Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Avversità di vita comuni (come divorzio o morte in famiglia) invecchiano il cervello

Un conflitto, una morte in famiglia, difficoltà finanziarie e crisi mediche serie sono tutti eventi associati ad un invecchiamento fisico accelerato. In un nuovo studio, i ricercatori della Facoltà di Medicina dell'Università della California di San Diego...

Scoperto un promettente interruttore che spegne l'infiammazione

Degli scienziati hanno scoperto un nuovo processo metabolico nel corpo che può disattivare l'infiammazione. Hanno scoperto che l'«itaconato» (una molecola derivata dal glucosio) agisce come un potente interruttore per i macrofagi, che sono le cellule del...

Anziani che vivono in aree disagiate hanno un rischio più alto di demenza

Le persone che vivono in aree svantaggiate hanno un rischio più alto di sviluppare un deterioramento cognitivo (un fattore di rischio precoce per la demenza) secondo una ricerca che ha coinvolto gruppi del Trinity College di Dublino, dell'Ulster...

Nanoparticelle di metallo superano la barriera cellulare e causano danni al DNA

Una nuova ricerca dimostra che quando le barriere cellulari sono esposte alle nanoparticelle di metallo, vengono rilasciati messaggeri cellulari che possono causare danni al DNA delle cellule cerebrali nella fase di sviluppo.La scoperta potrebbe avere...

Nuova tecnica 'vede' gli astrociti interagire con le sinapsi in tempo reale

 Una tecnica innovativa annunciata da neuroscienziati dell'UCLA potrebbe portare ad una migliore comprensione degli astrociti, le cellule cerebrali a forma di stella che sono considerate cruciali nei disturbi neurologici come le malattie di Lou...

L'amiloidosi-β da sola è inaffidabile a prevedere la progressione dell'Alzheimer

L'amiloidosi-β da sola è un predittore inaffidabile della progressione dell'AlzheimerAl basale, una percentuale più alta di pazienti con amiloide-β aveva l'allele APOE ε4.L'amiloidosi-β cerebrale è un indicatore predittivo inaffidabile a breve termine della progressione clinica del Morbo di Alzheimer (MA) nei pazienti anziani cognitivamente...

Caffeina a lungo termine peggiora l'ansia e la paura del nuovo associato all'Alzheimer

Uno studio coordinato dall'Istituto di Neuroscienze dell'Universitat Autònoma de Barcelona (Inc-UAB), in collaborazione con il Karolinska Institutet (KI) in Svezia, fornisce le prove che un consumo a lungo termine di caffeina ha effetti negativi per il...

Perché il tuo cervello sotto stress non riesce ad apprendere e ricordare

È la fine dell'anno e sei pronto ad affrontare il grande esame finale per cui hai studiato tutto il mese. Hai frequentato tutte le lezioni, letto tutti i capitoli e hai memorizzato ogni formula e termine chiave che c'è da sapere. Non ti eri mai sentito...

Proteine di lunga durata indicano come i ricordi durano una vita

Proteine di lunga durata indicano come durano una vita i ricordiStabilità a lungo termine della struttura delle sinapsi (magenta) e dell'espressione dei recettori dei neurotrasmettitori (giallo) nelle sinapsi nel cervello. Le frecce indicano le stesse sinapsi fotografate sui topi vivi per quattro settimane. (Fonte...

Una pillola che previene l'invecchiamento? È all'orizzonte

Gli scienziati sanno da tempo che limitare le calorie può respingere i segni fisiologici dell'età; studi su moscerini della frutta, nematodi, roditori e persino persone mostrano che tagliando a lungo termine la loro assunzione di circa un terzo può...

Onde lente e costanti coordinano il cervello, e sono legate alla coscienza

Se guardi attentamente una risonanza magnetica del cervello, vedrai un'onda attraversare l'intero cervello come un battito cardiaco, ogni pochi secondi. Questo ritmo ultra-lento è stato visto decine di anni fa, ma nessuno sapeva cosa farne. I dati RM sono...

Medita ogni giorno per avere più capacità di attenzione in vecchiaia

Sessioni regolari e intensive di meditazione nel corso di tutta la vita potrebbero aiutare una persona a rimanere attenta e ben focalizzata nella vecchiaia. Questo dice lo studio longitudinale più esteso eseguito fino ad oggi per l'esame di un gruppo di...

Aumento del battito con caduta della pressione potrebbe segnalare malattia neurologica

Un semplice test che rileva un cambiamento della frequenza cardiaca e contemporanea caduta della pressione arteriosa, quando un paziente si alza in piedi, può aiutare i medici a diagnosticare alcune malattie degenerative del cervello. Questo è il...

Sistema di memoria protesica provato con successo negli esseri umani

Sistema di memoria protesica provato con successo negli esseri umaniGli scienziati del Wake Forest Baptist Medical Center e della University of Southern California (USC) hanno dimostrato la riuscita dell'implementazione di un sistema protesico che usa i modelli di memoria di una persona per facilitare la capacità del...

Perché lottiamo per dormire bene di notte quando invecchiamo?

Perché lottiamo per dormire bene di notte quando invecchiamo?Fonte: Shifting rhythms by Oregon State University CC BY-SA 2.0Una nuova ricerca sui mammiferi ha identificato il modo in cui l'età riduce la capacità dell'orologio circadiano di reimpostarsi quando esposto alla luce, con conseguente interruzione del...

Valutare e trattare la depressione per invertire problemi di memoria e cognitivi nel MCI

Gli individui con depressione e sintomi di umore più gravi hanno maggiori probabilità di sviluppare il Lieve Decadimento Cognitivo (MCI - Mild Cognitive Impairment) e di progredire dall'MCI alla demenza. La valutazione e il trattamento dei sintomi della...

Recettori nicotinici e memoria a lungo termine: terapia per la demenza?

Recettori nicotinici e memoria a lungo termine: terapia per la demenza?Un nuovo studio dell'Università di Bristol, che chiarisce come l'acetilcolina influenza l'apprendimento e la memoria, agendo su diversi recettori, potrebbe rivelarsi significativo nel tentativo di sviluppare terapie più mirate ed efficaci per la...

Perdita di cellule che producono dopamina potrebbe essere primo segno dell'Alzheimer

Perdita di cellule che producono dopamina potrebbe essere primo segno dell'AlzheimerL'immagine del cervello mostra l'ippocampo. In rosso l'associazione dell'area tegmentale ventrale con l'atrofia dell'ippocampo. In blu l'associazione con le prestazioni della memoria.Un nuovo collegamento tra un minore apporto dalle cellule che producono...

Un anticorpo rimuove le placche di Alzheimer, nei topi

Un anticorpo rimuove le placche di Alzheimer, nei topi Gli anticorpi anti-APOE (rosso) si legano alle placche amiloidi (blu) nel tessuto cerebrale di persone con Alzheimer. Ricercatori hanno scoperto che l'anticorpo può spazzare via le placche dannose, almeno nei topi.Anni prima che le persone inizino a...

Neuroscienziati canadesi dicono che l'ibuprofene quotidiano può prevenire l'Alzheimer

Un gruppo di ricerca di Vancouver, guidato dal neuroscienziato più citato del Canada, il dott. Patrick McGeer, ha condotto con successo studi che suggeriscono che, se iniziato abbastanza presto, un regime giornaliero di ibuprofene, un farmaco...

Notizie da non perdere

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)