Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo apparecchio può rilevare l'Alzheimer molto prima

Degli scienziati hanno trovato un uso inaspettato per i visori di realtà virtuale: aiutare a individuare le persone che potrebbero in seguito sviluppare il morbo di Alzheimer (MA).


Questa malattia del cervello, che causa un lento declino della memoria, delle capacità di pensiero e di ragionamento, è la causa del 60-80% dei casi di demenza, il termine generale che indica una perdita di memoria e altre capacità cognitive abbastanza grave da interferire con la vita quotidiana.


Lo scopo dei ricercatori nel test dei visori per realtà virtuale è identificare i potenziali pazienti con MA molto prima di quanto sia possibile al momento e sviluppare nel lungo periodo trattamenti mirati ad arrestare o rallentare la condizione.


Dennis Chan, responsabile del progetto e neuroscienziato dell'Università di Cambridge, ha affermato:

"Fino ad oggi, gli studi sui farmaci per il MA sono stati eseguiti su persone che avevano già la demenza, e in quel momento ci sono già danni considerevoli nel cervello. La corteccia entorinale è la prima regione del cervello a mostrare la degenerazione quando c'è il MA, ed è qui che concentreremo la nostra ricerca.

"Se saremo in grado di sviluppare farmaci e di somministrarli prima, ad esempio prima che la malattia si sia estesa oltre la corteccia entorinale, questo avrebbe il potenziale per prevenire l'insorgenza della demenza".


Un visore per realtà virtuale (VR) è un dispositivo montato sulla testa che mostra una realtà virtuale a chi lo indossa; potrebbe essere usato per testare le abilità di navigazione di persone ritenute a rischio di demenza. I ricercatori ritengono che quelli che vanno peggio nei test saranno quelli che hanno più probabilità di soccombere al MA più tardi nella vita.


Circa 300 persone, da 40 a 60 anni  di età, saranno reclutate per lo studio. Mentre alcuni partecipanti avranno un gene che li mette a rischio di MA (APOE4) o arriverà da una famiglia con una storia della malattia, non tutti saranno destinati ad essere colpiti dalla malattia, comunque. Il progetto di Chan ha lo scopo di scoprire chi lo sarà.


Il capo del progetto ha detto che, sebbene si pensi di solito che la memoria è la prima caratteristica colpita dall'Alzheimer, "la difficoltà con la navigazione è sempre più riconosciuta come uno dei primi sintomi. Questo può precedere l'insorgenza di altri sintomi".


La scoperta che la perdita delle abilità di navigazione è associata al MA è stata fatta diversi anni fa da Chan e colleghi in diversi centri nel Regno Unito (Regno Unito). Questi studi usavano computer tablet per testare le attività di navigazione.


Ma ora, gli scienziati pianificano di portare i loro test ad un nuovo livello con l'uso dei visori di realtà virtuale in cui gli utenti sono immersi in ambienti simulati attraverso cui devono navigare.

 

 

 


Fonte: Appolonia Adeyemi in New Telegraph (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)