Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dispositivo migliora creazione di cellule staminali e rende possibile terapia per Alzheimer

Ricercatori svedesi affermano di avere migliorato una tecnica per convertire normali cellule della pelle in cellule staminali neurali, un progresso che secondo loro aiuta a colmare il divario per realizzare terapie personalizzate accessibili basate su cellule per l'Alzheimer e il Parkinson.

 

Usando un dispositivo microfluidico appositamente progettato, il team di ricerca ha sviluppato un approccio senza precedenti e più rapido per riprogrammare le cellule della pelle umana in cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) e per trasformarle successivamente in cellule staminali neurali.


Il primo autore dello studio, Saumey Jain, afferma che la piattaforma potrebbe migliorare e ridurre il costo della terapia cellulare, rendendo più facile far corrispondere le cellule e farle accettare dal corpo di un paziente. La ricerca è stata segnalata su Advanced Science da ricercatori del KTH Royal Institute of Technology.


Anna Herland, autrice senior dello studio, afferma che lo studio si dimostra il primo caso di microfluidica usato per riorientare le iPSC verso cellule staminali neurali. Progettare la trasformazione da cellule normali in cellule staminali neurali è in effetti un processo a due stadi. La prima prevede l'esposizione delle cellule a segnali biochimici, con cui le cellule sono indotte a diventare cellule staminali pluripotenti (iPSC), che hanno la potenza di generare diversi tipi di cellule.


Quindi vengono trasferite in un terreno di coltura che imita gli spunti di segnalazione e i processi di sviluppo coinvolti nella formazione del sistema nervoso. Questa fase, chiamata 'differenziazione neurale', ri-orienta le cellule a diventare cellule staminali neurali. Il mezzo per questo tipo di lavoro di laboratorio da quasi un decennio si è spostato dai pozzetti ai dispositivi microfluidici.


La Herland afferma che la nuova piattaforma rappresenta un miglioramento della microfluidica per entrambe le fasi, la generazione di iPSC e la differenziazione delle cellule staminali neurali. Usando cellule di una biopsia cutanea umana, hanno scoperto che la piattaforma microfluidica ha indotto un impegno potenziato al loro destino neurale in un punto precedente rispetto a quelle differenziate in un formato di pozzetto convenzionale.


"Abbiamo documentato che l'ambiente confinato di una piattaforma microfluidica aumenta l'impegno di generazione di cellule staminali neurali", afferma Herland.


Jain afferma che il chip microfluidico è facile da fabbricare usando polidimetilsilossano (PDMS) e la sua dimensione in microscala offre un notevole risparmio sui costi in termini di reagenti e input cellulari.


La piattaforma può essere facilmente modificata per adattarla alla differenziazione in altri tipi di cellule, afferma, e il processo può essere automatizzato, diventando un sistema chiuso che garantisce coerenza e affidabilità nella produzione di popolazioni di cellule altamente omogenee.


"Questo è un passo verso la realizzazione di terapie personalizzate accessibili basate su cellule per l'Alzheimer e il Parkinson".

 

 

 


Fonte: KTH The Royal Institute of Technology via Alpha Galileo (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Jain, [+6], A Herland. On-Chip Neural Induction Boosts Neural Stem Cell Commitment: Toward a Pipeline for iPSC-Based Therapies. Advanced Science, 24 Apr 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)