Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dana Territo: Microangipatia cronica lieve aumenta il rischio di demenza, i vari trattamenti

Che cos'è la microangiopatia (o malattia dei piccoli vali) cronica lieve?

brain small vessel disease on myelin

La malattia del piccoli vasi cerebrali (CSVD, cerebral small vessel disease) cronica lieve o microangiopatia, è un termine ombrello per una serie di condizioni causate da danni ai capillari del cervello. Si stima che 11 milioni di americani abbiano CSVD, con una probabilità del 25% di ictus e del 45% di demenza in conseguenza della CSVD.


La CSVD di solito deriva dal restringimento o dal blocco dei vasi cerebrali a causa di infiammazione, indurimento delle arterie, accumulo di placca o ispessimento delle pareti del vaso. Un danno coerente e continuo ai vasi sanguigni del cervello priva le cellule di ossigeno e può causare deterioramento permanente e disfunzione.


Alcuni segni e sintomi precoci della condizione possono passare inosservati, poiché i sintomi diventano più gravi nelle fasi successive della malattia dopo un danno cerebrale significativo. Tali sintomi includono ictus, compromissione cognitiva, disturbi del movimento, problemi del sistema nervoso e problemi di salute mentale. Inoltre, le persone con CSVD hanno un aumento del rischio di varie forme di demenza, compreso l'Alzheimer.


I ricercatori stanno ancora conducendo studi per comprendere appieno come si sviluppa e avanza la CSVD, ma hanno identificato diverse cause di danno correlato alla CSVD nei capillari del cervello. La CSVD può essere causata da fattori genetici e di stile di vita, che includono malattie renali croniche, ipertensione e colesterolo, diabete e fumo. Anche le malattie e la predisposizione genetica verso determinate condizioni sono fattori nello sviluppo di CSVD.


La CSVD è più comune negli anziani e circa il 5% degli individui oltre i 50 anni ha CSVD, un numero che aumenta con l'età. Quasi il 100% degli individui oltre 90 ha un certo stadio della malattia e, secondo recenti studi, la CSVD colpisce ugualmente gli individui di ogni sesso, gruppo etnico e posizione geografica.


Ottenere una diagnosi di CSVD di solito inizia dopo che l'individuo ha sperimentato un ictus, la demenza o altri sintomi gravi. Un medico inizialmente eseguirà una risonanza magnetica per avviare il processo. A differenza dei grandi vasi del cervello, quelli piccoli sono difficili da rilevare attraverso la scansione, quindi i medici cercheranno biomarcatori (indicatori misurabili di malattia) che sono più facili da identificare.
Nel caso della CSVD, i medici usano aree di tessuto danneggiato o lesioni cerebrali, come biomarcatori per la condizione e controllano il sanguinamento dei piccoli vasi sanguigni, il danno alla materia bianca o l'evidenza di piccoli ictus.


L'obiettivo principale del trattamento della CSVD è ridurre i fattori di rischio e prevenire o ritardare le complicanze della condizione. Poiché le cause e i fattori di rischio variano per ciascun individuo, i trattamenti personalizzati sono i più efficaci. I medici raccomandano di adottare stili di vita sani come esercizio fisico regolare, dieta ricca di nutrienti e smettere di fumare. Trattamenti più specializzati potrebbero includere logopedia e consulenza per la depressione.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.