Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Emozioni morali, uno strumento diagnostico per la demenza frontotemporale?

Uno studio condotto da Marc Teichmann e Carole Azuar all'Istituto Brain and Spine e all'ospedale Pitié-Salpêtrière di Parigi, mostra un deterioramento particolarmente marcato delle emozioni morali nei pazienti con demenza frontotemporale (FTD, fronto-temporal disease).


I risultati, pubblicati sul Journal of Alzheimer's Disease, aprono un nuovo approccio per la diagnosi precoce, sensibile e specifica dell'FTD, una malattia cognitiva e comportamentale causata dall'alterazione degenerativa delle regioni anteriori del cervello.


La malattia è caratterizzata da disturbi comportamentali come apatia progressiva, perdita di interesse, ritiro sociale, perdita di inibizione ed elaborazione delle emozioni. Marc Teichmann, coordinatore dello studio, si è chiesto:

"Sappiamo da molto tempo che questi pazienti dimostrano una compromissione del riconoscimento delle emozioni e della teoria della mente, ovvero la capacità di capire gli stati mentali degli altri: cosa pensano, cosa provano, cosa gli piace ... Ma questo deterioramento emozionale colpisce anche un tipo specifico di emozioni chiamate 'emozioni morali', che sono cruciali per le interazioni umane?".


Le emozioni morali possono essere definite come «esperienze affettive che promuovono la cooperazione e la coesione di gruppo», e comprendono sentimenti come l'ammirazione, la vergogna o la pietà. Sono distinte dalle altre emozioni in quanto sono legate con forza al contesto culturale, alle regole morali e alle rappresentazioni morali innate.


Nel contesto dell'FTD, che è caratterizzata principalmente da una compromissione del comportamento e delle interazioni sociali, lo studio di questi particolari gruppi di emozioni è un problema importante per comprendere meglio la malattia e perfezionare l'accuratezza diagnostica.


Nel presente studio, ricercatori e clinici dell'ICM - Brain and Spine Institute e l'ospedale Pitié-Salpêtrière hanno sviluppato un test per valutare le emozioni morali. È composto da 42 scenari per i quali il soggetto deve selezionare, tra le 4 possibilità di risposta, la sensazione che ha nella situazione dello scenario.


Le prestazioni dei 22 pazienti con FTD analizzati è stata confrontata con quella di 45 soggetti sani e con 15 pazienti con morbo di Alzheimer (MA). Per valutare la specificità della compromissione delle emozioni morali nella FTD, i ricercatori hanno messo a confronto i 42 scenari morali che coinvolgono un contesto inter-umano e suscitano emozioni morali, con scenari che provocano emozioni simili senza alcuna valenza morale.


Ad esempio, è possibile provare ammirazione sia per un atto altruistico che per l'architettura di un edificio. In entrambi i casi, l'emozione è identificata come ammirazione ma il contesto è completamente diverso (morale uno, extra morale l'altro).


I risultati mostrano che le emozioni morali sono molto più compromesse rispetto alle emozioni senza valenza morale. Al contrario, i pazienti con MA non presentavano alcun danno rispetto ai soggetti sani e avevano prestazioni simili nelle emozioni morali ed extra morali.


Marc Teichmann conclude:

"I nostri risultati confermano che nell'FTD le emozioni sono compromesse in generale e rivelano un'alterazione particolarmente profonda delle emozioni morali. Il nostro nuovo strumento di test sembra fornire un marcatore precoce, sensibile e specifico per la diagnosi di FTD, distinguendo in modo affidabile l'FTD dai pazienti con MA. Potrebbe anche essere un marcatore per altre malattie che comportano il crollo delle emozioni morali come per esempio il caso di individui psicopatici".

 

 

 


Fonte: IOS Press via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Marc Teichmann, Chloé Daigmorte, Aurélie Funkiewiez, Clara Sanches, Maeva Camus, Thomas Mauras, Isabelle Le Ber, Bruno Dubois, Richard Levy, Carole Azuar. Moral Emotions in Frontotemporal Dementia. Journal of Alzheimer's Disease, 4 June 2019, DOI: 10.3233/JAD-180991

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)