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Invecchiare oggi: i 10 segni dell'Alzheimer

Molti di noi visiteranno genitori e altri famigliari che invecchiano durante le prossime festività.

E mentre ci prepariamo a tali visite, con cotture, confezionamento e imballaggio di regali, potremmo approfittare per familiarizzare con i 10 segni dell'Alzheimer:

  1. Perdita di memoria che sconvolge la vita quotidiana. Le persone con Alzheimer spesso dimenticano le informazioni apprese da poco.
  2. Difficoltà nella pianificazione o soluzione dei problemi. Possono avere difficoltà a seguire una ricetta prima familiare o monitorare le bollette mensili.
  3. Difficoltà a completare compiti familiari a casa, al lavoro o nel tempo libero, come utilizzare un forno a microonde.
  4. Confusione con tempo o luogo. Dimenticare date, il susseguirsi delle stagioni e lo scorrere del tempo.
  5. Difficoltà a comprendere immagini visive e relazioni spaziali. Difficoltà a leggere, a giudicare le distanze e determinare il colore o il contrasto.
  6. Nuovi problemi con le parole. Lottare con il vocabolario, problemi a trovare la parola giusta o chiamare le cose con il nome sbagliato.
  7. Mettere le cose nel posto sbagliato, non essere in grado di ripercorrere la sequenza delle azioni.
  8. Capacità di giudizio ridotta o scarsa. Cambiamenti nel giudizio o nella capacità decisionale.
  9. Ritirarsi dal lavoro o dalle attività sociali. Sottrarsi agli hobbies, alle attività sociali, ai progetti o allo sport.
  10. Cambiamenti di umore e personalità. Le persone affette da Alzheimer possono sviluppare modi molto specifici di fare le cose e diventare irritabili quando viene interrotta una routine.

 

Se si nota qualcuno di questi segni, incoraggiare il proprio caro a fissare un appuntamento dal medico il più presto possibile. La diagnosi precoce dell'Alzheimer, o di una delle altre demenze, aiuterà la persona ad ottenere il massimo beneficio dai trattamenti disponibili così come offrire alla famiglia più tempo per pianificare il futuro.

 

 

 


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Pubblicato in Richmond Times Dispatch il 11 dicembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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