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Si possono usare le cellule staminali per l'Alzheimer?

Domanda: Le cellule staminali possono essere usate per riparare i danni al cervello o per aiutare qualcuno con Alzheimer, demenza o Parkinson? - Kate Krueger, 47 anni, di Madison.


Risposta: La semplice risposta alla domanda è sì. È possibile rigenerare parti del cervello con le cellule staminali, come possiamo farlo per altri organi.


Anche se a questo punto non è ancora possibile farlo negli esseri umani, i modelli animali hanno chiaramente dimostrato che l'iniezione di cellule staminali direttamente nell'ippocampo, per esempio, può ripristinare la memoria sia in modelli di Alzheimer che di Parkinson.


Le cellule staminali sono usate anche per il trattamento di lesioni cerebrali traumatiche che hanno escluso delle aree del cervello.


L'iniezione di cellule staminali nelle regioni danneggiate ha permesso il ripopolamento di quelle aree del cervello e l'aumento delle capacità cognitive.


Un modo più indiretto di usare le cellule staminali per combattere l'Alzheimer, e migliorare le prestazioni cognitive, è aumentare il livello degli ormoni sessuali. E' noto che con l'invecchiamento gli ormoni sessuali declinano, e quel calo porta a problemi cognitivi.


Possiamo usare le cellule staminali per ripopolare le gonadi (gli organi sessuali) con cellule che normalmente producono questi ormoni. Questo può riportare in equilibrio gli ormoni e migliorare la funzione cognitiva con l'avanzare dell'età.


Siamo solo all'inizio degli esperimenti per riequilibrare gli ormoni sessuali, ma tutte le evidenze suggeriscono che questa è una strategia che può funzionare. E' prevedibile che nel prossimo decennio ci sarà molta ricerca per portare alla fruizione questa nuova ed entusiasmante possibilità.

 

 

 


Fonte: Craig Atwood, professore associato alla Facoltà di Medicina della University of Wisconsin di Madison e ricercatore del Veterans Administration Hospital.

Pubblicato in Wisconsin State Journal (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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