Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Motori molecolari in 'modalità di risparmio energetico'

Il sistema di trasporto all'interno delle cellule viventi è una macchina ben oliata con piccoli motori proteici che trasportano cromosomi, neurotrasmettitori e altre merci vitali intorno alla cellula.

Questi motori molecolari sono responsabili di una varietà di lavori di trasporto critici, ma non sono sempre in funzione.

Si possono mettere in "modalità di risparmio energetico" per risparmiare carburante cellulare e, di conseguenza, controllare ciò che viene spostato intorno alla cellula, e quando.

Un nuovo studio dei biochimici della Carnegie Mellon University, pubblicato sul numero del 12 agosto di Science, descrive come i motori si piegano su se stessi, o risparmiano energia, quando i loro servizi di trasporto non sono richiesti. Secondo i ricercatori, la soluzione a questo enigma molecolare fornisce nuovi indizi su come i motori molecolari proteici sono regolamentati, e può aprire nuove strade per la cura di varie malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer e l'Huntington.

"Le proteine 'motore molecolare' svolgono un ruolo importante in tutte le cellule eucariotiche, ma sono particolarmente critiche per le cellule nervose", ha detto David Hackney, professore di scienze biologiche alla Facolta' di Scienze Mellon, e uno degli autori dello studio. "Le cellule nervose hanno il problema speciale per cui le proteine, come i recettori per i neurotrasmettitori, sono sintetizzate nel corpo cellulare e devono essere spedite fino in fondo all'assone. Problemi in questo sistema di trasporto possono avere un ruolo in una serie di condizioni neurologiche".

Hackney concentra la sua ricerca sulla chinesina-1, la principale proteina motore che muove merci dal corpo delle cellule nervose lungo l'assone. Una tipica molecola chinesina ha due code su un lato che si attaccano al carico e due teste globulari dall'altro lato che si muovono lungo le fibre all'interno della cellula chiamati microtubuli, tirando il carico in avanti. Il movimento delle teste, o domini motore, è alimentato dalla rottura dell'ATP, una molecola che immagazzina l'energia che guida il lavoro cellulare. Quando il carico non è collegato, la chinesina si ripiega su se stessa per evitare all'ATP di essere dilapidato. Anche se gli scienziati sapevano che una coda si lega alle due teste per conservarlo in uno stato piegato "autoinibito", il meccanismo molecolare rimaneva poco chiaro. Diverse possibilità sono state proposte, ma queste ultime scoperte suggeriscono una sola soluzione.

Hackney ha lavorato con Hung Yi Kristal Kaan e Frank Kozielski dell'Istituto per la Ricerca sul Cancro Beatson di Glasgow in Scozia, che ha cristallizzato una parte fondamentale della molecola chinesina, una coda che era legata ai capi. La struttura cristallina ha confermato che il complesso conteneva due domini testa e un solo dominio coda. Hackney ha poi effettuato manipolazioni biochimiche per stabilire con precisione come la coda interagisce con le teste, che si è rivelato essere quello che gli autori chiamano un "blocco doppio". "E' stata davvero una grande sorpresa", ha detto Hackney, "perché ha escluso tutte le cose ovvie che erano state proposte di come il dominio coda autoinibisce il dominio motore. Non provoca un cambiamento conformazionale, e non blocca le superfici che interagiscono con l'ATP o con la pista microtubulare".

Le teste della Chinesina sono in genere unite in un punto, chiamato cerniera. Nella nuova struttura, le teste oscillano l'una verso l'altra e sono collegate dal dominio di coda, legando a vicenda in modo efficace le teste nel punto di legatura della coda. Questo doppio blocco - a cerniera e al ponte - impedisce alle teste di separarsi. Poiché le teste devono essere separate le une dalle altre per abbattere l'ATP, il doppio blocco arresta in modo efficace la molecola dal generare carburante per alimentare il motore.

I ricercatori suggeriscono che altre chinesine possono essere regolate con lo stesso meccanismo autoinibitorio. Gli esseri umani hanno decine di differenti motori chinesina che trasportano una varietà di carichi, comprese le proteine associate all'Alzheimer, alla corea di Huntington e al Parkinson. Le chinesine sono coinvolte anche nella separazione dei cromosomi durante la divisione cellulare, rendendo i motori un bersaglio per le terapie del cancro che, cercando di fermare i motori che trasportano cromosomi, impediscono alle cellule tumorali di moltiplicarsi.

Questa ricerca è stata finanziata dal Cancer Research UK, il National Institutes of Health, dalla National Science Foundation e dalla Singapore's Agency for Science, Technology and Research.

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 

 


Fonte: Materiale della Carnegie Mellon University.

Riferimento: HYK Kaan, DD Hackney, F. Kozielski. The Structure of the Kinesin-1 Motor-Tail Complex Reveals the Mechanism of Autoinhibition. Science, 2011; 333 (6044): 883 DOI: 10.1126/science.1204824.

Pubblicato in ScienceDaily il 11 agosto 2011 -Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.