Scienziati delle Università di Cambridge e Leeds hanno invertito con successo la perdita di memoria legata all'età nei topi e dicono che la loro scoperta potrebbe portare allo sviluppo di trattamenti per prevenire la perdita di memoria nelle persone quando...
È l'inizio preferito del giorno ma, anche se un caffè veloce può rianimarci, nuove ricerche dell'Università dell'Australia del Sud mostra che se è troppo potrebbe farci male, specialmente quando si tratta di salute del cervello. Nel più grande studio del...
Piccola e apparentemente specializzata, la regione del locus ceruleus (LC) nel cervello è stata stereotipata per la sua esportazione smisurata di norepinefrina (o noradrenalina), il neuromodulatore che suscita eccitazione. Un nuovo studio di un...
Uno studio dell’IRCCS Santa Lucia di Roma, insieme all’Università Campus Bio-Medico di Roma e all’Università di Torino, ha verificato il legame tra l’Alzheimer e le compromissioni dei circuiti dopaminergici in pazienti con disturbo cognitivo lieve...
Il popolare scrittore Michael Pollan ha recentemente raccomandato di rinunciare al caffè. La sua principale preoccupazione è per i suoi effetti sul sonno. Il sig. Pollan è un narratore dotato e, tuttavia, potrebbe non avere pienamente considerato l'intera...
Il morbo di Alzheimer (MA) e le malattie correlate possono tuttora essere confermate nel cervello solo dopo la morte dei pazienti tramite autopsia. Tuttavia, lo sviluppo di biomarcatori può dare ai pazienti e alle loro famiglie risposte durante la vita...
L'agenzia statale russa di notizie Ria Novosti riferisce che scienziati della Ural Federal University (UrFU) hanno sintetizzato dei composti chimici in grado di fermare la degenerazione dei neuroni nell'Alzheimer, nel Parkinson e in altre gravi patologie...
La rete di mitocondri corre come un filo attraverso l'intera cellula (verde e rosso con proteine fluorescenti). Il nucleo della cellula è in blu. (Fonte: Pablo Sánchez-Martín / Università di Friburgo)Gli errori nei processi metabolici dei mitocondri sono...
Uno dei test chiede al paziente di narrare una storia, come quella di Cenerentola, un compito complesso, che richiede loro di integrare una serie di caratteri ed eventi in una linea del tempo che possono ricordare.Un nuovo studio, eseguito da ricercatori...
Nel nuovo studio, i pazienti hanno eseguito diversi compiti nella realtà virtuale per aiutare gli scienziati a capire come il cervello forma una mappa del mondo. Fonte: Lukas KunzUn tipo di cellula del cervello umano finora sconosciuto sembra aiutare le...
IL genoma di una persona è composto da blocchi di geni con diverse ascendenze (in evidenza quelli di italiani). Fonte: Dodecad Ancestry ProjectFin dal momento in cui è stato inizialmente mappato il genoma umano, gli scienziati hanno scoperto centinaia di...
Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuovo studio pubblicato su Neurology suggerisce che leggere, scrivere lettere e giocare a carte o fare enigmistica in tarda età può ritardare fino a cinque anni...
Uno nuovo studio dell'Università di Arizona ha trovato che le donne sottoposte alla terapia ormonale hanno una probabilità fino al 58% inferiore di sviluppare malattie neurodegenerative, compreso il morbo di Alzheimer (MA), e la riduzione del rischio...
Aspettativa di vita (colore) di ogni paese le cui con dimensioni rappresentano la popolazione effettiva.Un nuovo studio spiega che lo spettro della demenza e del dolore cronico riduce il desiderio delle persone di vivere fino a un'età avanzata. Tra i...
L'Interleuchina 3 (IL-3) è una proteina che nell'uomo è codificata dal gene IL3 localizzato sul cromosoma 5 (Wikipedia)Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di segnalazione che può aiutare a modificare...
Immagine del cervello di topo con evidenziate le aree in cui si accumulano i complessi metallici studiati.In test di laboratorio, ricercatori di Imperial College London hanno creato una molecola metallica che inibisce l'accumulo di un peptide associato al...
La demenza frontotemporale è la seconda causa di demenza nella popolazione in età lavorativa. La sua diagnosi è complicata dai sintomi simili presenti nei pazienti con disturbi psichiatrici o con altre malattie neurodegenerative, nonché dalla mancanza di...
Il nostro corpo contiene un marcatore proteico speciale che ha un ruolo nel modo in cui le cellule si riprendono da minacce specifiche alla loro sopravvivenza, secondo una nuova ricerca di cui sono stato coautore. Capire come funziona questo processo può...
Un team di ricerca della Washington University di St. Louis ha identificato nuovi potenziali obiettivi di trattamento per il morbo di Alzheimer (MA), come pure dei farmaci esistenti che hanno un potenziale terapeutico contro questi obiettivi.I...
La perdita dei denti è un fattore di rischio per il deterioramento cognitivo e la demenza, e per ogni dente perso, cresce il rischio di declino cognitivo, secondo una nuova analisi guidata da ricercatori della New York University, pubblicata su...
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