I problemi cardiaci causano disturbi nelle attività dei geni nel centro di memoria del cervello, e da essi derivano deficit cognitivi. Ricercatori del Centro Tedesco Malattie Neurodegenerative (DZNE), del Centro medico dell'Università Göttingen (UMG) e...
Schema di un neurone con la codifica binaria che risulta dalle centinaia di interruttori meccanici integrati in ciascuna sinapsi. Il citoscheletro è rappresentato come una macchina meccanica che gestisce questi interruttori in risposta all'attività...
La struttura simile ad anello della proteina Sarm1, sviluppata con cristallografia a raggi X e microscopia crio-elettronica.I disturbi neurodegenerativi come il morbo di Parkinson (MP) e di Alzheimer (MA) sono sulla linea di tiro dopo che dei ricercatori...
Rispetto a un controllo (a sinistra), il trattamento con il nuovo farmaco GSM (a destra) riduce il numero di placche amiloidi (verdi) e le cellule proinfiammatorie microglia (magenta) nel cervello di topi portatori della mutazione legata all'insorgenza...
Quando la respirazione viene interrotta ripetutamente mentre si dorme, è presente l'apnea ostruttiva del sonno. La ricerca ha dimostrato che le persone con questo disturbo del sonno hanno un rischio maggiore di sviluppare deterioramento cognitivo e...
Una nuova e promettente ricerca dimostra che l'esercizio aerobico può aiutare a rallentare la perdita di memoria degli anziani che convivono con la demenza da morbo di Alzheimer (MA).Fang Yu, professoressa dell'Arizona State University, ha condotto uno...
Una nuova ricerca sui topi, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, rafforza il crescente consenso scientifico relativo al ruolo del microbioma intestinale, o comunità di microrganismi, nei disturbi neurodegenerativi, compreso il morbo di Alzheimer...
Anticonvulsivanti invertono la tauopatia e la morte cellulare esibite dalle larve di zebrafish dopo la lesione cerebrale traumatica.Bloccare le convulsioni dopo un infortunio alla testa potrebbe rallentare o prevenire l'insorgenza della demenza, secondo...
Scienziati della West Virginia University hanno utilizzato scansioni a risonanza magnetica per vedere cosa succede quando le onde ultrasoniche puntano un'area specifica del cervello del paziente con morbo di Alzheimer (MA). Hanno concluso che questo...
A meno che le attività non siano adattate alle esigenze e alle capacità dell'individuo interessato, è improbabile che lui partecipi. Quindi, più sai su quella persona, meglio puoi formare e implementare un piano di attività personalizzato.Per fare...
È stato identificato un nuovo percorso di segnalazione che può impedire la sovrapproduzione di determinati complessi di proteine RNA nei neuroni. Questi complessi hanno un ruolo importante nelle malattie neurodegenerative.La molecola LARP7 ha un ruolo...
Un team di ricerca guidato da Chunshui Yu e Mulin Jun Li della Tianjin Medical University (Cina) ha scoperto due nuovi geni potenzialmente coinvolti nel morbo di Alzheimer (MA). Li ha identificati esplorando quali geni si accendevano e si spegnevano...
La disfunzione olfattiva, o perdita parziale dell'olfatto, è uno dei primi sintomi del morbo di Alzheimer (MA). Anche se sappiamo che l'accumulo della proteina amiloide-beta (Aβ) tossica nel cervello guida la progressione del MA, il suo coinvolgimento con...
Mangiare più proteine vegetali e meno carne rossa può abbassare il rischio delle donne di morire per demenza, malattie cardiache e altre cause, secondo una nuova ricerca.Lo studio, pubblicato il 24 febbraio sul Journal of the American Heart...
La depressione è nota per aumentare il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA). Ora un nuovo studio preliminare rilasciato il 24 febbraio 2021, riferisce che le persone con depressione possono iniziare a sperimentare sintomi di demenza circa due...
Schema del ruolo della RAPGEF2 nella degenerazione sinaptica indotta dall'oligomero Aβ. (Fonte: KBRI) IL Korea Brain Research Institute (KBR) ha annunciato che il dott. Kea Joo Lee e il dott. You-Na Jang del gruppo di ricerca sui Circuiti Neurali...
La diagnosi precoce del morbo di Alzheimer (MA) ha dimostrato di ridurre i costi e migliorare gli esiti dei pazienti, ma gli attuali approcci diagnostici possono essere invasivi e costosi. Uno studio recente, pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease...
Cellule staminali nell'ippocampo di topo (blu): con l'età, la capacità di formare nuovi neuroni diminuisce con il calo della proteina lamina B1 nel nucleo (rosso). Fonte: Khadeesh bin Imtiaz/UZHMentre le persone invecchiano, le cellule staminali neurali...
Una ricerca eseguita al Global Brain Health Institute (GBHI) del Trinity College (l'Università di Dublino) suggerisce che temere molto la demenza può danneggiare la fiducia degli anziani sulla loro memoria e il benessere generale.Ad oggi, pochi studi...
La tanto attesa vaccinazione anti Covid-19 in Australia è iniziata lunedì 22 febbraio. I primi gruppi a ricevere l'iniezione sono i lavoratori in quarantena e di frontiera, gli operatori sanitari di prima linea, gli operatori per disabili e delle case di...