Iscriviti alla newsletter

Blocco stradale nuova strategia per il trattamento dell'Alzheimer

Il blocco di un percorso di trasporto attraverso le cellule del cervello offre nuove prospettive per prevenire lo sviluppo dell'Alzheimer.

Wim Annaert e colleghi della VIB e KU Leuven hanno scoperto che due agenti principali coinvolti nella nascita dell'Alzheimer, la beta-proteina precursore dell'amiloide (APP) e l'enzima secretasi beta (BACE1), per incontrarsi seguono un percorso diverso attraverso le cellule cerebrali. E' durante l'incontro finale tra proteine e enzimi che si stabilisce la base dello sviluppo della malattia.

I risultati dello studio sono stati pubblicati nei Proceedings of the National Academy of Sciences. Wim Annaert suggerisce che "chiudere (o indirizzare su uno alternativo) il sentiero che la secretasi beta segue per arrivare all'APP può forse essere utile per inibire l'aumento della malattia. Tuttavia, una grande quantità di ulteriori ricerche saranno necessarie per confermare se questa scoperta possa effettivamente portare ad un farmaco".

Inibire la formazione delle placche amiloidi

La presenza di placche amiloidi è tipico del cervello dei malati di Alzheimer. Queste placche sono accumuli anomali di una breve proteina appiccicosa (amiloide beta) tra le cellule nervose. Il peptide beta amiloide si sviluppa quando la proteina precursore APP viene tagliata in pezzi nel modo sbagliato, in una reazione che coinvolge anche l'enzima beta-secretasi. La sovrapproduzione di questi peptidi può dar luogo alla formazione di placche, che disturbano il normale funzionamento del cervello. Prevenire la formazione di queste placche è una strategia possibile per inibire la malattia.

Il morbo di Alzheimer

L'Alzheimer è una malattia che colpisce la memoria di circa il 70% dei pazienti con demenza. Ci sono circa 100 000 persone con Alzheimer in Belgio. La malattia lentamente - passo dopo passo - distrugge nella parte profonda del cervello le cellule cerebrali che servono per la memoria e la conoscenza. Sin dal momento che Alois Alzheimer ha inizialmente riferito sulla malattia 100 anni fa, gli scienziati sono alla ricerca di modi di trattarla.

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 

 


Fonte: Materiale del VIB (Istituto di biotecnologia delle Fiandre).

Riferimento: R. Sannerud, I. Declerck, A. Peric, T. Raemaekers, G. Menendez, L. Zhou, B. Veerle, K. Coen, S. Munck, B. De Strooper, G. Schiavo, W. Annaert. PNAS Plus: ADP ribosylation factor 6 (ARF6) controls amyloid precursor protein (APP) processing by mediating the endosomal sorting of BACE1. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2011; DOI: 10.1073/pnas.1100745108.

Pubblicato in ScienceDaily il 23 agosto 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:


Notizie da non perdere

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo;...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è u...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensoria…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il ris...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.