Professioni cognitivamente stimolanti possono proteggere dalla demenza in tarda età

7 Mag 2024 | Ricerche

Un nuovo studio eseguito alla Columbia University di New York e al Norwegian Institute ...

Neuroni 'a mani vuote' potrebbero causare le malattie neurodegenerative

6 Mag 2024 | Ricerche

Identificato un percorso chiave per cui l'esaurimento dei mitocondri assonali interrompe l...

Microscopia innovativa demistifica il metabolismo dell'Alzheimer

6 Mag 2024 | Ricerche

Ricercatori della UC San Diego hanno sviluppato tecniche di scansione all'avanguardia per ...

Ciclo di declino: svelato l'invecchiamento dei neuroni nell'Alzheimer

6 Mag 2024 | Ricerche

Un team di ricerca guidato dal professor Kim Chow Hei-Man della Chinese University di H...

Pianificare in anticipo per alleviare le sfide morali ed etiche dell'Alzheimer

3 Mag 2024 | Esperienze & Opinioni

Quali sono alcune delle sfide morali o etiche dell'Alzheimer?

 

La natura...

Perché ricordiamo proprio quello che ricordiamo

3 Mag 2024 | Ricerche

Tutti noi abbiamo vissuto una situazione simile: chiudi a chiave la porta d'entrata per...

Dispositivo migliora creazione di cellule staminali e rende possibile terapia per Alzheime…

3 Mag 2024 | Ricerche

Ricercatori svedesi affermano di avere migliorato una tecnica per convertire normali cellu...

Farmaco comune di demenza non aumenta il rischio di morte o anomalie cardiache

2 Mag 2024 | Ricerche

Ricercatori della McMaster University di Hamilton / Ontario (Canada) hanno scoperto che...

Nuovi dettagli sul funzionamento della memoria di breve termine

2 Mag 2024 | Ricerche

Investigatori hanno identificato un gruppo di cellule che aiutano a coordinare le funzioni...

Prossimi eventi

Mer, 8 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Ven, 10 Mag '24  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole
Mer, 15 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Gio, 16 Mag '24  17:00 > 18:30   Caffe' Alzheimer
[CA Pedemontano] «Ti SOStengo. Un salvagente legale in un mare di dubbi»
Il Caffè Alzheimer è un servizio che la Casa di Soggiorno ...
Casa delle Associazioni, Via Campagna 46, Loria (TV)
Mer, 22 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Mer, 29 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Mer, 5 Giu '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Ven, 7 Giu '24  10:00 > 11:30   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Valdobbiadene
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Biblioteca di Valdobbiadene - sala Candiani, Via Piva 53, Valdobbiadene (TV)

Sostegno Psicologico Ottobre 2023

Da non perdere

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheime...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flu...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno sc...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hann...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scrip...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle ca...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzhei...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nell...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il c...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strument...

1418178294 P2Y12 expressing microgliaLa scienza ci dice che nel nostro cervello avvengono molte cose buone mentre dormiamo: consolidamento di apprendimento / memoria e rimozione dei rifiuti cellulari, tra le altre.


Una nuova ricerca dimostra per la prima volta che importanti cellule immunitarie chiamate microglia (che hanno un ruolo importante per riorganizzare le connessioni tra le cellule nervose, combattere le infezioni, e riparare i danni) sono molto attive anche mentre dormiamo.


La ricerca, condotta nei topi e pubblicata sulla rivista Nature Neuroscience, ha implicazioni per la plasticità del cervello e per malattie come i disturbi dello spettro autistico, la schizofrenia e la demenza, che sorgono quando le reti del cervello non sono mantenute correttamente, e per la capacità del cervello di combattere le infezioni e riparare i danni a seguito di un ictus o altre lesioni traumatiche.


“Si è in gran parte assunto che il movimento dinamico dei processi microgliali non sia sensibile allo stato comportamentale dell'animale”, ha detto Ania Majewska PhD, professore dell'Università di Rochester (URMC)  e autrice senior dello studio. “Questa ricerca dimostra che i segnali nel nostro cervello che modulano il sonno e lo stato di veglia sono anche un interruttore che spegne e accende il sistema immunitario”.


Le microglia agiscono come pronto intervento del cervello, pattugliano il cervello e il midollo spinale e entrano in azione per sradicare infezioni o inghiottire detriti di cellule tessutali morte. È solo di recente che la Majewska e altri hanno dimostrato che queste cellule hanno un ruolo importante nella plasticità, il processo continuo mediante il quale reti complesse e connessioni tra i neuroni sono cablate e ri-cablate durante lo sviluppo, e per supportare l'apprendimento, la memoria, la cognizione, e la funzione motoria.


In studi precedenti, il laboratorio della Majewska ha dimostrato che le microglia interagiscono con le sinapsi, i punti in cui le diramazioni di un neurone si collegano e comunicano con quelli vicini. Le microglia aiutano a mantenere la salute e la funzione delle sinapsi e delle connessioni tra le cellule nervose, potandole quando non sono più necessarie per la funzione cerebrale.


Il presente studio punta al ruolo della noradrenalina, un neurotrasmettitore che segnala eccitazione e stress nel sistema nervoso centrale. Questo prodotto chimico è presente a bassi livelli nel cervello mentre dormiamo, ma quando la produzione aumenta esso risveglia le nostre cellule nervose, inducendoci a svegliarci e a diventare vigili.


Lo studio ha mostrato che la noradrenalina agisce anche su un recettore specifico, il recettore beta2-adrenergico, che è espresso ad alti livelli nelle microglia. Quando questa sostanza chimica è presente nel cervello, le microglia entrano in una sorta di stato sospeso.


Lo studio, che impiegava una tecnologia di scansione avanzata, che permette ai ricercatori di osservare l'attività del cervello in vivo, ha mostrato che quando i topi sono esposti ad alti livelli di norepinefrina, le microglia diventano inattive e non sono in grado di rispondere alle lesioni locali, e si astengono dal ricablare le reti del cervello.


“Questo lavoro suggerisce che la maggiore rimodellazione dei circuiti neurali e la riparazione delle lesioni durante il sonno può essere mediata in parte dalla capacità delle microglia di interagire in modo dinamico con il cervello”, ha detto Rianne Stowell PhD, post-dottorato della UR e prima autrice dello studio. “Complessivamente, questa ricerca dimostra anche che le microglia sono estremamente sensibili ai segnali che modulano la funzione cerebrale e che le dinamiche e le funzioni microgliali sono modulate dallo stato comportamentale dell'animale”.


La ricerca rafforza l'importante rapporto tra il sonno e la salute del cervello e potrebbe aiutare a spiegare il rapporto assodato tra i disturbi del sonno e l'insorgenza di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson.

 

 

 


Fonte: University of Rochester (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rianne D. Stowell, Grayson O. Sipe, Ryan P. Dawes, Hanna N. Batchelor, Katheryn A. Lordy, Brendan S. Whitelaw, Mark B. Stoessel, Jean M. Bidlack, Edward Brown, Mriganka Sur & Ania K. Majewska. Noradrenergic signaling in the wakeful state inhibits microglial surveillance and synaptic plasticity in the mouse visual cortex. Nature Neuroscience, 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.