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Cambiamenti in mezza età dei biomarcatori di Alzheimer possono predire la demenza

Cambiamenti in mezza età dei biomarcatori di Alzheimer possono predire la demenzaAnne Fagan PhD, professore di neurologia (a sinistra), e Courtney Sutphen. (Foto: Michael C. Purdy)Studiando le scansioni cerebrali e il liquido cerebrospinale di adulti sani, una nuova ricerca ha dimostrato che i cambiamenti nei biomarcatori chiave...

Come ricorda gli avvenimenti del passato il cervello? Rivivendoli

Come ricorda gli avvenimenti del passato il cervello? RivivendoliL'attività dell'ippocampo, cerchiato in rosso, quando si formano i ricordi di eventi (Fonte: Dr Aidan Horner)Quando ricordiamo qualcosa del nostro passato, spesso ri-viviamo in modo realistico l'intero episodio in cui era presente.Una nuova ricerca...

L'agopuntura induce sollievo nella demenza

L'agopuntura offre benefici terapeutici per i pazienti con demenza vascolare e Alzheimer.Secondo la ricerca moderna, i vantaggi includono miglioramenti nella memoria, nell'orientamento, nella capacità di fare calcoli, e nell'aumento della capacità di...

Studio prova i benefici del tracciatore satellitare per i malati di demenza

Orologio GPSUn nuovo studio su 200 malati di demenza in Norvegia mostra che, utilizzando dispositivi tracciatori GPS, quasi tutti sperimentano maggiore tranquillità e aumentano i livelli di attività fisica.Nello studio si cita un anziano del reparto protetto di...

Guasto all'impianto cellulare di 'smaltimento rifiuti' può contribuire all'Alzheimer

Guasto all'impianto cellulare di 'smaltimento rifiuti' può contribuire all'Alzheimer I lisosomi in magenta si accumulano vicino alle placche di amiloide associate all'Alzheimer. I ricercatori di Yale dicono che questi tritarifiuti cellulari possono fallire e, forse, contribuire alla malattia. (Fonte: Yale University)I lisosomi, i...

L'impronta digitale unica del nostro senso dell'olfatto potrebbe individuare l'AD

L'impronta digitale unica del nostro senso dell'olfatto potrebbe individuare l'ADL'impronta olfattiva della persona nel mezzo rimane costante, anche dopo 30 giorni (a destra), ma è molto diversa da quella di un'altra persona (a sinistra).Ognuno di noi ha nel naso circa sei milioni di recettori dell'odore, di circa quattrocento tipi...

Integratori Omega-3 e antiossidanti possono aiutare nell'Alzheimer preclinico

Ecco un'ulteriore prova che gli integratori di olio di pesce e antiossidanti potrebbero essere utili almeno per alcune persone che hanno davanti l'Alzheimer: un nuovo rapporto pubblicato nel numero di luglio 2015 di The FASEB Journal descrive i risultati...

I ricordi di lungo periodo sono mantenuti da proteine di tipo prionico

I ricordi di lungo periodo sono mantenuti da proteine di tipo prionicoI ricordi sono conservati a lungo termine con l'aiuto delle proteine prioniche CPEB. Prioni CPEB si aggregano e mantengono le sinapsi che hanno registrato il ricordo [le 'spine' nell'immagine inferiore]. Quando i prioni CPEB non sono presenti o sono...

Studio chiarisce come si formano i ricordi: associando persone e luoghi

Ricercatori della Università della California di Los Angeles (UCLA) e del Regno Unito hanno scoperto che dei neuroni in una regione specifica del cervello hanno un ruolo chiave nella formazione rapida dei ricordi sugli eventi quotidiani, una scoperta che...

Ridisegnata la mappa del linguaggio nel cervello

Ridisegnata la mappa del linguaggio nel cervelloA sinistra la posizione dell'area di Wernicke, che in precedenza era considerata critica per la comprensione sia della parola che della frase. Un nuovo studio della Northwestern Medicine dimostra che diverse aree cerebrali (a destra) controllano la...

Due farmaci già approvati per altre patologie fanno ben sperare per l'Alzheimer

Due farmaci già approvati hanno dimostrato di fermare la degenerazione del cervello nei topi, creando la possibilità di una rapida accelerazione nella ricerca di una medicina per battere l'Alzheimer.I risultati, presentati ​​Martedì 30 giugno 2015 alla...

Oleuropeina: dagli ulivi un possibile farmaco contro l'Alzheimer

Ricercatori della Università di Firenze hanno eseguito una revisione degli studi sui polifenoli presenti negli estratti da foglie di olivo, arrivando alla conclusione che possono essere utili contro diverse malattie neurodegenerative, incluso...

Scoperto meccanismo cruciale nella formazione della memoria

Scoperto meccanismo cruciale nella formazione della memoriaGli scienziati del campus della Florida del The Scripps Research Institute (TSRI) hanno scoperto che un tipo di materiale genetico chiamato «microRNA» ha ruoli sorprendentemente diversi nella formazione della memoria in modelli animali.In alcuni casi...
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L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'esercizio aerobico ad alta intensità ha un effetto cognitivo positivo sui pazienti con Alzheimer (AD).Lo studio in singolo-cieco, randomizzato e controllato ha...

L'inquinamento dell'aria può aumentare il rischio di Alzheimer

L'inquinamento dell'aria può aumentare il rischio di AlzheimerLa figura mostra che circa il 20% della popolazione europea era stato esposto nel 2010 per più di 35 giorni al particolato (PM10) con concentrazione giornaliera superiore a 50 microgrammi / m3 (quadretti rosso o marrone). Nello stesso periodo, circa il 5%...

Una mente adattabile può tenere a bada la demenza

Il cervello degli anziani che conservano memoria e capacità cognitive buone gestisce le informazioni in modo diverso da quelli che soffrono di mancanza di memoria e declino neurale.Una ricerca effettuata all'Istituto di Neuroscienze del Trinity...

L'Alzheimer si sviluppa secondo vari percorsi, diversi per ogni individuo

L'Alzheimer si sviluppa secondo vari percorsi, diversi per ogni individuoMicrografia di placche amiloidi e grovigli neurofibrillari nel cervello umano. (Fonte: Thomas Deerinck/National Center for Microscopy and Imaging Research at UC San Diego)L'ipotesi «cascata amiloide» per l'Alzheimer (AD) postula che le aggregazioni...

L'Alzheimer può iniziare fino a 20 anni prima dei sintomi

L'Alzheimer può iniziare fino a 20 anni prima dei sintomiLa linea dei venti anni è quella più precoce che gli scienziati hanno posto finora come inizio della malattia.La buona notizia è che essa dà ai medici una lunga finestra di tempo per rallentare o invertire la condizione.Le più recenti scoperte della...

Riconoscimento delle parole 'potrebbe essere la chiave' per diagnosi precoce di Alzheimer

Degli scienziati dicono di capire meglio perché le persone con Alzheimer lottano per riconoscere e comprendere le parole, e la loro ricerca ha il potenziale di diventare un test che potrebbe aiutare i medici a effettuare una diagnosi precoce.All'inizio...

Un atlante del cervello potrebbe aiutare a diagnosticare l'Alzheimer

Un atlante del cervello potrebbe aiutare a diagnosticare l'AlzheimerUna mappa digitale dell'invecchiamento cerebrale potrebbe aiutare la diagnosi dell'Alzheimer e di altre patologie neurodegenerative, secondo un nuovo studio.L'atlante potrebbe aiutare la diagnosi, confrontando le scansioni di risonanza magnetica (MRI)...

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Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

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